Forum Russia - Italia
Impara la lingua - Учим язык - Traduzione Detto Urca
nanni [ 24 Agosto 2010, 0:42 ]
Oggetto: Traduzione Detto Urca
salve ragazzi avrei bisogno di un aiutino, da qualche giorno ho iniziato a leggere il libro di nicolai lilin "educazione siberiana", mi ha colpito subito la frase di introduzione al libro e cioè un antico detto degli urca siberiani "C'è chi la vita la gode, chi la subisce, noi la combattiamo".
mi farebbe piacere conoscere la traduzione in lingua originale, non essendo esperto in materia non so nemmeno se è il posto giusto dove chiederla, cioè il racconto è ambientato tra gli anni 80-90 nella transnistria e non saprei se la lingua di quel periodo e di quella zona sia uguale all'attuale russo.
ci terrei a recuperare la traduzione esatta perchè in futuro ho intenzione di fare un tatuaggio con questo antico detto.
grazie mille anticipatamente a quanti tenteranno di aiutarmi, buona navigazione a tutti!
Mariupol [ 24 Agosto 2010, 11:03 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Bè, inanzitutto benvenuto nel Forum! Per quanto riguarda la tua domanda, troverai dei super-espertoni che ti risponderanno appena ne avranno la possibilità. Luca
Irina [ 24 Agosto 2010, 15:44 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
il senso sempre dipende dalle circostanze in cui si usa una parola, da chi la usa.
Урка - старое название блатного, выходит из употребления.
Urka - una volta così si chiamavano i "blatnoi", oramai non è più in uso
Блатной (т) - представитель высшей по статусу группы в неформальной иерархии заключенных.
Blatnoi - nella gerarchia dei detenuti, rappresentante della élite criminale
fonte:
http://www.aferizm.ru/jargon/sl_s_kon.htm
ma se questa parola viene usata non dai criminali, ma dalla gente normale, è un pochino diversa:
урка — м. 1. разг. сниж. Вор, бандит, жулик. 2. Употребляется как порицающее или бранное слово.
fonte: Современный толковый словарь русского языка Ефремовой
http://dic.academic.ru/dic.nsf/efremova/280611
s.m. 1 (estens. spreg.) Criminale, guappo, ladro 2 si dice per offendere tipo imbroglione, ladrone
dunque, in senso stretto urca è un capo dei criminali, per estensione questa parola è diventata una parolaccia.
nanni [ 24 Agosto 2010, 17:42 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
intanto grazie a luca per il benvenuto e a irina per la spiegazione della parola urca, comunque io chiedevo la traduzione del detto, forse sono stato poco chiaro

assodipicche [ 24 Agosto 2010, 19:31 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
salve ragazzi avrei bisogno di un aiutino, da qualche giorno ho iniziato a leggere il libro di nicolai lilin "educazione siberiana", mi ha colpito subito la frase di introduzione al libro e cioè un antico detto degli urca siberiani "C'è chi la vita la gode, chi la subisce, noi la combattiamo".
mi farebbe piacere conoscere la traduzione in lingua originale, non essendo esperto in materia non so nemmeno se è il posto giusto dove chiederla, cioè il racconto è ambientato tra gli anni 80-90 nella transnistria e non saprei se la lingua di quel periodo e di quella zona sia uguale all'attuale russo.
ci terrei a recuperare la traduzione esatta perchè in futuro ho intenzione di fare un tatuaggio con questo antico detto.
grazie mille anticipatamente a quanti tenteranno di aiutarmi, buona navigazione a tutti!
Farsi un tatuaggio con una scritta in una lingua che nn si conosce ha
poco senso e appena finirai il libro capirai cosa significavano x gli urca I tatuaggi e a maggior ragione il poco senso che ha farselo con un loro detto
Irina [ 24 Agosto 2010, 19:38 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
caaaavoli, ha ragione, non avevo capito cosa ti serve tradurre, però è bene che tu sappia il significato della parola urka o urca, perche da quello che hai scritto mi sembra che non la capisci bene
antico detto degli urca siberiani "C'è chi la vita la gode, chi la subisce, noi la combattiamo", Queste tue parole mi hanno fatto impressione che tu pеnsi che gli urca siano un popolo siberiano. Se non è cosi, allora è tutto a posto.
