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 Il Giorno Della Russia
12 giugno 2012
Natalia Turovskaya, Russia Oggi
La festa del 12 Giugno, introdotta nel 1992, compie venti anni. Segnò l'inizio di una nuova epoca, dopo la caduta dell'Urss
“Il Giorno della Russia” è una festa piuttosto ambigua, sia per gli stranieri e russi, e crea anche confusione. Quando è nata come la data ufficiale nel 1992, è stata battezzata il “Giorno dell'adozione della Dichiarazione di sovranità dello Stato di Russia”. Per semplificare il suo nome, la gente la chiama il “Giorno dell'Indipendenza”.
Nel 2002 è stata ribattezzata ufficialmente il Giorno della Russia. Anche se, per consuetudine e convenienza, i russi ancora lo chiamano il Giorno dell'Indipendenza, a volte senza sapere di quale indipendenza si tratta.
Che cosa significa questa data per i russi? A cosa è associato nella società odierna? Il 12 giugno il Paese celebra la sua rinascita dopo la caduta dell'Unione Sovietica, dopo alcuni eventi tragici. Il 19 agosto 1991, il Comitato di Stato per lo stato di emergenza (Gkchp) tentò di spodestare Mikhail Gorbaciov dalla carica di Presidente dell'Urss e di cambiare il corso delle riforme, processo conosciuto nel mondo come perestroika.
Le azioni del Gkchp erano accompagnate da una dichiarazione che stabiliva lo stato di emergenza per sei mesi, con l'ingresso dell'esercito a Mosca e l'abrogazione di alcuni diritti costituzionali e delle libertà civili. La direzione del Rsfsr (Repubblica Socialista Federativa Sovietica della Russia, la più grande delle 15 repubbliche all'interno dell’Urss), personificata in futuro dal Presidente russo Boris Eltsin, descrisse queste azioni come "un colpo di stato" e chiese ai moscoviti di uscire e difendere la Casa Bianca, la sede del governo.
Liudmila Pogodina, 41 anni, casalinga, ricorda ancora con orrore quello che successe quel giorno: "Mio marito lavorava come medico; tornò a casa dopo il turno di guardia, ma avendo saputo che c’erano i carri armati nelle strade di Mosca, andò a difendere la Casa Bianca. Per fortuna, non si fece male. Pare che abbia fatto quello che doveva fare, e ha messo i suoi due centesimi per difendere la democrazia. Così il 12 giugno per noi è una data memorabile. Si potrebbe dire che è stato un punto di svolta nella caduta l'eredità comunista".
Gli storici moderni credono che la Dichiarazione adottata il 12 giugno 1990 dal Soviet Supremo della Rsfsr, detta Dichiarazione di sovranità dello Stato della Russia, segnò il rafforzamento di Eltsin nella lotta di potere che c’era con il Comitato Centrale del Partio Comunista dell'Urss, guidato da Gorbaciov.
Differenze generazionali
Il 12 giugno è diventato un giorno festivo dal 1992, anche se non tutti lo celebrano nello stesso modo. I giovani spesso non capiscono il significato di questa data. Al contrario, la generazione che ha vissuto quegli avvenimenti in prima persona ne ha un particolare apprezzamento.
Andrei Grechak, 20 anni, studente, ammette: "Provo una grande riverenza per questo evento. Sono grato al ‘90 perché posso avere una professione come pubblicitario che non esisteva nemmeno allora. E questo è il progresso".
Secondo i sondaggi, alla domanda: "Quali sono le festività più importanti per voi", solo il 3 per cento della popolazione ha risposto il Giorno della Russia, tra il 2002 e il 2012. Cifre basse rispetto a ricorrenze con il 9 maggio, il Giorno della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, che ha ottenuto tra il 30 e il 36 per cento delle preferenze.
Queste statistiche dimostrano che si sopravvalutò la rivoluzione democratica, e che vi è stata una delusione. Forse il commento più inaspettato è quello di un ragazzo al primo corso di una scuola a Mosca, Vasili Anokhin, che alla domanda su ciò che sapeva della Giornata Russia, ha risposto, senza pensarci troppo: "Questa festa celebra una Russia più forte e dovremmo essere tutti orgogliosi del nostro Paese".
http://russiaoggi.it/articles/2012/...ssia_16335.html
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 Re: Il Giorno Della Russia
S prazdnikom, Rossija!!
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 Re: Il Giorno Della Russia
La dinastia Riurik, la Rus’ e lo Stato Russo
Il 12 giugno si festeggia il Giorno della Russia. Quest’anno lo Stato compie 1150 anni.
