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Le Antiche Città Della Russia → Kostroma:Luogo D'origine Della Din...
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Messaggio Le Antiche Città Della Russia → Kostroma:Luogo D'origine Della Dinastia Romanov 
 
Va in onda il programma “Le antiche città della Russia”.

La Radio “La Voce della Russia” continua il ciclo di trasmissioni sulle antiche città russe, luoghi di attrazione per il turismo internazionale. Oggi andremo a visitare Kostroma.

Kostroma sorge sulle rive di due fiumi: il largo Volga e il meno conosciuto fiume Kostroma. Proprio in questa antica città, nel monastero di Sant’Ipazio, all’inizio del XVII secolo iniziò la storia della dinastia Romanov.

 Kostroma è stata fondata nel XII secolo dal principe Jurij Dolgorukij. Lo sviluppo della città, per quanto questo possa sembrare strano, si deve a un aristocratico tataro. Ai tempi dell’invasione tataro-mongola della Russia questo aristocratico passò al servizio dei governanti russi. Arrivato a Kostroma, si ammalò gravemente e fece voto che, se fosse guarito, avrebbe fatto costruire una chiesa in onore di Sant’Ipazio che gli era apparso in sogno. Il ricco aristocratico tataro guarì e iniziò la grandiosa costruzione del monastero di Sant’Ipazio. Egli stesso si fece battezzare e prese il nome di Zaccaria. Al suo nome è legata una delle chiese situate sul territorio del monastero, racconta il capocustode del museo storico-religioso della diocesi di Kostroma, Svetlana Vinogradovа:

"Nel monastero in occasione dei 400 anni della Casa Romanov sarà eretta la chiesa della Natività della Vergine. Fu costruita ancora in legno dal fondatore del monastero, l’aristocratico tataro, e in seguito la ricostruì in muratura. Adesso si sta riedificando la chiesa sul suo sito originario, accanto alla cattedrale della Trinità."

Dall’aristocratico tataro che fondò il monastero di Sant’Ipazio ebbe origine la nota stirpe dei boiari Godunov, i quali si impossessarono del trono russo prima dei Romanov. I Godunov erano molto devoti al monastero e molto prodighi nelle loro donazioni a questa istituzione religiosa. Sul territorio del monastero si trova il loro sepolcro di famiglia.

Ancora più solidi sono i legami tra il monastero e la famiglia dei Romanov, che erano gli avversari dei Godunov. I Romanov erano lontani parenti dei Rjurikiti, stirpe che aveva governato la Russia per 700 anni. Essi consideravano Boris Godunov, per qualche tempo asceso al trono russo, un impostore e un arrivista. Nel corso di queste lotte per il potere, il padre del futuro zar russo Mihail, Fëdor Romanov, fu costretto a farsi monaco e venne esiliato in Siberia, alla moglie e ai figli non rimase che vivere nella tenuta di famiglia nei pressi di Kostroma. Durante la quaresima del 1613 i Romanov si trasferirono nel monastero di Sant’Ipazio. E proprio qui, nel marzo 1613, giunsero gli estenuati boiari, sfuggiti agli invasori polacchi (che volevano porre un loro candidato sul trono russo) e agli intrighi dei Godunov, per chiedere al sedicenne Mihail Romanov di accettare la corona russa. Egli accondiscese, richiamò il padre dall’esilio, lo nominò patriarca e iniziò a governare la Russia ponendo fine alla guerra civile iniziata per disputarsi il trono russo.

Il monastero in pietra bianca di Sant’Ipazio è uno dei più ricchi in tutta la Russia. Qui si è conservato il palazzo dei boiari Romanov, nel quale oggi si può ammirare l’esposizione intitolata Il monastero di Sant’Ipazio, culla della Casa Romanov. Parla di questa esposizione il capocustode del museo storico-religioso, Svetlana Vinogradova:

"Nell’esposizione vengono illustrati i legami tra i Romanov e il territorio di Kostroma nel periodo precedente alla chiamata di Mihail Romanov al trono. Qui sono esposti oggetti del XVII secolo e anche quelli legati all’ambasceria dei boiari del 1613, giunta qui per chiedere a Mihail di diventare zar. Abbiamo il bastone dello zar Mihail, mandato qui nel 1834 dall’Armeria del Cremlino di Mosca dall’imperatore Nicola I. Ci sono i doni della madre e del padre dello zar Mihail: la madre regalò un’icona della Madonna; il padre gli regalò una croce in legno di cipresso."

Al centro del monastero è situata la cattedrale della Trinità con la magnifica iconostasi in legno di tiglio intagliato. Accanto c’è l’alto campanile. La campana in esso contenuta è un regalo del principe Micheal Kent, uno dei discendenti dei Romanov, continua a raccontare Svetlana Vinogradova:

"Nel 2006 è venuto a Kostroma il principe Micheal Kent, il cui trisavolo era l’imperatore Nicola I e il cui prozio era l’imperatore Nicola II. Egli ha regalato al monastero un’enorme campana, del peso di più di 8 tonnellate, chiamata “lo zar Mihail”. Essa è stata posta ai piedi del campanile e per un po’ di tempo ha costituito un’attrazione per i turisti. Adesso la campana è appesa in cima al campanile e suona ogni giorno durante la liturgia mattutina e i vespri."

Dopo la visita al monastero di Sant’Ipazio vi consigliamo di andare nella piazza principale di Kostroma. Qui c’e’ il portico dei mercanti che, oltre alle botteghe dei commercianti, ospita anche la chiesa del Salvatore. Nel XVIII-XIX secolo qui c’era un vivace commercio di dolciumi, carne e pesce. Proprio qui venivano i mercanti da tutta la Russia. Sul lato sinistro c’è il Mercato Caseario, attivo ancora oggi. Vi si possono comprare a prezzi convenienti il famoso formaggio di Kostroma e anche i prodotti caseari di varie regioni della Russia.

Kostroma non è soltanto un capolavoro dell’architettura e un luogo della sacralità ortodossa. Il Volga rappresenta il principale orgoglio della città e sulle sue rive vengono venduti i souvenir cui è quasi impossibile resistere. I più caratteristici souvenir di Kostroma sono i manufatti in lino. In questo tessuto vengono realizzati: tovaglie, asciugamani, gonne, vestiti e giacche. Se vi interessa la cucina russa, allora vi consigliamo di tornare al monastero di Sant’Ipazio, infatti nelle sue vicinanze c’è un ristorante che si chiama Il sobborgo di Kostroma. Qui vengono serviti piatti della cucina russa tradizionale. Si paga mediamente 20 euro a persona. A Kostroma ci sono molti alberghi. Uno dei più belli si chiama Il boschetto dei Romanov e si trova appunto in mezzo a un boschetto a 20 km dalla città.

Come di consueto vi diamo qualche consiglio sul percorso da compiere per giungere alla meta di oggi. Da Mosca, dalla stazione Jaroslavskij, ogni sera partono due treni che in 7 ore vi porteranno a Kostroma. Invece in macchina il viaggio dura 4 ore e mezzo.

Siamo giunti, così, al termine della nostra rubrica.

Vi aspettiamo, come sempre, fra due settimane con un nuovo itinerario turistico.

Salutandovi vi ringraziamo per la vostra cortese attenzione.

Con voi è stata Laura Venniro.

http://italian.ruvr.ru/radio_broadcast/72279410/79992480.html
 




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