"C'è chi la vita la gode, chi la subisce, noi la combattiamo" "Существуют те, что получают от жизни удовольствие, те, что ее терпят, а мы с нею борeмся" però io questo detto ho mai sentito, forse questo detto, questo aforisma è stato prodotto dallo stesso Lilin, per cui non è tanto antico, visto come è giovane l'autore. Ma è un detto molto forte, vero? va perfettamente per la introduzione d'un libro. Ma forse gli altri forumisti lo hanno sentito?
http://www.nvspb.ru/stories/nastoya...a-ne-vret-41487
Cicerin [ 24 Agosto 2010, 23:10 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Queste tue parole mi hanno fatto impressione che tu pеnsi che gli urca siano un popolo siberiano. Se non è cosi, allora è tutto a posto.
Io sapevo che gli Urca sono stati inizialmente un popolo, stanziato in Transnistria, con una propria lingua, tradizioni e cultura di cui Lilin si sente un po' erede. Solo successivamente, molto tempo dopo la scomparsa degli Urca, la parola è stata adottata dal vocabolario russo per indicare
i criminali di bassa lega. Per cui è probabile che questa frase che Irina ha tradotto in russo, fosse un detto popolare in lingua urca, che forse Lilin ha potuto sentire dai suoi nonni.
Solo che trovare qualcuno che sappia l'urca credo che sia praticamente impossibile

ildrigo83 [ 24 Agosto 2010, 23:20 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
salve ragazzi avrei bisogno di un aiutino, da qualche giorno ho iniziato a leggere il libro di nicolai lilin "educazione siberiana", mi ha colpito subito la frase di introduzione al libro e cioè un antico detto degli urca siberiani "C'è chi la vita la gode, chi la subisce, noi la combattiamo".
mi farebbe piacere conoscere la traduzione in lingua originale, non essendo esperto in materia non so nemmeno se è il posto giusto dove chiederla, cioè il racconto è ambientato tra gli anni 80-90 nella transnistria e non saprei se la lingua di quel periodo e di quella zona sia uguale all'attuale russo.
ci terrei a recuperare la traduzione esatta perchè in futuro ho intenzione di fare un tatuaggio con questo antico detto.
grazie mille anticipatamente a quanti tenteranno di aiutarmi, buona navigazione a tutti!
Farsi un tatuaggio con una scritta in una lingua che nn si conosce ha
poco senso e appena finirai il libro capirai cosa significavano x gli urca I tatuaggi e a maggior ragione il poco senso che ha farselo con un loro detto
straquoto!!!
leggiti bene il capitolo dei tatuaggi... se ti presenti a Bender con un tatuaggio del genere rischi... ;)
cmq il libro, come ho già scritto, mi è piaciuto e mi ha messo a conoscenza di realtà che non avrei mai immaginato e che i libri di storia nostri spesso tralasciano...
non vedo l'ora di comprarmi il secondo, Caduta libera... il fatto è: soccmel se costano sti libri:-(

Irina [ 24 Agosto 2010, 23:23 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Queste tue parole mi hanno fatto impressione che tu pеnsi che gli urca siano un popolo siberiano. Se non è cosi, allora è tutto a posto.
Io sapevo che gli Urca sono stati inizialmente un popolo, stanziato in Transnistria, con una propria lingua, tradizioni e cultura di cui Lilin si sente un po' erede. Solo successivamente, molto tempo dopo la scomparsa degli Urca, la parola è stata adottata dal vocabolario russo per indicare
i criminali di bassa lega. Per cui è probabile che questa frase che Irina ha tradotto in russo, fosse un detto popolare in lingua urca, che forse Lilin ha potuto sentire dai suoi nonni.
Solo che trovare qualcuno che sappia l'urca credo che sia praticamente impossibile

questo non lo sapevo!!!!

Anonymous [ 25 Agosto 2010, 10:24 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Questo libro «Сибирское воспитание» di Николай Лилин non è mai uscito in Russia, quindi possiamo solo cercare di ricostruire il detto in lingua russa, può darsi che Lilin davvero lo abbia inventato, però aforismi sulla vita ci sono molti e succede che detti e aforismi si ripetono con rifacimenti e con aggiungere qualcosa del suo. Del resto mi sembra che ho sentito tale o simile detto, ma non so dove, forse nel serial televisivo “Pietroburgo banditesca” o un qualche film simile.
Mi permetto di offrire la mia variante della traduzione:
“Есть те, кто наслаждается жизнью, и те, кто терпит от неё лишения, а мы с ней сражаемся"
Però non credo che sia una buona scelta per tatuaggio.
Del popolo “urca” e la loro lingua “urca” è certamente troppo..