Il conteggio viene fatto sulla base delle cronache antico-russe, in cui il cronista Nestore datò all’anno 862 l’invito al principe variago Riurik a governare sulle terre slave. Le cronache medievali solitamente datavano la nascita di uno Stato con la fondazione della dinastia che in quel tempo governava. E così è stato anche per lo Stato russo. Il monaco cronista, alla domanda da dove fosse nata la terra russa, risponde con il racconto del regno del principe Riurik nella città di Ladoga (o Gorodišče, nei pressi di Novgorod). Ai tempi in cui viveva il cronista, il principe Riurik era visto come l’iniziatore della dinastia dei principi russi e in seguito degli zar. La dinastia Riurik ha governato la Russia fino alla fine del XVI secolo.
L’antica denominazione di Rus’ ha un’origine scandinava. Questo viene contestato soltanto da coloro che credono che un nome straniero, e per di più di origine non slava, possa contaminare il prestigio dello Stato. Da un punto di vista strettamente scientifico, esso deriva dall’etimo svedese “ro” che significa “remare”. Gli scandinavi infatti arrivarono in terra di Rus’ proprio con barche a remi e non a vela, perché con le barche a vela non è possibile navigare un fiume. Inizialmente, erano stati i finni a denominare in questo modo gli svedesi nelle terre in cui essi arrivavano per la prima volta. Ancora oggi i finlandesi chiamano la Svezia “Ruotsi”, cioè paese di rematori. Più tardi, il nome di Ruotsi nella variante di Rus’ è stata fatta propria dagli Slavi per sottolineare le origini scandinave della stirpe di governo, poi si è esteso a tutti gli abitanti governati dal principe di Rus’ e poi a tutto il territorio. Con questo stesso termine, gli autori arabi, bizantini e tedeschi indicavano tutti coloro che abitavano le terre slave ed obbedivano al principe “russo”. E così definivano il proprio Paese anche gli antichi cronisti.
Come si sono svolti gli eventi che hanno portato a fare della Rus’ un vero Stato? Сe lo spiega Elena Melnikova, docente di storia.
Le tribù slave e ugro-finniche del nord-ovest dell’Europa Orientale nell’XI secolo pagavano un dazio ai variaghi. Arrivò un momento in cui gli abitanti del luogo si ribellarono, smisero di pagare e cacciarono i variaghi. Subito dopo però iniziarono a combattere gli uni contro gli altri per fame di denaro e di potere. E allora, come scrive il cronista, mandarono un ambasciatore oltre mare per trovare qualcuno che potesse ristabilire l’ordine. E così arrivo in terra di Rus’ il principe variago Riurik assieme ai suoi fratelli Sineus e Truvor. Riurik iniziò a governare a Ladoga. I loro nomi, senza dubbio antichi nomi scandinavi, furono modificati una volta entrati in contatto con la lingua slava.
Questa parte delle cronache potrebbe essere considerata leggendaria, invece riflette prima di tutto la situazione economica della regione nordoccidentale dell’Europa Orientale nella seconda metà dell’XI secolo. Proprio in queste terre passava una via commerciale importantissima per l’Europa intera. A partire dalla Francia del nord, attraversava l’Inghilterra, la Germania e la Scandinavia e, costeggiando il Mar Baltico e i nostri territori, arrivava a sud, nella regione del Mar Caspio, dunque nelle terre orientali. Dal califfato arabo giungeva così nell’Europa del nord e nell’Europa Orientale un’enorme quantità di argento. Centinaia di migliaia di monete d’argento arabe si trovano ancora oggi nei tesori di Russia e Scandinavia.
Nell’Europa dell’ VII-VIII secolo ci fu una crisi dell’argento, l’allora mezzo di scambio dei mercati, e proprio per questo fu istituita una nuova via commerciale verso l’Oriente. La gigantesca via intercontinentale chiamata “Dai Variaghi ai Greci” aveva un fine puramente economico. Se a quel tempo in Europa i Variaghi erano considerati solo dei saccheggiatori, bisogna sapere che essi si recarono in Oriente in qualità di mercanti. La loro motivazione principale era quella di procurarsi l’argento. In cambio, arabi e bizantini ottenevano pelli preziose di zibellino, martora e scoiattolo. L’Europa, Bisanzio e il califfato arabo avevano poi bisogno di schiavi come forza lavoro, per questo gli scandinavi, durante le loro peregrinazioni attraverso le terre slave, catturavano una grande quantità di prigionieri, agricoltori disarmati, uomini, donne e bambini, che poi rivendevano nei altri Paesi. Gli storici arabi scrivono che gli schiavi slavi venivano venduti a Bagdad, ma venivano venduti anche a Costantinopoli, in Francia e in Inghilterra.
