25 luglio 2012
Simona Pizzuti, dall'edizione cartacea di Russia Oggi
Dalla metallurgia all'industria farmaceutica, la collaborazione italo-russa in joint venture e acquisizioni si dimostra superlativa
La nuova El Dorado delle aziende italiane

La Federazione si sta imponendo come sbocco privilegiato dell'export del Made in Italy, non più limitato ai prodotti di alta gamma legati all'abbigliamento o all'arredo, ma anche e in modo più capillare per produzioni di materiali da costruzione, farmaci e industria pesante. Lo dimostrano alcuni casi di successo imprenditoriale con la sigla di joint venture o acquisizioni che hanno dato l'accelerazione necessaria a questo sviluppo.

 

Il colosso italiano della metallurgia Danieli si è aggiudicato di recente una commessa da 150 milioni di euro per la fornitura di impianti metallurgici nella regione di Sverdlovsk, a Est degli Urali, e dovrebbe anche avviare uno stabilimento metalmeccanico a Nizhny Novgorod entro il 2013.

 

Le aziende italiane fanno affari a Kaluga

Sul fronte dei materiali, il gruppo di ceramiche per piastrelle Marazzi ha iniziato l'espansione a Est con l'acquisizione di un giacimento di argille in Ucraina e la costruzione di un impianto produttivo a Mosca nel 2000, per poi procedere all'acquisizione del gruppo russo Welor-Kerama nel 2005, grazie al quale si afferma nel mercato della Federazione con una rete di punti vendita diretti.

 

Il progetto più recente e di prossimo lancio è però lo stabilimento produttivo che il gruppo farmaceutico Menarini sta ultimando in Russia, nel distretto di Kaluga. La società fiorentina vanta una collaborazione ventennale con il mercato russo, sin dagli anni '90, quando l'azienda aveva un unico dipendente a Mosca che comunicava la necessità dei farmaci e rivendeva i prodotti per gare e tender.

 

L'ingresso di Menarini nel mercato russo si è strutturato grazie all'acquisizione del gruppo farmaceutico berlinese Berlin-Chemie nel 1992. “La Berlin-Chemie godeva già di una certa notorietà – racconta Domenico Simone, direttore generale di Menarini - e riforniva la Ddr prima della riunificazione della Germania, nonché tutti i Paesi del Centro e Est Europa, tra cui la Russia. Poi il mercato ha iniziato a liberalizzarsi e sono entrati in gioco i primi privati così noi abbiamo intensificato le esportazioni”. Simone racconta che, dopo circa quattro anni di collaborazione, l'attività di Berliner-Chemie cresce e continua a dare il suo supporto strategico a Menarini per la Russia e per tutti i Paesi dell'ex Unione Sovietica, alimentando un gruppo dal fatturato globale di circa 3 miliardi di euro nel 2011, di cui il 67 per cento proveniente dall'estero.

L'espansione nel mercato della Federazione ha spinto il gruppo a costruire uno stabilimento produttivo sul territorio russo e la scelta è caduta sul distretto di Kaluga che sempre di più si sta affermando come meta ideale per gli investimenti di grandi compagnie estere. “La crescita del nostro fatturato nella Federazione ci ha convinti dell'importanza di avere uno stabilimento sul territorio. Siamo passati dai 310 milioni di euro nel 2010 ai 349 milioni del 2011 e ora l'attesa per il 2012 è di 371 milioni – spiega Simone -. Questi numeri giustificano ampiamente l'investimento da 43 milioni di euro che abbiamo fatto per lo stabilimento di Kaluga fin'ora. Abbiamo siglato l'accordo nel 2010 e già entro fine anno saremo in grado di testare gli impianti dedicati in prima battuta al confezionamento dei farmaci”.

 
L'impianto, che sorge in un'area di 5 ettari a 170 chilometri da Mosca, occuperà 150 persone locali che saranno formate da personale italiano e tedesco. Simone non ha evidenziato difficoltà nel rapporto con la burocrazia russa né con le autorità locali, al contrario. “Mi piacerebbe trovare la stessa disponibilità in Italia”, ha dichiarato il direttore generale, fiducioso che la sinergia in corso possa essere la base per future collaborazioni anche nel campo della ricerca scientifica.

http://russiaoggi.it/articles/2012/...iane_16783.html

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questo sta a significare che tutti questi prodotti , che avremmo potuto produrre in italia per :
- riempire le pance degli italiani  
- riequilibrare la nostra bilancia delle importazioni ,
- diminuire il passivo dell azienda italia

 produrranno invece :
 - la ricchezza di pochi
 - posti di lavoro in russia
 - ricche bustarelle ai politici italiani che , a NOSTRE spese , hanno ottenuto questi risultati

 Non mi sembra una grande conquista -

Speriamo almeno che l'accordo siglato tra poste Italiane  e poste russe , per il riammodernamento del sistema postale russo, comprenda la fornitura di strutture PRODOTTE in italia .

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Gli uomini sono agitati e turbati, non dalle cose, ma dall’opinione che hanno delle cose.
(Epitteto)

Italia_Segreta

Ugo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

questo sta a significare che tutti questi prodotti , che avremmo potuto produrre in italia per :
- riempire le pance degli italiani  
- riequilibrare la nostra bilancia delle importazioni ,
- diminuire il passivo dell azienda italia

 produrranno invece :
 - la ricchezza di pochi
 - posti di lavoro in russia
 - ricche bustarelle ai politici italiani che , a NOSTRE spese , hanno ottenuto questi risultati

 Non mi sembra una grande conquista -

Speriamo almeno che l'accordo siglato tra poste Italiane  e poste russe , per il riammodernamento del sistema postale russo, comprenda la fornitura di strutture PRODOTTE in italia .