anche se linguaggio dei malavitosi (degli urca) esiste.
nanni [ 25 Agosto 2010, 12:06 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
salve ragazzi avrei bisogno di un aiutino, da qualche giorno ho iniziato a leggere il libro di nicolai lilin "educazione siberiana", mi ha colpito subito la frase di introduzione al libro e cioè un antico detto degli urca siberiani "C'è chi la vita la gode, chi la subisce, noi la combattiamo".
mi farebbe piacere conoscere la traduzione in lingua originale, non essendo esperto in materia non so nemmeno se è il posto giusto dove chiederla, cioè il racconto è ambientato tra gli anni 80-90 nella transnistria e non saprei se la lingua di quel periodo e di quella zona sia uguale all'attuale russo.
ci terrei a recuperare la traduzione esatta perchè in futuro ho intenzione di fare un tatuaggio con questo antico detto.
grazie mille anticipatamente a quanti tenteranno di aiutarmi, buona navigazione a tutti!
Farsi un tatuaggio con una scritta in una lingua che nn si conosce ha
poco senso e appena finirai il libro capirai cosa significavano x gli urca I tatuaggi e a maggior ragione il poco senso che ha farselo con un loro detto
straquoto!!!
leggiti bene il capitolo dei tatuaggi... se ti presenti a Bender con un tatuaggio del genere rischi... ;)
cmq il libro, come ho già scritto, mi è piaciuto e mi ha messo a conoscenza di realtà che non avrei mai immaginato e che i libri di storia nostri spesso tralasciano...
non vedo l'ora di comprarmi il secondo, Caduta libera... il fatto è: soccmel se costano sti libri:-(

bè il tatuaggio è qualcosa di personale quindi che abbia senso o meno varia da persona a persona, ho già letto il capitolo sui tatuaggi e ne sono rimasto affascinato ma quelle sono tradizioni loro, se dovessimo rispettarle tutti allora dovremmo cominciare a tatuarci a 10 anni fino a riempire tutto il corpo, a me piace il motto, mi piacerebbe tatuarlo in lingua originale e seguo le "mie" tradizioni per i tatuaggi ;)
ho inviato una mail anche all'autore del libro per cercare di recuperare maggiori informazioni possibili, sicuramente finchè non sarò certo al 100% della traduzione esatta (non che diffidi di voi ma come alcuni di voi hanno detto si tratta di qualcosa di antico e magari l'attuale russo non lo traduce correttamente oggi) non farò il tatuaggio

Anonymous [ 25 Agosto 2010, 12:35 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Ma certo linguaggio degli urchi è così antico e figurativo che per noi, ordinari portatori dell’attuale russo, è molto difficile trasmetterlo correttamente...
Sentite, ma non vi sembra strano che qusto libro è uscito in Italia, invece che in Russia no? può darsi che per i russi lettura di questo libro sarebbe ridicola.. per voi invece no, è un manuale della vita di un popolo sconosciuto e pieno di "saggi tradizioni"...
nanni [ 25 Agosto 2010, 13:14 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
o magari perchè in russia non è stata autorizzata la pubblicazione perchè risulterebbe scomodo, cmq ovviamente nei paesi occidentali fa molto più effetto vista la l'enorme differenza nei costumi e nello stile di vita
Cicerin [ 25 Agosto 2010, 13:23 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Sentite, ma non vi sembra strano che qusto libro è uscito in Italia, invece che in Russia no? può darsi che per i russi lettura di questo libro sarebbe ridicola.. per voi invece no, è un manuale della vita di un popolo sconosciuto e pieno di "saggi tradizioni"...
Quella di non pubblicare il libro in Russia è stata una scelta precisa dell'autore. Avevo visto una sua intervista in televisione dove dichiarava di aver scritto il libro per gli occidentali, perchè in patria lo avrebbero frainteso se non proprio osteggiato.
Diciamo che è un russo che non tornerebbe volentieri nel suo paese, un paese di cui ha visto forse solo i lati peggiori...
Questo lo rende agli occhi dei critici un personaggio un po' particolare, forse un po' scomodo...in fondo come Saviano che tra l'altro lo ha presentato in Italia come il suo alter ego. La maggior parte dei russi residenti all'estero rimangono in qualche modo legati al loro paese, vuoi per ragioni di famiglia, vuoi per usanze, costumi o religione...c'è il fenomeno del "mal di russia" che è molto frequente. Per Lilin Nicolai non è così: è scappato dalla Russia, ha odiato profondamente il regime comunista e i suoi lasciti, e non ha rimpianti di quello che si è lasciato alle spalle. Gli unici rimpianti che ha sono forse per questo antico popolo, che forse è esistito e forse no, che aveva un proprio codice di onore e di "virtù criminali".
Secondo me, quelli di cui parla lo scrittore, non c'entrano assolutamente con la definizione corrente di Urca che hanno in mente i russi. Bisognerebbe chiedere a qualcuno in Transnistria...
Anonymous [ 25 Agosto 2010, 13:25 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
o magari perchè in russia non è stata autorizzata la pubblicazione perchè risulterebbe scomodo, cmq ovviamente nei paesi occidentali fa molto più effetto vista la l'enorme differenza nei costumi e nello stile di vita
Ma che scomoda? Nelle nostre librerie c’è un mare dei libri-gialli sullo sfondo criminale (è un trend letterario degli ultimi 15 anni) e serial televisivi di questo genere sono moltissimi!
Ma sì, solo l’editore italiano è capace pubblicare rivelazioni!

Nabat [ 25 Agosto 2010, 13:35 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Mi permetto di inserirmi nella discussione, avendo letto il libro e assistito alla sua presentazione da parte dell'autore a Roma.
Il libro non è stato pubblicato in Russia probabilmente perchè nessuno ne ha acquistato i diritti. Evidentemente non è un tema che può interessare al mercato russo. Non è certamente l'autore a decidere dove un libro possa essere pubblicato.E' la casa editrice che ne cede i diritti e quindi, evidentemente, fino ad ora nessuno li ha chiesti dalla Russia.
Relativamente al libro: per ammissione dello stesso autore non è un libro autobiografico, nè ha rilievo storico. E' un romanzo, punto.Quindi ci sono molte cose romanzate, espressione eufemistica per dire inventate.Non è un'accusa ma una constatazione.
Chi ha letto il libro non può avere dubbi che molte delle cose siano state inventate di sana pianta.
Inoltre, l'idea di citare fin dal titolo e anche in maniera quasi ossessiva nel testo la parola "siberiana/siberiano" risponde, a mio giudizio, ad una precisa scelta di marketing editoriale diretta a far vendere più copie. Credo ci sia poco di siberiano in quel libro, almeno poco a che fare con la siberia che ho visto io.
Irina [ 25 Agosto 2010, 13:39 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
ma come ha potuto fare tutto questo, conoscere il "regime comunista", essendo prima cittadino di Moldavia partecitare alla guerra in Cecenia, poi emigrare in Italia, sposare una italiana, cambiare la cittadinanza e avere una figlia di 4 anni se lui ne ha soli 29? faceva ancora le elementari, quando l'URRS smise di esistere.
E perché il libro non è stato pubblicato qui, io lo capisco bene. Non ci puo raccontare niente di nuovo. Come i libri e le storie sulla mafia italiana sono più popolari all'estero e anche da noi, per esempio il Padrino. Ecco, l'urca in italiano sarebbe il padrino!!!!!
Anonymous [ 25 Agosto 2010, 13:39 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Sapete, chi mi ricorda quest´autore? Una certa Elena Tregubova anche lei aveva una paura terribile, solo non si sa di che cosa...
C´è una discussione curiosa, specialmente per Cicerin il quale come mi sembra legge in russo:
http://www.italia-ru.it/forum/2009/...-zavtra-nas-bra
Nabat [ 25 Agosto 2010, 14:03 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Sapete, chi mi ricorda quest´autore? Una certa Elena Tregubova anche lei aveva una paura terribile, solo non si sa di che cosa...
C´è una discussione curiosa, specialmente per Cicerin il quale come mi sembra legge in russo:
http://www.italia-ru.it/forum/2009/...-zavtra-nas-bra
Dai commenti mi sembra di capire che si sollevano dubbi sull'attendibilità del suo racconto, non solo perchè la sua età non si incastra con il periodo raccontato, ma anche perchè, se non ho capito male, essendo un cittadino moldavo non si capisce come avrebbe fatto a combattere in Cecenia?
Anonymous [ 25 Agosto 2010, 14:18 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Dai commenti mi sembra di capire che si sollevano dubbi sull'attendibilità del suo racconto, non solo perchè la sua età non si incastra con il periodo raccontato, ma anche perchè, se non ho capito male, essendo un cittadino moldavo non si capisce come avrebbe fatto a combattere in Cecenia?
No, hanno dei dubbi quando è riuscito a combattere in Cecenia, se è stato 4 volte in carcere e già da 6 anni vive in Italia, ma ha 28 o 29 anni...
Ma davvero “bravo” scrittore avete trovato, molto bravo!

icipo76 [ 25 Agosto 2010, 14:43 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Dai commenti mi sembra di capire che si sollevano dubbi sull'attendibilità del suo racconto, non solo perchè la sua età non si incastra con il periodo raccontato, ma anche perchè, se non ho capito male, essendo un cittadino moldavo non si capisce come avrebbe fatto a combattere in Cecenia?
No, hanno dei dubbi quando è riuscito a combattere in Cecenia, se è stato 4 volte in carcere e già da 6 anni vive in Italia, ma ha 28 o 29 anni...
Ma davvero “bravo” scrittore avete trovato, molto bravo!

non credo che i dubbi siano quelli ma piu' che altro legati alle vicende molto romanzesche
perche alla fine la cronologia si incastra perche in carcere secondo il libro e' stato solo da minorenne..
lui ha fatto la seconda guerra cecena se non sbaglio nel 2000 cioe a 20 anni
quindi in pieno servizio di leva ..tutto quadra come tempi
forse discutibile che come militare di leva fosse in un corpo speciale e pure cecchino
ma non conoscendo bene come e' strutturato l' esercito russo forse i miei dubbi sono infondati
Irina [ 25 Agosto 2010, 15:16 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
come un detenuto minorenne non poteva conoscere i "maturi" criminali, forse nella prigione per minori aveva sentito molte legende, questo è molto probabile. E gli ex'detenuti non possono fare i militari. Un moldavo non puo fare militare in Russia, avrebbe dovuto cambiare ancora una volta la cittadinanza.
Bes [ 25 Agosto 2010, 15:19 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
come un detenuto minorenne non poteva conoscere i "maturi" criminali, forse nella prigione per minori aveva sentito molte leggenge, questo è molto probabile. E gli ex'detenuti non possono fare i militari. Un moldavo non puo fare militare in Russia, avrebbe dovuto cambiare ancora una volta la cittadinanza.
Gli Urca erano popoli che abitavano la Siberia (credo la parte della Jacuzya), gente che viveva con proprie regole e tradizioni. Non si vollero mai piegare allo Stalinismo e vennero deportati in massa negli anni 30 nella regione della transnistria che è situata tra la Moldavia e l'Ukraina.
Allora non esistevano particolari distinzioni geografiche, era tutto territorio dell'Unione Sovietica. I siberiani si adattarono ai nuovi luoghi pur rimanendo legati ai propri usi e tradizioni.
Quando nel 1991 la Repubblica Moldava dichiarò la propria indipendenza dall'URSS e la conseguente annessione della regione di transnistria, iniziò la guerra civile. In transnistria aveva base la 14° armata dell'esercito russo, che appoggiò i separatisti transnistri e la guerra durò infatti relativamente poco, nel 92 era già finita. Fin da allora esiste un governo della regione transistra che di fatto non è riconosciuto da nessun paese occidantale, ma appoggiato dalla Federazione Russa. Ancora oggi sono stanziati in transistria militari e caserme della Federazione Russa. I cittadini transnistri credo abbiano quasi tutti il passaporto Russo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Transnistria
Lilin è nato nel 1980, qundi ha vissuto nell'Unione Sovietica fino all'età di 11 anni. Molti dei racconti nel suo primo libro sono ambientati in quell'epoca, alcuni (esempio da quando viene arrestato in poi) sono ambientati nella fase post guerra civile. Forse in alcune fasi si fa un pò di fatica ad ambientare e correlare i fatti da lui raccontanti cercando di associarli al periodo storico, ma non vedo motivi per sospettare che si sia inventato le cose.
Nel secondo libro parla della sua esperienza di guerra in cecenia. Non viene indicato con precisione il periodo, credo fosse attorno al 2000, quando lui aveva 20 anni, durante la seconda campagna cecena. A Bender, sua città Natale, c'era il distretto militare russo, posto dove è stato "catturato" e obbligato poi alle armi.
Comunque di sicuro Nicolay Lilin non è Moldavo
Poka
Bes [ 25 Agosto 2010, 15:29 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Dai commenti mi sembra di capire che si sollevano dubbi sull'attendibilità del suo racconto, non solo perchè la sua età non si incastra con il periodo raccontato, ma anche perchè, se non ho capito male, essendo un cittadino moldavo non si capisce come avrebbe fatto a combattere in Cecenia?
No, hanno dei dubbi quando è riuscito a combattere in Cecenia, se è stato 4 volte in carcere e già da 6 anni vive in Italia, ma ha 28 o 29 anni...
Ma davvero “bravo” scrittore avete trovato, molto bravo!

Cara Moscovita,
Prima di giudicare lo scrittore, ti invito a leggere i suoi libri.
Nicolay Lilin è di famiglia russa, nato in Unione Sovietica e ha il passaporto Russo. Non ha mai nemmeno cheisto di rinunciare alla sua cittadinanza russa. Dopo la guerra in Cecenia credo che abbia vissuto un periodo esistenziale molto brutto, ma come non capirlo? Non so poi in quali circostanze abbia conosciuto la sua attuale moglie italiana, ne mi interessa particolarmente.
Aggiungo una cosa che mi ha "incuriosito": in Russia ho chiesto a più persone della transnistria, e nessuno mi ha saputo dire alcunchè. Nessun sapeva nemmeno cosa fosse la transnistria, figuriamoci della guerra civile che l'ha colpita. Sarebbe invece interessante anche per voi conoscere in merito all'esistenza di quella gente che è stata praticamente schiacciata dagli eventi della storia.
icipo76 [ 25 Agosto 2010, 15:45 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
come un detenuto minorenne non poteva conoscere i "maturi" criminali, forse nella prigione per minori aveva sentito molte leggenge, questo è molto probabile. E gli ex'detenuti non possono fare i militari. Un moldavo non puo fare militare in Russia, avrebbe dovuto cambiare ancora una volta la cittadinanza.
Gli Urca erano popoli che abitavano la Siberia (credo la parte della Jacuzya), gente che viveva con proprie regole e tradizioni. Non si vollero mai piegare allo Stalinismo e vennero deportati in massa negli anni 30 nella regione della transnistria che è situata tra la Moldavia e l'Ukraina.
Allora non esistevano particolari distinzioni geografiche, era tutto territorio dell'Unione Sovietica. I siberiani si adattarono ai nuovi luoghi pur rimanendo legati ai propri usi e tradizioni.
Quando nel 1991 la Repubblica Moldava dichiarò la propria indipendenza dall'URSS e la conseguente annessione della regione di transnistria, iniziò la guerra civile. In transnistria aveva base la 14° armata dell'esercito russo, che appoggiò i separatisti transnistri e la guerra durò infatti relativamente poco, nel 92 era già finita. Fin da allora esiste un governo della regione transistra che di fatto non è riconosciuto da nessun paese occidantale, ma appoggiato dalla Federazione Russa. Ancora oggi sono stanziati in transistria militari e caserme della Federazione Russa. I cittadini transnistri credo abbiano quasi tutti il passaporto Russo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Transnistria
Lilin è nato nel 1980, qundi ha vissuto nell'Unione Sovietica fino all'età di 11 anni. Molti dei racconti nel suo primo libro sono ambientati in quell'epoca, alcuni (esempio da quando viene arrestato in poi) sono ambientati nella fase post guerra civile. Forse in alcune fasi si fa un pò di fatica ad ambientare e correlare i fatti da lui raccontanti cercando di associarli al periodo storico, ma non vedo motivi per sospettare che si sia inventato le cose.
Nel secondo libro parla della sua esperienza di guerra in cecenia. Non viene indicato con precisione il periodo, credo fosse attorno al 2000, quando lui aveva 20 anni, durante la seconda campagna cecena. A Bender, sua città Natale, c'era il distretto militare russo, posto dove è stato "catturato" e obbligato poi alle armi.
Comunque di sicuro Nicolay Lilin non è Moldavo
Poka
in giro per la rete ho trovato le stesse cose
secondo me se si vuole criticare la veridicita' del romanzo
non trovo giusto aggrapparsi alle tempistiche perche
se le analizzi si puo' notare che sono possibili
cio' non toglie chris che comunque potrebbero
anche essere tutte panzane , il dubbio comunque c'e'
non ho i mezzi per verificare pero' a naso vedo le cose un po' pompate
Irina [ 25 Agosto 2010, 15:54 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Gli Urca erano popoli che abitavano la Siberia (credo la parte della Jacuzya), gente che viveva con proprie regole e tradizioni. Non si vollero mai piegare allo Stalinismo e vennero deportati in massa negli anni 30 nella regione della transnistria che è situata tra la Moldavia e l'Ukraina.
è la fonte di questa informazione qual'è?
Comunque, se vi interessa la vita degli urka, guardate questo film: "Комедия строгого режима", molto divertente e allegorico. Perché la fine dell'URSS non ha posto fine alle tentazioni di Russia di continuare il suo ruolo governativo, di continuare di essere "il popolo-fratello maggiore". Mah, ci sembrava di esserne liberati, però il nostro treno ancora gira lì... Non perdetelo, questo film e buona visione!
Anonymous [ 25 Agosto 2010, 16:24 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Cara Moscovita,
Prima di giudicare lo scrittore, ti invito a leggere i suoi libri.
Nicolay Lilin è di famiglia russa, nato in Unione Sovietica e ha il passaporto Russo. Non ha mai nemmeno cheisto di rinunciare alla sua cittadinanza russa. Dopo la guerra in Cecenia credo che abbia vissuto un periodo esistenziale molto brutto, ma come non capirlo? Non so poi in quali circostanze abbia conosciuto la sua attuale moglie italiana, ne mi interessa particolarmente.
Aggiungo una cosa che mi ha "incuriosito": in Russia ho chiesto a più persone della transnistria, e nessuno mi ha saputo dire alcunchè. Nessun sapeva nemmeno cosa fosse la transnistria, figuriamoci della guerra civile che l'ha colpita. Sarebbe invece interessante anche per voi conoscere in merito all'esistenza di quella gente che è stata praticamente schiacciata dagli eventi della storia.
Caro Chris,
Non ho nessuna intenzione di leggere il libro di N.Lilin, non mi convince affatto. Quando vedo un libro, lo sfoglio (o leggo di un film) ho come un’intuizione se esso mi piacerà o no, e questa intuizione non mi inganna quasi mai. Il libro di Lilin sono sicura che non mi piacerà e non lo leggerei anche se si dimostrasse più affidabile, non sono appassionata a tali libri.
Quando hai chiesto della Transnistria, non ti capivano perché in russo il nome della regione suona in modo assolutamente diverso - Pridnestròvie (Приднестровье) e quando ero negli ultimi anni della scuola ricordo che anche allora noi sentivamo spesso dei conflitti sul fondo interetnico in quella regione anche come negli altri...
Bes [ 25 Agosto 2010, 16:29 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Gli Urca erano popoli che abitavano la Siberia (credo la parte della Jacuzya), gente che viveva con proprie regole e tradizioni. Non si vollero mai piegare allo Stalinismo e vennero deportati in massa negli anni 30 nella regione della transnistria che è situata tra la Moldavia e l'Ukraina.
è la fonte di questa informazione qual'è?
Comunque, se vi interessa la vita degli urka, guardate questo film: "Комедия строгого режима", molto divertente e allegorico. Perché la fine dell'URSS non ha posto fine alle tentazioni di Russia di continuare il suo ruolo governativo, di continuare di essere "il popolo-fratello maggiore". Mah, ci sembrava di esserne liberati, però il nostro treno ancora gira lì... Non perdetelo, questo film e buona visione!
Quale è la tua domanda di preciso? Il fatto che esista la transistria? che sia esistita l'etnia degli urka? che siano stati deportati da Stalin?
Ecco il Film che ci hai suggerito
YouTube Link
Irina [ 25 Agosto 2010, 16:55 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Noi la nostra storia la conosciamo non dai libri, ma per averla vissuto, dai racconti dei padri e nonni, sono le fonti attendibili, no? Sappiamo quante "belle" cose ha fatto Stalin, però qui credo siamo fuori tema.
A me interessava da dove hai imparato queste cose sugli urka?
E sì, il film è questo, però vedo che ci sono solo 10 min, non è tutto.
Irina [ 25 Agosto 2010, 20:44 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
allora, ho trovato una poesia tradotta nella lingua di questo antico popolo siberiano degli urka:
КРАНТЫ ЖИГАНУ
Урыли честного жигана
И форшманули пацана,
Маслина в пузо из нагана,
Макитра набок - и хана!
Не вынесла душа напряга,
Гнилых базаров и понтов.
Конкретно кипишнул бродяга,
Попер, как трактор... и готов!
Готов!.. не войте по баракам,
Нишкните и заткните пасть;
Теперь хоть боком встань, хоть раком, -
Легла ему дурная масть!
Не вы ли, гниды, беса гнали,
И по приколу, на дурняк
Всей вашей шоблою толкали
На уркагана порожняк?
Куражьтесь, лыбьтесь, как параша, -
Не снес наездов честный вор!
Пропал козырный парень Саша,
Усох босяк, как мухомор!
Мокрушник не забздел, короста,
Как это свойственно лохам:
Он был по жизни отморозком
И зря волыной не махал.
А хуль ему?.. дешевый фраер,
Залетный, как его кенты,
Он лихо колотил понты,
Лукал за фартом в нашем крае.
Он парафинил все подряд,
Хлебалом щелкая поганым;
Грозился посшибать рога нам,
Не догонял тупым калганом,
Куда он ветки тянет, гад!
.....
Но есть еще, козлы, правилка воровская,
За все, как с гадов, спросят с вас.
Там башли и отмазы не канают,
Там вашу вшивость выкупят на раз!
Вы не отмашетесь ни боталом, ни пушкой;
Воры порвут вас по кускам,
И вы своей поганой красной юшкой
Ответите за Саню-босяка!
НА СМЕРТЬ ПОЭТА
Погиб Поэт! - невольник чести -
Пал, оклеветанный молвой,
С свинцом в груди и жаждой мести,
Поникнув гордой головой!..
