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Viaggi e Racconti - La Mia Prossima Meta....Yakutsk
zappa [ 22 Febbraio 2012, 16:54 ]
Oggetto: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
La città più fredda della Siberia e del mondo. All’aria aperta si resiste mezzora.
Questa è la città più fredda del mondo. Si chiama Yakutsk, solo un puntino sulla cartina, dentro la Siberia. Un posto dove quelli che vengono da fuori non viaggiano mai da soli, perché se ti fermi senza nessuno che ti aiuti sei un uomo morto: il gelo non è mica come il governo, non ha pietà. Nella piazza grande, non c’è nient’altro che un albero di Natale, piantato in mezzo, che cola ghiaccio dai suoi rami, e quella statua di Lenin con la mano protesa nello sguardo, oltre la luce opaca che ricopre l’aria. Quelli che l’attraversano hanno solo il naso e gli occhi liberi. Fanno dei fumi che si mischiano nella foschia.
Ci sono posti dove vivi peggio che dentro un congelatore. A Yakutsk, questa remota cittadina della Siberia dell’Est con 200 mila abitanti e una sola strada bianca per arrivarci, chiamata la «via delle ossa», costruita sotto questa cappa di ghiaccio dai detenuti del Gulag, hanno toccato persino i 63 gradi sotto zero. La media di gennaio è di 49,9, che è come dire che noi forse ci moriremmo in neanche mezz’ora: un normale congelatore fa 20 gradi sotto zero. Loro ci vivono. Nina, che vende il pesce al supermercato, dice che ci sta bene: «Mai avuto nessun problema di salute». La gente continua a lavorare fino a quando la temperatura non scende sotto i 50 gradi. E i bambini vanno a scuola fino a che non è sotto i 55.
Per loro sarà pure normale. Per chi arriva da fuori bastano 13 minuti a meno 43 per rischiare il congelamento. Solo dopo mezz’ora al caldo nella camera d’albergo, il corpo riprende a muoversi, dolorosamente, con i crampi. A quella temperatura, i bambini giocano nella neve e ridono felici. Un giornalista dell’Independent, Shaun Walker, qualche giorno fa ha preso su i bagagli e li ha riempiti di scarponi, maglioni, giacca a vento, sciarpe, per prendersi la briga di andare a vedere come si fa. All’inizio di gennaio, Yakutsk aveva occupato le pagine dei giornali, perché erano scoppiate delle condutture che avevano provocato un mucchio di problemi a due villaggi, Artyk e Markha, rimasti un bel po’ di tempo senza riscaldamento. A ripensare a quelle temperature e a quel gelo, la cosa strana è che non era morto nessuno.
Il fatto è che a meno cinque, il freddo è abbastanza rinfrescante, e un cappello neanche troppo pesante e un bel giubbotto in fondo ti bastano per stare al calduccio. A meno 20, la temperatura di un congelatore, si comincia a soffrire. Ma a meno 35 l’aria è abbastanza forte da gelare velocemente la pelle rimasta allo scoperto: uno deve stare attento, perché corre davvero il rischio di diventare un ghiacciolo. A meno 45, persino portare gli occhiali diventa difficile: il metallo si appiccica alle guance e tirarlo via significa tirar via anche pezzetti della pelle. A meno 50, francamente non abbiamo capito come si faccia a sopravvivere.
Però, loro ce la fanno, visto che in quei giorni di gennaio che erano rimasti senza riscaldamento le temperature avevano toccato proprio quella soglia (quando si dice che piove sul bagnato), e la televisione mandava cronache da un altro mondo, inseguendo dei signori imbacuccati che scappavano avvolti in una strana foschia, come degli alieni nell’orbita di un pianeta lontano. Quando Shaun Walker ha fatto la sua prova, c’erano meno 43 gradi e la città era velata da un banco di foschia che restringeva la visibilità a neanche dieci metri. Lui racconta che all’inizio non gli sembrava neppure così brutto. «Solo il piccolo pezzo della mia faccia esposta registrava l’aria fredda, ma per il resto sembrava tutto ok». Pochi minuti e cambiò idea. Cominciò a pizzicargli la parte della faccia non coperta. Poi, quella sensazione divenne dolore: la sentì intorbidire e alla fine come paralizzata, una sensazione molto pericolosa, perché significa che il sangue che fluisce sotto la pelle s’è fermato. Ancora qualche minuto e il freddo cominciò a penetrare pure i suoi guanti e a ghermire le dita, e dopo le orecchie, nonostante il cappello che le proteggeva. Alla fine tutto il corpo era dolorante. Rientrò di corsa in albergo e guardò l’orologio: erano passati appena 13 minuti.
