antea mi capiti a fagiuolo
devo comprare casa e sto valutando un immobile ma ho un dubbio atroce
questa casa ha il tetto a terrazzo non il classico tetto spiovente con le tegole
la mia domanda e' : che temperatura in estate mi ritrovo dentro casa?
moriro' di caldo?
grazie se vuoi piu' dettagli ti mando un mp

L'isolamento e l'impermeabilizzazione dei terrazzi e a livello è abbastanza problematica, di regola ha costi alti, e, per questo, fatta in modo molto impreciso per abbattere gli stessi.
Soluzioni applicative - Coperture - Pedonabili con piastrelle o simili
Preparazione del fondo
Preparazione del fondo
Se il solaio presenta un piano di posa irregolare provvedere a pareggiare i dislivelli.
Sui collegamenti orizzontali aperti o mobili, giunti di dilatazione o simili, eseguire un pontage per assicurarne la continuità e la sigillatura.
Se il solaio presenta un processo di depolveramento applicare una mano di primer.
Barriera vapore
Evita la diffusione del vapore dall'ambiente interno, ed il rischio di condensazione entro il materiale isolante, e va dimensionata in relazione alle condizioni igrometriche interne ed ambientali. Di norma, a seconda della composizione del "pacchetto", si utilizza una sottile membrana bituminosa con lamina di alluminio da 50 micron. Nelle applicazioni sotto manto impermeabile non zavorrato la barriera vapore dovrà essere incollata alla struttura. La barriera vapore dovrà sempre possedere una resistenza alla diffusione superiore, o almeno pari, a quella del manto impermeabile.
Strati di diffusione
Costituiti da una sottile membrana forata per convogliare, ai diffusori, il vapore acqueo proveniente dall'ambiente interno o comunque presente sotto il manto. Lo strato inferiore può consentire un attacco puntiforme della barriera vapore alla struttura per compensare eventuali tensioni. Lo strato superiore assicura anche una certa mobilità al manto impermeabile, specialmente se a vista, compensando le dilatazioni dovute a variazioni termiche ed assicurando una corretta semiaderenza puntiforme.
Diffusori
I diffusori possono essere semplici o doppi. Nel primo caso sono elementi di sicurezza per eliminare il vapore acqueo presente sotto il manto, imprigionato durante la posa del coibente o emergente da una barriera vapore insufficiente o lesionata. Nel secondo caso sono utilizzati anche per smaltire grosse quantità di vapore acqueo proveniente dall'ambiente interno.
Separatori
Feltri o nontessuti in fibra poliestere, utilizzati a protezione di elementi delicati o a rischio. Posti sopra la struttura salvaguardano la barriera vapore in polietilene; sopra i manti separano e proteggono dalla zavorra o dalle pavimentazioni. Per i massetti in opera disporre, sopra il feltro, uno strato antiimbibizione costituito da un foglio di carta paraffinata o simili. Sotto zavorra in ghiaia o quadrotti, il feltro può facilitare la crescita di piante, da rimuovere con periodiche manutenzioni. Prevedere i separatori anche sui risvolti.
Protezioni
I manti finiti con membrane autoprotette o con vernici riflettenti, da rinnovare periodicamente, consentono una minima calpestabilità. Le protezioni pesanti, come la ghiaia, danno maggiore stabilità e migliorano le condizioni di esercizio riducendo l'escursione termica. La pedonabilità viene assicurata con corsie o pavimentazioni in quadrotti prefabbricati. Pavimentazioni vere e proprie, giardini pendili o superfici carrabili, devono prevedere specifiche protezioni al manto durante la loro realizzazione ed in fase di esercizio.
Raccordi
I raccordi tra il piano orizzontale e le strutture verticali in elevazione o di coronamento sono fra i punti più delicati del manto impermeabile. I manti sintetici vengono normalmente eseguiti ad angolo vivo mentre, in quelli bituminosi, è opportuno inserire un elemento sagomato per ammortizzare le tensioni che possono crearsi fra la parte coibentata e la parete verticale. Massetti, pavimentazioni ed altre strutture orizzontali rigide vanno raccordati con le parti verticali inserendo perimetralmente gli appositi elementi ammortizzanti.
Risvolti
Su strutture in elevazione il manto può essere risvoltato entro la parete o su di un profilato metallico fissato e sigillato alla struttura. Se il perimetro non è eccessivamente elevato si può risvoltare il manto sul coronamento e ricoprirlo con una scorsalina, in certi casi è possibile saldarlo direttamente a quest'ultima.