Che schifo...io tornerei all'autarchia totale!! Vabbè meglio che non parli....

Gring

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Chi sta a Mosca,come me,cercando di portare,nel proprio piccolo,un tocco di italianità,si sente quanto mai LONTANISSIMO da tutti gli accordi,vantaggi e scambi economici di cui discutono nelle alte sfere.Tanto si sa,pensano solo ai fatti loro...noi facciamoci la nostra battaglia quotidiana che di loro me ne strafotto!!

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SBALORDITO IL DIAVOLO RIMASE QUANDO COMPRESE QUANTO OSCENO FOSSE IL BENE!

gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Che schifo...io tornerei all'autarchia totale!! Vabbè meglio che non parli....

Gring

Guarda che se fosse così, ti ricaccerebbero in Italia      

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ABAK è "lo periglio che vien dallo mare con drappo di moro a guisa di mantello" (cit. Abacucco)

La foto del mio avatar (c) littlelombards

sono veramente addolorato di averTi trafitto il cuore di Gringox .

Io davvero non ho nulla contro l'esportazione dell italianità

Tuttavia , vorrei ricordarTi  che  Tu , ed altri qui, state lavorando all'estero  ,
piuttosto che a acsa vostra (come sarebbe giusto ! )
cercando di vendere prodotti italiani,
prodotti in Italia, da Italiani , e fate tutto questo sulla vostra pelle .

Queste ditte e questi signori, che hanno seguito il buon ( )  Monti ,
hanno fruito di un supporto messo a disposizione e pagato da tutti noi (= le nostre tasse )
per poter realizzare in Russia , delle fabbriche in grado di costruire materiali ,
alla cui realizzazione primaria , hanno partecipato maestranze italiane ,
che tuttavia si vedranno messe in cassa integrazione ,
nelle fabbriche Italiane,di queste ditte e signori.

Cio' che io critico , pertanto e' che , vengano utilizzate risorse di NOI italiani
per arricchire i famosi Furbetti ...

e NON che venga esportata l'Italianità , di cui Io e sicuramente Tutti Noi qui,
andiamo giustamente FIERI !

Ecco infatti chi ha finaziato tutta questa operazione

http://www.lettera43.it/politica/it..._4367558765.htm

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Ugo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

sono veramente addolorato di averTi trafitto il cuore di Gringox .

Io davvero non ho nulla contro l'esportazione dell italianità

Tuttavia , vorrei ricordarTi  che  Tu , ed altri qui, state lavorando all'estero  ,
piuttosto che a acsa vostra (come sarebbe giusto ! )
cercando di vendere prodotti italiani,
prodotti in Italia, da Italiani , e fate tutto questo sulla vostra pelle .

Queste ditte e questi signori, che hanno seguito il buon ( )  Monti ,
hanno fruito di un supporto messo a disposizione e pagato da tutti noi (= le nostre tasse )
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alla cui realizzazione primaria , hanno partecipato maestranze italiane ,
che tuttavia si vedranno messe in cassa integrazione ,
nelle fabbriche Italiane,di queste ditte e signori.

Cio' che io critico , pertanto e' che , vengano utilizzate risorse di NOI italiani
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e NON che venga esportata l'Italianità , di cui Io e sicuramente Tutti Noi qui,
andiamo giustamente FIERI !

Ecco infatti chi ha finaziato tutta questa operazione

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Ragazzi non mi sono spiegato...io sono FIERO e ORGOGLIOSO di lavorare all'estero "esportando" l'italianità sotto forma dei prodotti che la mia azienda italiana produce!! E sono fiero ed orgoglioso per tutti quegli Italiani che come me agiscono in tutte le altre parti del mondo!

La mia battuta - forse venuta male - riguardava l'approccio dell'Italia vincolata a certe norme europee ad importare prodotti e merci che potrebbero essere prodotte sul territorio italiano.
Insomma nn centra una mazza con l'articolo postato da N4, ma vabbè...

Gringox

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Ugo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

sono veramente addolorato di averTi trafitto il cuore di Gringox .

Io davvero non ho nulla contro l'esportazione dell italianità

Tuttavia , vorrei ricordarTi  che  Tu , ed altri qui, state lavorando all'estero  ,
piuttosto che a acsa vostra (come sarebbe giusto ! )
cercando di vendere prodotti italiani,
prodotti in Italia, da Italiani , e fate tutto questo sulla vostra pelle .

Queste ditte e questi signori, che hanno seguito il buon ( )  Monti ,
hanno fruito di un supporto messo a disposizione e pagato da tutti noi (= le nostre tasse )
per poter realizzare in Russia , delle fabbriche in grado di costruire materiali ,
alla cui realizzazione primaria , hanno partecipato maestranze italiane ,
che tuttavia si vedranno messe in cassa integrazione ,
nelle fabbriche Italiane,di queste ditte e signori.

Cio' che io critico , pertanto e' che , vengano utilizzate risorse di NOI italiani
per arricchire i famosi Furbetti ...

e NON che venga esportata l'Italianità , di cui Io e sicuramente Tutti Noi qui,
andiamo giustamente FIERI !

Ecco infatti chi ha finaziato tutta questa operazione

http://www.lettera43.it/politica/it..._4367558765.htm

Ciò che hai sottolineato fa parte delle tante contraddizioni insite in questa globalizzazione malata, costruita ad uso e consumo dei grandi capitali.

Chrys ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ciò che hai sottolineato fa parte delle tante contraddizioni insite in questa globalizzazione malata, costruita ad uso e consumo dei grandi capitali.

Quoto.

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la globalizzazione e' un male necessario
nessun paese al 2012 puo' permettersi di essere autarchico nemmeno gli usa

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