La cosa consolante, magari, è che Yakutsk è considerata estrema pure per gli standard siberiani. Per farsi un’idea, a Mosca il massimo è meno 30 gradi. Qui la media è meno 50. Si arriva qui dopo 6 ore di viaggio in aereo dalla capitale russa, pagando 500 euro. L’unica strada percorribile è la «via delle ossa», un rettilineo sperduto nel gelo lungo 1200 miglia. Ci passano i camion e viaggiano solo in coppia: un guasto su una strada così poco frequentata e con queste temperature significa morte sicura. Se il Tir si ferma, il conducente lo abbandona e sale sull’altro. Se stai all’aria aperta più di 10 minuti e non sei uno di Yakutsk, la faccia diventa rossa come un peperone e i muscoli si paralizzano. Al caldo per riprendersi ci vuole almeno un quarto d’ora, tra fitte e crampi che cominciano dalle gambe e si allungano su tutto il corpo.
Pure i camionisti che arrivano qui non riescono a capire come fanno quelli del posto. Li vedono che vanno tutti tranquillamente a lavorare, le donne con delle pellicce lunghe fino ai piedi e i bambini con due o tre guanti sulle mani. D’estate, invece, la temperatura sale sui 30 gradi, ma non dura più di tre settimane, ricoperte da sciami di mosche e zanzare. Uno non fa neanche tempo a lamentarsi. Poi ritorna subito l’inverno. A meno 50, ormai, è come un modo di vivere.
QUESTA E' LA MIA PROSSIMA META, CHE DITE SONO FUORI COME UN BALCONE?
ABAK [ 22 Febbraio 2012, 18:47 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
alexdaroma [ 22 Febbraio 2012, 19:02 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
n4italia [ 22 Febbraio 2012, 19:07 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Che tu sia fuori come un balcone o dentro come un corridoio............, BUON VIAGGIO.....!!!!!!!!!
.....e se la macchina fotografica non si congela......., al ritorno posta qualche foto!!!
ildrigo83 [ 22 Febbraio 2012, 19:59 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
chissà se li fanno i bombardini a Yakutsk...
molto interessante... ti penserò!!!
buon viaggio
rago [ 22 Febbraio 2012, 20:42 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
La città più fredda della Siberia e del mondo. All’aria aperta si resiste mezzora.
Questa è la città più fredda del mondo. Si chiama Yakutsk, solo un puntino sulla cartina, dentro la Siberia. Un posto dove quelli che vengono da fuori non viaggiano mai da soli, perché se ti fermi senza nessuno che ti aiuti sei un uomo morto: il gelo non è mica come il governo, non ha pietà. Nella piazza grande, non c’è nient’altro che un albero di Natale, piantato in mezzo, che cola ghiaccio dai suoi rami, e quella statua di Lenin con la mano protesa nello sguardo, oltre la luce opaca che ricopre l’aria. Quelli che l’attraversano hanno solo il naso e gli occhi liberi. Fanno dei fumi che si mischiano nella foschia.
Ci sono posti dove vivi peggio che dentro un congelatore. A Yakutsk, questa remota cittadina della Siberia dell’Est con 200 mila abitanti e una sola strada bianca per arrivarci, chiamata la «via delle ossa», costruita sotto questa cappa di ghiaccio dai detenuti del Gulag, hanno toccato persino i 63 gradi sotto zero. La media di gennaio è di 49,9, che è come dire che noi forse ci moriremmo in neanche mezz’ora: un normale congelatore fa 20 gradi sotto zero. Loro ci vivono. Nina, che vende il pesce al supermercato, dice che ci sta bene: «Mai avuto nessun problema di salute». La gente continua a lavorare fino a quando la temperatura non scende sotto i 50 gradi. E i bambini vanno a scuola fino a che non è sotto i 55.
Per loro sarà pure normale. Per chi arriva da fuori bastano 13 minuti a meno 43 per rischiare il congelamento. Solo dopo mezz’ora al caldo nella camera d’albergo, il corpo riprende a muoversi, dolorosamente, con i crampi. A quella temperatura, i bambini giocano nella neve e ridono felici. Un giornalista dell’Independent, Shaun Walker, qualche giorno fa ha preso su i bagagli e li ha riempiti di scarponi, maglioni, giacca a vento, sciarpe, per prendersi la briga di andare a vedere come si fa. All’inizio di gennaio, Yakutsk aveva occupato le pagine dei giornali, perché erano scoppiate delle condutture che avevano provocato un mucchio di problemi a due villaggi, Artyk e Markha, rimasti un bel po’ di tempo senza riscaldamento. A ripensare a quelle temperature e a quel gelo, la cosa strana è che non era morto nessuno.
Il fatto è che a meno cinque, il freddo è abbastanza rinfrescante, e un cappello neanche troppo pesante e un bel giubbotto in fondo ti bastano per stare al calduccio. A meno 20, la temperatura di un congelatore, si comincia a soffrire. Ma a meno 35 l’aria è abbastanza forte da gelare velocemente la pelle rimasta allo scoperto: uno deve stare attento, perché corre davvero il rischio di diventare un ghiacciolo. A meno 45, persino portare gli occhiali diventa difficile: il metallo si appiccica alle guance e tirarlo via significa tirar via anche pezzetti della pelle. A meno 50, francamente non abbiamo capito come si faccia a sopravvivere.
Però, loro ce la fanno, visto che in quei giorni di gennaio che erano rimasti senza riscaldamento le temperature avevano toccato proprio quella soglia (quando si dice che piove sul bagnato), e la televisione mandava cronache da un altro mondo, inseguendo dei signori imbacuccati che scappavano avvolti in una strana foschia, come degli alieni nell’orbita di un pianeta lontano. Quando Shaun Walker ha fatto la sua prova, c’erano meno 43 gradi e la città era velata da un banco di foschia che restringeva la visibilità a neanche dieci metri. Lui racconta che all’inizio non gli sembrava neppure così brutto. «Solo il piccolo pezzo della mia faccia esposta registrava l’aria fredda, ma per il resto sembrava tutto ok». Pochi minuti e cambiò idea. Cominciò a pizzicargli la parte della faccia non coperta. Poi, quella sensazione divenne dolore: la sentì intorbidire e alla fine come paralizzata, una sensazione molto pericolosa, perché significa che il sangue che fluisce sotto la pelle s’è fermato. Ancora qualche minuto e il freddo cominciò a penetrare pure i suoi guanti e a ghermire le dita, e dopo le orecchie, nonostante il cappello che le proteggeva. Alla fine tutto il corpo era dolorante. Rientrò di corsa in albergo e guardò l’orologio: erano passati appena 13 minuti.
La cosa consolante, magari, è che Yakutsk è considerata estrema pure per gli standard siberiani. Per farsi un’idea, a Mosca il massimo è meno 30 gradi. Qui la media è meno 50. Si arriva qui dopo 6 ore di viaggio in aereo dalla capitale russa, pagando 500 euro. L’unica strada percorribile è la «via delle ossa», un rettilineo sperduto nel gelo lungo 1200 miglia. Ci passano i camion e viaggiano solo in coppia: un guasto su una strada così poco frequentata e con queste temperature significa morte sicura. Se il Tir si ferma, il conducente lo abbandona e sale sull’altro. Se stai all’aria aperta più di 10 minuti e non sei uno di Yakutsk, la faccia diventa rossa come un peperone e i muscoli si paralizzano. Al caldo per riprendersi ci vuole almeno un quarto d’ora, tra fitte e crampi che cominciano dalle gambe e si allungano su tutto il corpo.
Pure i camionisti che arrivano qui non riescono a capire come fanno quelli del posto. Li vedono che vanno tutti tranquillamente a lavorare, le donne con delle pellicce lunghe fino ai piedi e i bambini con due o tre guanti sulle mani. D’estate, invece, la temperatura sale sui 30 gradi, ma non dura più di tre settimane, ricoperte da sciami di mosche e zanzare. Uno non fa neanche tempo a lamentarsi. Poi ritorna subito l’inverno. A meno 50, ormai, è come un modo di vivere.
QUESTA E' LA MIA PROSSIMA META, CHE DITE SONO FUORI COME UN BALCONE?
Non sei certo il primo italiano che ci va, anzi ne conosco anche io due o tre che ci sono andati. Senza dubbio fa freddo, nessuno pero' mi ha descritto una situazione cosi' drammatica.
personalmente a San Pietroburgo ho provato oltre meno 30, mi sembra 34 o 46, sono uscito vestito tanto, perche' dovevo uscire, e sono stato per strada almeno 20 minuti, nulla di cosi' tragico, e che come ovviamente, in una citta' di circa 5 milioni, c'era in giro parecchia gente (mica si blocca la citta' per un po' di freddo) ed in Siberia le scuole vengono chiuse con -20 o -30, se non erro, anche perche' e' meno umido che qua a San Pietroburgo.
Quindi penso che fino a -40 grosso si possa girare
tranquillamente.
oltre non so
paka Rago
milian_t [ 22 Febbraio 2012, 20:45 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
chissà se li fanno i bombardini a Yakutsk...
molto interessante... ti penserò!!!
buon viaggio
Ma che sono i bombardini??? Comunque auguroni, poi se vuoi dicci in che periodo ci vai.
tonino86 [ 22 Febbraio 2012, 20:54 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
copriti bene e buon viaggio
alexdaroma [ 22 Febbraio 2012, 21:03 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
chissà se li fanno i bombardini a Yakutsk...
molto interessante... ti penserò!!!
buon viaggio
Ma che sono i bombardini??? Comunque auguroni, poi se vuoi dicci in che periodo ci vai.
pensa se dopo tutta questa descrizione ,
ci va nelle uniche 3 settimane d'estate a +30

zappa [ 23 Febbraio 2012, 8:38 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
No la probabile partenza è per il prossimo inverno, o Dicembre o Gennaio

.
Io amo il freddo e in queste situazioni estreme ci sguazzo, malgrado sia un italiano Maccarone
Chiaramente sarò accompagnato dalla mia mogliettina.
Deve vedere se comprare il loco la pelliccia, perché a Mosca mi sa che me la fanno pagare cara, oppure se costa poco è sicuro che sia in pelo di cane

....
ABAK [ 23 Febbraio 2012, 8:49 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Prova a proporre alla tua mogliettina in alternativa un viaggio alle Maldive, vediamo cosa preferisce

zappa [ 23 Febbraio 2012, 8:49 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
sovietboy [ 23 Febbraio 2012, 8:52 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
che dire... buona fortuna! :) ti consiglio un biglietto di sola andata...
già che ci sei fai una capatina a Ojmiakon....
ma ormai il grande freddo è passato. Sarebbe stato bello fare un giro lì a metà dicembre fino a metà gennaio. Ora per loro è piena estate ("solo" -40...)
zappa [ 23 Febbraio 2012, 8:52 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
icipo76 [ 23 Febbraio 2012, 8:58 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
io approvo zappa (mia moglie un po' meno )
sono comunque esperienze , interessanti
non per forza un viaggio deve essere sempre condito dal " bello "
io se avessi i soldi ci sarei gia andato
va bene il freddo pero' devono esserci le giuste condizioni per andare almeno in giro
a -50 dove vai cosa fai? meglio non esagerare
le maldive? che noia !! isolette grosse come il giardino di casa mia
in 5 minuti hai visto tutto
se piacciono i tropici ci sono posti molto piu' interessanti
polinesia , seychelles , mar rosso ecc
WILLOWMASK [ 23 Febbraio 2012, 9:02 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Un viaggio a Yakusk in inverno è anche nei miei pensieri, ma a differenza di te, la mia compagna non ne vuole sapere....
Come dice Abak, preferisce di gran lunga il calduccio delle Maldives
Willow
sorrento76 [ 23 Febbraio 2012, 9:12 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
sovietboy [ 23 Febbraio 2012, 9:59 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
se cercate il grande freddo c'è poi il circolo polare artico... o peggio ancora l'antartico...
zappa [ 23 Febbraio 2012, 10:01 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
zappa [ 23 Febbraio 2012, 10:05 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
se cercate il grande freddo c'è poi il circolo polare artico... o peggio ancora l'antartico...
Divento il nuovo Ambrogio Fogar...mi manca Armaduk

ildrigo83 [ 23 Febbraio 2012, 12:30 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
chissà se li fanno i bombardini a Yakutsk...
molto interessante... ti penserò!!!
buon viaggio
Ma che sono i bombardini??? Comunque auguroni, poi se vuoi dicci in che periodo ci vai.
il bombardino è una tipica bevanda alcolica padana molto riscaldante!
vogliamo zappa da piero angela!!!
icipo76 [ 23 Febbraio 2012, 12:50 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
bombardino

ABAK [ 23 Febbraio 2012, 13:13 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Qui qualche maggiore informazione nonché come prepararlo
Qui
alexdaroma [ 23 Febbraio 2012, 13:18 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
eppure , sarebbe un'esperienza che ti rimane ..... nel sangue ..........
in un clima di follia generalizzata .... quasi quasi ........ sarebbe da fare .
zappa sai che una vaga idea di esserci a gennaio potrebbe anche scatenarsi nell'incosapevole masochisismo .

sovietboy [ 23 Febbraio 2012, 13:38 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
credo che in quei posti un bel bicchierazzo di vodka o samogonka sia molto più efficace di un bombardino!!!
davide82 [ 23 Febbraio 2012, 13:39 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
come mai questa scelta "estrema"?
invernorosso [ 23 Febbraio 2012, 15:18 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
come mai questa scelta "estrema"?
Sì è abbastanza curiosa come meta, io ho altre priorità anche se ammetto che come Icipo e Willow è una meta che mi affascina, ma sempre come loro due, ho una moglie a cui non passa nenache per l'anticamera del cervello di fare un viaggio in una meta del genere.
Certo ognuno è libero di andare dove gli pare e probabilmente è una coppia di viaggiatori alternativi, ma comunque immagino che non ci vadano solo per comprare una pelliccia.
Comunque sia buon viaggio.
p.s. se fate una ricerca sul forum avevo dato notizia di un documentario su Yakutsk del NatGeo.
icipo76 [ 23 Febbraio 2012, 15:37 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
su questo sito
http://www.wideview.it/travel/Yakutia_2007/it_yakutsk.htm
ci sono delle belle e suggestive foto che rendono l' idea di come sia questa citta'
esiste un piccolo museo di storia naturale , una stazione metereologica
e un centro per lo studio del permafrost
ogni citta' russa ha qualcosa (poco a volte pochissimo )
che merita una visita pero' ahime a volte c'e' cosi' poco che basterebbe mezza giornata
cosa che non giustifica un volo di piu' di 6 ore e una spesa che si aggira sui 300 euro di
biglietto aereo a persona

Bes [ 23 Febbraio 2012, 15:46 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Bes [ 23 Febbraio 2012, 15:51 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
su questo sito
http://www.wideview.it/travel/Yakutia_2007/it_yakutsk.htm
ci sono delle belle e suggestive foto che rendono l' idea di come sia questa citta'
esiste un piccolo museo di storia naturale , una stazione metereologica
e un centro per lo studio del permafrost
ogni citta' russa ha qualcosa (poco a volte pochissimo )
che merita una visita pero' ahime a volte c'e' cosi' poco che basterebbe mezza giornata
cosa che non giustifica un volo di piu' di 6 ore e una spesa che si aggira sui 300 euro di
biglietto aereo a persona

Concordo,
tuttavia andare in un posto come Yakutsk e la Yakutya in genere significa vedere toccare e vivere per un certo periodo un posto così diverso, particolare, duro e secondo me anche parecchio intrigante. Mi piacerebbe riuscire un giorno a fare un salto da quelle parti anche se mia moglie non credo sia per niente propensa

invernorosso [ 23 Febbraio 2012, 16:49 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Mi piacerebbe riuscire un giorno a fare un salto da quelle parti anche se mia moglie non credo sia per niente propensa

...e quattro!

invernorosso [ 23 Febbraio 2012, 16:55 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
indovinate l'autore del sito a chi si è affidato quando è stato a Peter?!?!?
Quell'uomo li' è come il prezzemolo!!

davide82 [ 23 Febbraio 2012, 16:58 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
indovinate l'autore del sito a chi si è affidato quando è stato a Peter?!?!?
Quell'uomo li' è come il prezzemolo!!

ecco perché è sempre occupato!

WILLOWMASK [ 23 Febbraio 2012, 23:25 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Ragazzi, ma che ne dite se tutti e 4 diciamo che andiamo a comprare le sigarette e invece partiamo per la Yacutia???
Certo il mio problema è che nemmeno fumo.... però potrei provarci
Willow
Anonymous [ 23 Febbraio 2012, 23:31 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
No la probabile partenza è per il prossimo inverno, o Dicembre o Gennaio

.
Io amo il freddo e in queste situazioni estreme ci sguazzo, malgrado sia un italiano Maccarone
Chiaramente sarò accompagnato dalla mia mogliettina.
Deve vedere se comprare il loco la pelliccia, perché a Mosca mi sa che me la fanno pagare cara, oppure se costa poco è sicuro che sia in pelo di cane

....
Per me è una scusa per comprare la pelliccia a tua moglie
Ma du vot ander, al masim te riv a Sulera

Anonymous [ 23 Febbraio 2012, 23:33 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
In bicicletta naturalmente, noleggiamo un tandem te davanti e me dedre

zappa [ 24 Febbraio 2012, 6:34 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
No la probabile partenza è per il prossimo inverno, o Dicembre o Gennaio

.
Io amo il freddo e in queste situazioni estreme ci sguazzo, malgrado sia un italiano Maccarone
Chiaramente sarò accompagnato dalla mia mogliettina.
Deve vedere se comprare il loco la pelliccia, perché a Mosca mi sa che me la fanno pagare cara, oppure se costa poco è sicuro che sia in pelo di cane

....
Per me è una scusa per comprare la pelliccia a tua moglie
Ma du vot ander, al masim te riv a Sulera

in bicicletta forse e in estate

zappa [ 24 Febbraio 2012, 6:35 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
icipo76 [ 24 Febbraio 2012, 8:04 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
No la probabile partenza è per il prossimo inverno, o Dicembre o Gennaio

.
Io amo il freddo e in queste situazioni estreme ci sguazzo, malgrado sia un italiano Maccarone
Chiaramente sarò accompagnato dalla mia mogliettina.
Deve vedere se comprare il loco la pelliccia, perché a Mosca mi sa che me la fanno pagare cara, oppure se costa poco è sicuro che sia in pelo di cane

....
ma lascia perdere le pellicce!
lasciate in pace sti poveri animali che non vi hanno fatto nulla di male
Bes [ 24 Febbraio 2012, 9:25 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Ragazzi, ma che ne dite se tutti e 4 diciamo che andiamo a comprare le sigarette e invece partiamo per la Yacutia???
Certo il mio problema è che nemmeno fumo.... però potrei provarci
Willow
Ci sto!
Porto qualche bottiglia di filu e ferru sui 50° da utilizzare come antigelo epr il corpo

WILLOWMASK [ 24 Febbraio 2012, 9:44 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Ci sto!
Porto qualche bottiglia di filu e ferru sui 50° da utilizzare come antigelo epr il corpo

Ottima idea........ secondo me potremmo fare anche il bagno !!!!
Willow
zappa [ 24 Febbraio 2012, 13:22 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Ci sto!
Porto qualche bottiglia di filu e ferru sui 50° da utilizzare come antigelo epr il corpo

Ottima idea........ secondo me potremmo fare anche il bagno !!!!
Willow
Sai che festa dopo che fanno le nostre consorti

WILLOWMASK [ 24 Febbraio 2012, 14:18 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Verremmo radiati da tutte le terre Russe e dintorni.....
Willow
Bes [ 24 Febbraio 2012, 16:17 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
jackkkkkk79 [ 24 Febbraio 2012, 16:52 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Vista l'aria primaverile che si respira qua oggi (16 gradi, mi sta già venendo voglia di andare al mare

) perchè non lanciamo un sondaggio:
dove andare quest'estate in vacanza come meta alternativa al di fuori delle solite rotte?

Bes [ 24 Febbraio 2012, 17:11 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
davide82 [ 24 Febbraio 2012, 17:14 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Ragazzi.. io sto progettando la
transiberiana matrimoniale® per inizio luglio..
se avete qualche consiglio..
da Mosca sicuro, aree di interesse da Ekaterinburg in la

littlelombards [ 24 Febbraio 2012, 17:18 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
La città più fredda della Siberia e del mondo. All’aria aperta si resiste mezzora.
Questa è la città più fredda del mondo. Si chiama Yakutsk, solo un puntino sulla cartina, dentro la Siberia. Un posto dove quelli che vengono da fuori non viaggiano mai da soli, perché se ti fermi senza nessuno che ti aiuti sei un uomo morto: il gelo non è mica come il governo, non ha pietà. Nella piazza grande, non c’è nient’altro che un albero di Natale, piantato in mezzo, che cola ghiaccio dai suoi rami, e quella statua di Lenin con la mano protesa nello sguardo, oltre la luce opaca che ricopre l’aria. Quelli che l’attraversano hanno solo il naso e gli occhi liberi. Fanno dei fumi che si mischiano nella foschia.
Ci sono posti dove vivi peggio che dentro un congelatore. A Yakutsk, questa remota cittadina della Siberia dell’Est con 200 mila abitanti e una sola strada bianca per arrivarci, chiamata la «via delle ossa», costruita sotto questa cappa di ghiaccio dai detenuti del Gulag, hanno toccato persino i 63 gradi sotto zero. La media di gennaio è di 49,9, che è come dire che noi forse ci moriremmo in neanche mezz’ora: un normale congelatore fa 20 gradi sotto zero. Loro ci vivono. Nina, che vende il pesce al supermercato, dice che ci sta bene: «Mai avuto nessun problema di salute». La gente continua a lavorare fino a quando la temperatura non scende sotto i 50 gradi. E i bambini vanno a scuola fino a che non è sotto i 55.
Per loro sarà pure normale. Per chi arriva da fuori bastano 13 minuti a meno 43 per rischiare il congelamento. Solo dopo mezz’ora al caldo nella camera d’albergo, il corpo riprende a muoversi, dolorosamente, con i crampi. A quella temperatura, i bambini giocano nella neve e ridono felici. Un giornalista dell’Independent, Shaun Walker, qualche giorno fa ha preso su i bagagli e li ha riempiti di scarponi, maglioni, giacca a vento, sciarpe, per prendersi la briga di andare a vedere come si fa. All’inizio di gennaio, Yakutsk aveva occupato le pagine dei giornali, perché erano scoppiate delle condutture che avevano provocato un mucchio di problemi a due villaggi, Artyk e Markha, rimasti un bel po’ di tempo senza riscaldamento. A ripensare a quelle temperature e a quel gelo, la cosa strana è che non era morto nessuno.
Il fatto è che a meno cinque, il freddo è abbastanza rinfrescante, e un cappello neanche troppo pesante e un bel giubbotto in fondo ti bastano per stare al calduccio. A meno 20, la temperatura di un congelatore, si comincia a soffrire. Ma a meno 35 l’aria è abbastanza forte da gelare velocemente la pelle rimasta allo scoperto: uno deve stare attento, perché corre davvero il rischio di diventare un ghiacciolo. A meno 45, persino portare gli occhiali diventa difficile: il metallo si appiccica alle guance e tirarlo via significa tirar via anche pezzetti della pelle. A meno 50, francamente non abbiamo capito come si faccia a sopravvivere.
Però, loro ce la fanno, visto che in quei giorni di gennaio che erano rimasti senza riscaldamento le temperature avevano toccato proprio quella soglia (quando si dice che piove sul bagnato), e la televisione mandava cronache da un altro mondo, inseguendo dei signori imbacuccati che scappavano avvolti in una strana foschia, come degli alieni nell’orbita di un pianeta lontano. Quando Shaun Walker ha fatto la sua prova, c’erano meno 43 gradi e la città era velata da un banco di foschia che restringeva la visibilità a neanche dieci metri. Lui racconta che all’inizio non gli sembrava neppure così brutto. «Solo il piccolo pezzo della mia faccia esposta registrava l’aria fredda, ma per il resto sembrava tutto ok». Pochi minuti e cambiò idea. Cominciò a pizzicargli la parte della faccia non coperta. Poi, quella sensazione divenne dolore: la sentì intorbidire e alla fine come paralizzata, una sensazione molto pericolosa, perché significa che il sangue che fluisce sotto la pelle s’è fermato. Ancora qualche minuto e il freddo cominciò a penetrare pure i suoi guanti e a ghermire le dita, e dopo le orecchie, nonostante il cappello che le proteggeva. Alla fine tutto il corpo era dolorante. Rientrò di corsa in albergo e guardò l’orologio: erano passati appena 13 minuti.
La cosa consolante, magari, è che Yakutsk è considerata estrema pure per gli standard siberiani. Per farsi un’idea, a Mosca il massimo è meno 30 gradi. Qui la media è meno 50. Si arriva qui dopo 6 ore di viaggio in aereo dalla capitale russa, pagando 500 euro. L’unica strada percorribile è la «via delle ossa», un rettilineo sperduto nel gelo lungo 1200 miglia. Ci passano i camion e viaggiano solo in coppia: un guasto su una strada così poco frequentata e con queste temperature significa morte sicura. Se il Tir si ferma, il conducente lo abbandona e sale sull’altro. Se stai all’aria aperta più di 10 minuti e non sei uno di Yakutsk, la faccia diventa rossa come un peperone e i muscoli si paralizzano. Al caldo per riprendersi ci vuole almeno un quarto d’ora, tra fitte e crampi che cominciano dalle gambe e si allungano su tutto il corpo.
Pure i camionisti che arrivano qui non riescono a capire come fanno quelli del posto. Li vedono che vanno tutti tranquillamente a lavorare, le donne con delle pellicce lunghe fino ai piedi e i bambini con due o tre guanti sulle mani. D’estate, invece, la temperatura sale sui 30 gradi, ma non dura più di tre settimane, ricoperte da sciami di mosche e zanzare. Uno non fa neanche tempo a lamentarsi. Poi ritorna subito l’inverno. A meno 50, ormai, è come un modo di vivere.
QUESTA E' LA MIA PROSSIMA META, CHE DITE SONO FUORI COME UN BALCONE?
Buon viaggio e portati una macchina fotografica a pellicola!!!
zappa [ 24 Febbraio 2012, 17:20 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Ragazzi.. io sto progettando la
transiberiana matrimoniale® per inizio luglio..
se avete qualche consiglio..
da Mosca sicuro, aree di interesse da Ekaterinburg in la

http://transiberiana.com/quotations/40-mosca-vladivostok-10gg
che dici non male
davide82 [ 24 Febbraio 2012, 17:22 ]
Oggetto: Re: La Mia Prossima Meta....Yakutsk
Ragazzi.. io sto progettando la
transiberiana matrimoniale® per inizio luglio..
se avete qualche consiglio..
da Mosca sicuro, aree di interesse da Ekaterinburg in la

http://transiberiana.com/quotations/40-mosca-vladivostok-10gg
che dici non male
qui si rischia sul serio un divorzio prematuro.. non esagerare!