Manti a vista
Eseguiti direttamente sopra lo strato coibente in aderenza totale, oppure in semiaderenza controllata o con fissaggio meccanico, e finiti con membrane autoprotette o con protezioni riflettenti applicate successivamente. Le variazioni termiche possono, in certi casi, causare tensioni ed influire sul collegamento con il coibente e con gli strati sottostanti. L'adesione fra struttura di copertura, barriera vapore e pannello coibente, deve essere sempre superiore, o almeno pari, a quella fra pannello e manto.
Manti zavorrati
I manti zavorrati o pavimentati possono venire realizzati completamente a secco, oppure con fissaggi di sicurezza per evitare inconvenienti durante la posa. Prevedere sempre strati di protezione e separazione dagli elementi soprastanti. La zavorra, o protezione pesante, riduce gli effetti dell'irraggiamento estivo proteggendo il manto dall'invecchiamento. Diminuisce inoltre la temperatura di esercizio e attenua gli sbalzi termici, riducendo le tensioni ed assicurando maggiore stabilità.
Membrane bituminose
Mescole di bitumi, resine ed elastomeri. Caratteristiche ottimali: - armatura in fibra poliestere; - flessibilità a -10° C; - allungamento a rottura longitudinale e trasversale superiore al 50%; - peso specifico non superiore a 1-1,1 kg/mm; - rapporto costante fra spessore e peso: es. spessore = 4 mm con peso = ca. 4 kg/mq; - idonee certificazioni e garanzie. Possono essere autoprotette con graniglia, o altri materiali, per impiego "a vista". Adesione, saldatura e sigillatura, si ottengono mediante rinvenimento o fusione con fiamma.
Membrane sintetiche
Mescole di resine additivate con plastificanti, stabilizzanti e pigmenti, prodotte mediante estrusione, calandratura o spalmatura. Struttura omogenea, o stabilizzata e rinforzata con armature, o anche supportata con fibre. Impiego a vista con autoprotezione anti U.V. posa a secco o con adesivi compatibili. Saldatura mediante termofusione o a solventi, e sigillatura con prodotti specifici. La diversità di tipi e caratteristiche consiglia di definire prodotti e impieghi sulla base delle relative certificazioni e con l'assistenza degli applicatori specializzati.
Specifiche - posa dei pannelli stiferite
Oltre alla posa a secco sono utilizzati diversi altri sistemi di fissaggio, anche meccanico, e di incollaggio con adesivi, con largo uso del tradizionale bitume caldo. Accostare bene i bordi, o utilizzare i pannelli con fresatura a scalino su due lati, riduce, o elimina, l'effetto dei giunti e evita i maggiori oneri della posa in doppio strato. L'adesione sotto manti a vista fra struttura di copertura, barriera vapore e pannello, deve essere sempre superiore, o almeno pari, a quella fra pannello e manto.
A - Posa con collante poliuretanico
Usando bombole di poliuretano monocomponente formare una serie di cordoli continui di poliuretano, per l'intera lunghezza del pannello, distanziati di circa 15 cm. Adagiare quindi il pannello comprimendolo bene con i piedi.
B - Posa a bitume caldo
I pannelli vanno posati sopra una spalmatura continua ed uniforme di circa 1.5 - 2 kg/mq. Per ottenere una perfetta adesione su tutta la superficie, e in particolare sui bordi, i pannelli possono venire compressi e posizionati anche con i piedi dell'operatore. Utilizzare bitumi ossidati adatti al tipo di lavoro ed al periodo in cui lo si esegue. Al momento dell'incollaggio è consigliabile che la temperatura del bitume non superi i 150° C.
C - Posa per rinvenimento del bitume
Quando la barriera al vapore è costituita da una guaina bituminosa da 3 o 4 mm di spessore (tetti inclinati di fabbricati residenziali) far rinvenire con la fiamma il bitume superficiale della guaina e procedere subito alla posa del pannello comprimendolo con i piedi.
D - Posa a secco
Adottabile con manti zavorrati. La distribuzione della zavorra dovrà seguire il completamento del manto. In caso contrario, per evitare possibili danni causati dall'azione del vento, il manto dovrà essere realizzato come "a vista" e con tutti gli accorgimenti necessari.
In ogni caso, visto che tu devi acquistare il fabbricato, devi fareriferimento alle direttive CEE Direttiva 2002/91/CE e Direttiva 2006/32/CE, normative statali Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 e s.m.i e Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 115, normativa regionale Legge regionale 7 ottobre 2002, n. 23 e Legge regionale 28 maggio 2007, n. 13, e deve essere redatta la certificazione energetica del fabbricato, e tu hai diritto di vederla prima di vendere