Alla fine del IX secolo, secondo le Cronache, il principe Oleg e Igor, figlio di Riurik, guidarono le truppe lungo il Dnepr e conquistarono Kiev. I territori sotto il loro potere erano dunque rappresentati da quella stretta cintura di terra che da Ladoga e giù lungo il fiume Dnepr arrivava fino o a Kiev, afferma la Melnikova.
Nella prima metà del X secolo tutte le tribù slave che vivevano ad est ed ovest del Dnepr si sottomisero gradualmente a Kiev. Si andò formando, assieme alle terre di Novgorod, il territorio di un unico stato antico russo. La parte guerriera della società scandinava si assimila ed interagisce con l’ambiente slavo. Già a metà del X secolo tra i nomi dei governatori della Rus’ ci sono nomi slavi, ad esempio Svjatoslav e Vladimir. Probabilmente, nella prima metà del X secolo i principi e il loro entourage, di origini scandinave, iniziano a parlare la lingua slava. Gli scandinavi sposano le slave, radicandosi così in terra di Rus’.
La formazione di uno stato antico russo fu un processo lungo, che durò circa tre secoli. Lungo questo arco di tempo lo strato sociale e l’organizzazione politica delle società slavo orientali subirono profondi cambiamenti. A questi processi presero parte anche gli scandinavi, con un ruolo, in un certo senso, di catalizzatore. Sorto su base multietnica e potendo contare, assieme alle popolazioni slave, anche di finni, popoli baltici e tribù turche, lo Stato dell’antica Rus’ si presentava, già all’inizio dell’XI secolo, come una grande potenzaeuropea, solidamente integrata nel tessuto del mondo medievale.
http://italian.ruvr.ru/2012_06_12/77881779/
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n4italia
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 Re: Il Giorno Della Russia
Alcuni avvenimenti del 12 giugno in Russia nel corso degli anni:
- 1937 - L'Unione Sovietica di Joseph Stalin giustizia otto comandanti dell'esercito;
- 1987 Il presidente americano Ronald Reagan sfida pubblicamente Michail Gorbačëv ad abbattere il Muro di Berlino;
- 1990 - Il parlamento della Federazione Russa dichiara formalmente la sua sovranità;
- 1991 I russi eleggono Boris Yeltsin come presidente della repubblica;
- 1992 - In una lettera al senato statunitense, il presidente russo Boris Yeltsin dichiara che nei primi anni cinquanta
l'Unione Sovietica aveva abbattuto nove aerei americani e trattenuto 12 sopravvissuti.
http://it.wikipedia.org/wiki/12_giugno
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simonngali
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 Re: Il Giorno Della Russia
Ecco il mio giorno della Russia:
dormito fino alle 10, mangiato, rimangiato, cazzeggio fino alle 13,30, uscito e preso la metro fino alla (nuova?) fermata Admyralteskaya e visto il concerto/show nella piazza dell'Hermitage.
Concerto tamarrissimo con le solite musiche dance che mi fanno cadere le palle, un dj che mi faceva pena e un gruppo chiamato HELLO che rasentavano il barile..dopo ciò finalmente arriva il bello, musica popolare e balli con vestiti tradizionali, rappresentazione su schermo gigante della guerra vinta (forse in modo un pò violento,essendoci molti bambini) e dopo ancora tamarrate, a questo punto ce la siamo filata..
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davide82
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 Re: Il Giorno Della Russia
Ecco il mio giorno della Russia:
dormito fino alle 10, mangiato, rimangiato, cazzeggio fino alle 13,30, uscito e preso la metro fino alla (nuova?) fermata Admyralteskaya e visto il concerto/show nella piazza dell'Hermitage.
Concerto tamarrissimo con le solite musiche dance che mi fanno cadere le palle, un dj che mi faceva pena e un gruppo chiamato HELLO che rasentavano il barile..dopo ciò finalmente arriva il bello, musica popolare e balli con vestiti tradizionali, rappresentazione su schermo gigante della guerra vinta (forse in modo un pò violento,essendoci molti bambini) e dopo ancora tamarrate, a questo punto ce la siamo filata..
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milian_t
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 Re: Il Giorno Della Russia
Ecco il mio giorno della Russia:
dormito fino alle 10, mangiato, rimangiato, cazzeggio fino alle 13,30, uscito e preso la metro fino alla (nuova?) fermata Admyralteskaya e visto il concerto/show nella piazza dell'Hermitage.
Concerto tamarrissimo con le solite musiche dance che mi fanno cadere le palle, un dj che mi faceva pena e un gruppo chiamato HELLO che rasentavano il barile..dopo ciò finalmente arriva il bello, musica popolare e balli con vestiti tradizionali, rappresentazione su schermo gigante della guerra vinta (forse in modo un pò violento,essendoci molti bambini) e dopo ancora tamarrate, a questo punto ce la siamo filata..
anche questa è la Russia
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