Scesi dall'aereo , ci siamo ritrovati in mezzo al nulla.Pensavo di vedere qualche baracca , di assistere ad un arrembaggio da parte della gente nei nostri confronti. Invece niente.Un gruppo di turisti è pronto per riprendere l'aereo.Sono tutti colorati ,tutti con la macchina fotografica al collo, che pende verso destra , la borraccia che pende verso sinistra , marsupio in vita , zaino sulle spalle e telecamera in mano. Sono tutti ansiosi di salire , di andarsene dal quel posto , tutti quanti tenuti a bada da diverse guide.Noi ci mischiamo fra altri turisti, attraversiamo l'aeroporto e poco dopo ci ritroviamo sul piazzale dove ci sono fermi tre o quattro pulmini. Facciamo per salire su uno di questi con la speranza che ci conducano da qualche parte , visto che nei dintorni non si vedeva assolutamente niente muoversi , quando poco dopo si avvicina una guida e ci da alcune informazioni del tipo che il busz è diretto ad un campeggio - villaggio - con tour già organizzati e dai prezzi esorbitanti. Tutto questo non ci andava bene,era troppo facile , non era nei nostri progetti: scendiamo dal busz e ci sediamo sugli zaini in mezzo al piazzale. Poco dopo i pulmini si allontanano , l'aereo riparte e noi rimaniamo soli in mezzo al nulla , ma….. Ma dov'è la città ? Dove siamo finiti , non dovevamo atterrare in una città ?Perchè non c'è niente qui .
Il nulla, deserto .Ancora niente:qualche cespuglio , rocce , ciuffi d'erba , fiorellini colorati sparsi. Sempre niente . Sempre uguale .In cielo niente . Una distesa d'azzurro infinita .Mi sembrava fantastico .Nessun rumore: niente di niente tu e la natura .All'improvviso spunta qualche montone .Ed ecco in lontananza una gear , due , tre non troppo vicine l'una dall'altra. Intorno nessuno ; ci avviciniamo e la gente incuriosita mette la testa fuori , escono, ci osservano , parlano tra di loro ,bisbigliano.Li salutiamo ,ci guardiamo in torno e veniamo ospitati all'interno della gear.
Mi sembrano mattonelle di sterco secco , compatto con inciso un marchio sul fronte.
Sono tavolette di tè.
Mr.G Khan