Не вынесла душа Поэта
Позора мелочных обид,
Восстал он против мнений света
Один, как прежде... и убит!
Убит!.. к чему теперь рыданья,
Пустых похвал ненужный хор
И жалкий лепет оправданья?
Судьбы свершился приговор!
Не вы ль сперва так злобно гнали
Его свободный, смелый дар
И для потехи раздували
Чуть затаившийся пожар?
Что ж? веселитесь... он мучений
Последних вынести не мог:
Угас, как светоч, дивный гений,
Увял торжественный венок.
Его убийца хладнокровно
Навел удар... спасенья нет:
Пустое сердце бьется ровно,
В руке не дрогнул пистолет.
И что за диво?... издалека,
Подобный сотням беглецов,
На ловлю счастья и чинов
Заброшен к нам по воле рока;
Смеясь, он дерзко презирал
Земли чужой язык и нравы;
Не мог щадить он нашей славы;
Не мог понять в сей миг кровавый,
На что он руку поднимал!..
.....
Но есть и божий суд, наперсники разврата!
Есть грозный суд: он ждет;
Он не доступен звону злата,
И мысли, и дела он знает наперед.
Тогда напрасно вы прибегнете к злословью:
Оно вам не поможет вновь,
И вы не смоете всей вашей черной кровью
Поэта праведную кровь!
alcune lemme usate nella traduzione in lingua urka:
УРЫТЬ - убить, уничтожить. Одно из любимых слов уголовников.
ЧЕСТНЫЙ, честняк, чеснок - уважительное определение в уголовно-арестантском мире: "честный вор", "честный пацан", "честный арестант" и проч. Другие подобные эпитеты: "достойный", "правильный", также - "праведный".
ЖИГАН - отчаянный, дерзкий, "горячий" преступник, уголовник. Положительная характеристика. В арго слово пришло из русских говоров, где корни "жиг", "жег" связаны со значениями "палить", "гореть", "производить чувство, подобное ожогу", а также с нанесением болезненных ("жгущих") ударов. И слово "жиган" первоначально связано с огнем (кочегар, винокур, человек, запачкавшийся сажей), позже - с "горячими" людьми (плут, озорник, мошенник).
В уголовном мире царской России "жиганы" были одной из самых уважаемых каст. В каторжанской иерархии, по свидетельству одного из исследователей преступного "дна" дореволюционной России, писателя и журналиста А.Свирского, "жиганы" относились к высшему разряду - "фартовикам", причем к "сливкам" "фартового" общества.
И до сих пор в сознании шпанского братства жиган - удалец, герой, сорви-голова.
ФОРШМАНУТЬ - обесчестить, оклеветать.
МАСЛИНА - пуля.
МАКИТРА - голова.
ГНИЛЫЕ БАЗАРЫ - нехорошие разговоры.
ПОНТЫ - притворство, показуха, лицемерие.
КОНКРЕТНО - серьезно, резко, бескомпромиссно. "Конкретный" - так определяют человека, который не занимается болтовней, а быстро, четко делает дело. Особенно часто говорят так и о суровых людях, умеющих скоро и жестко разобраться со своими недругами: "это - пацан конкретный".
КИПИШНУТЬ - возмутиться, устроить скандал, поднять голос против кого-либо.
ПОПЁР, КАК ТРАКТОР - чаще говорят "попер, как трактор по бездорожью", "переть по бездорожью": то же, что "переть буром" - напролом, не думая о последствиях, не боясь никого, отчаянно.
МАСТЬ ЛЕГЛА - так вышло, такая судьба.
БЕСА ГНАТЬ - лгать, болтать пустое, обманывать.
ПО ПРИКОЛУ - ради смеха, под настроение, по прихоти.
НА ДУРНЯК - рассчитывая на чье-то простодушие или глупость.
ШОБЛА - компания, сообщество, группа подельников.
УРКАГАН, урка, уркан, уркач - опытный уголовник. Из жаргона сибирской каторги, от искаженного "урки" - уроки, дневные рабочие задания для ссыльнокаторжных, Altra versione: ур - урочный ка - каторжник
ТОЛКАТЬ ПОРОЖНЯК - говорить пустое, ерунду, бессмыслицу. Заимствовано из жаргона железнодорожников.
КУРАЖИТЬСЯ - веселиться, радоваться, гулять. Также - издеваться над кем-то, насмехаться. От французского "кураж" - отвага.
ЛЫБИТЬСЯ, КАК ПАРАША - широко улыбаться. Вообще "лыбиться" - грубо-просторечная лексика. