Sono tornato dalla madre Russia e sono di nuovo tra voi.
Nonostante il pochissimo tempo a disposizione a Mosca, io e Natasha siamo riusciti ad incontarci con l'amico Sasha, e ho visto che ha pubblicato le foto del nostro incontro. Devo dire che, a dispetto della sua modestia, il suo italiano è incredibilmente buono per aver fatto tutto da sè e non essere mai stato in Italia, e non lo dico per lusingarlo; penso che chi di voi ha avuto occasione prima di me di conoscerlo di persona potrà solo confermare la mia impressione.
Però, Sasha, non montarti la testa adesso, eh?!
Avrei voluto aggiungere qualche nuova foto, ma lo scarso tempo a disposizione ci ha impedito di muoverci al di fuori di un rigido programma di visite a parenti ed amici, pranzi, cene, tè…
Voglio invece approfittare dei ricordi freschi per buttare giù qualche appunto su alcune cose che mi colpiscono sempre - per una ragione o un'altra - ogni volta che vado in Russia. Niente di straordinario, solo differenze che molti di voi già conoscono, probabilmente, ed altri forse no.
Nessuna critica o ironia, ci tengo a precisare: solo fatti.
Allora, proverò a fare una lista, così come mi vengono in mente.
1) I bagni delle case russe.
Nella stragrande maggioranza dei casi, esistono due ambienti separati, per la toilette, e per lavarsi. Sono adiacenti, ma con porte distinte. Il wc si trova in un ambiente che non supera, di norma, i 70 cm di larghezza per 150 di profondità . Il locale attiguo è un po' più grande, ma non troppo, e ospita invece vasca e lavandino, che sono solitamente adiacenti ed utilizzano un unico gruppo per l'acqua, con la fontana molto lunga e girevole, in modo da arrivare sia al lavandino che alla vasca. Il bidet è assente, ma questa non è una caratteristica esclusiva dei bagni russi, anzi…
Questo tipo di soluzione presenta sia vantaggi che svantaggi, come si può immaginare.
2) Le finestre degli appartamenti russi.
Anche se cominciano a vedersi le finestre a vetri doppi che conosciamo bene, quasi tutte le case russe sono provviste letteralmente di doppie finestre, con uno spazio in mezzo di una ventina di cm. Come sistema isolante funziona egregiamente, alla stregua delle moderne finestre a doppi vetri. In più c'è la possibilità di aprire solo una delle due finestre, per ottenere un moderato raffreddamento interno, in caso di temperatura interna eccessiva: no preoccupatevi, capita, capita. Per quanto la temperatura esterna possa essere bassa, non capita quasi mai di entrare in un appartamento e trovare una temperatura inferiore ai 20 gradi. E' più frequente che arrivi ad essere 23 o più gradi. E questo ci porta al punto successivo.
3) I riscaldamenti
Se si escludono le case antiche di legno e le dacie di campagna, gli appartamenti di città sono efficacemente riscaldate da un sistema di riscaldamento centralizzato a livello di quartiere, che funziona 24 ore su 24, senza interruzioni. Inoltre, anche se esteticamente può non essere il massimo, i tubi che portano l'acqua calda ai termosifoni corrono tutti esternamente alle pareti, contribuendo ulteriormente ad aumentare la superficie per lo scambio di calore con l'aria. Nel caso degli ambienti più piccoli (toilette e bagno) è sufficiente il tubo che passa a serpentina per due o tre metri lungo il muro, per garantire una elevata temperatura all'interno.
4) Ancora sulle finestre delle case e appartamenti.
Un'altra caratteristica tipica di tutte le abitazioni è quella di non avere niente per bloccare la luce che entra dalle finestre, se non le tende all'interno. Niente scuri, imposte, veneziane, serrande, o quant'altro. Niente. Quando il sole sorge, la luce entra e basta. Avevo premesso che non avrei fatto critiche, ma per questo punto devo fare un'eccezione, in quanto sono abituato a dormire in condizioni di buio più o meno totale, e la luce mi sveglia immancabilmente. Le tende, da sole non bastano a garantire l'oscurità , purtroppo.
5) Le porte di ingresso degli appartamenti.
Anche queste, come le finestre, sono doppie, con uno spazio tra la prima e la seconda di una ventina di cm. Benchè questo sistema aumenti l'isolamento termico, è mia opinione che in questo caso si tratti più di un sistema per dare un senso di maggior sicurezza agli inquilini, che si sentono più protetti in questo modo da eventuali malintenzionati. Questa impressione è rafforzata dalla presenza, sul portone di accesso agli molti edifici, di una tastiera per immettere un codice per l'apertura del portone. No codice, no party; anzi, no entry. Il che andrebbe benissimo, se non fosse che molto spesso non esiste un sistema per comunicare con gli inquilini, ovvero un citofono.
6) La costruzione degli edifici, residenziali e non.
A differenza del sistema in uso in Italia, che prevede la costruzione prima di uno scheletro dell'edificio in cemento armato e successivamente delle pareti e dei solai, in Russia gli edifici sono costruiti senza scheletro, mattone su mattone, indipendentemente dall'altezza dell'edificio.
7) I letti
Un'altra cosa che ho potuto osservare nella maggior parte delle case in cui sono stato è che i letti matrimoniali sono quasi sempre un po' più piccoli di quelli a cui siamo abituati in Italia. La misura tipica è quella di una piazza e mezza, sia che siano divani letto, sia che siano letti e basta. Anche le lenzuola sono un po' più piccole delle nostre ma, visto che di solito non fa mai freddo, questo non è un problema. I cuscini sono più corti e più larghi, personalmente non li trovo particolarmente comodi, ma è questione di abitudine.
Be', per il momento mi fermo qui. Se mi verranno in mente altre particolarità le aggiungerò.
Comunque, le case sono confortevoli, generalmente, anche quando sono piccole. Per le case in campagna ovviamente valgono altre considerazioni, ma rimandiamo ad un'altra occasione.
A presto. Ciao :)
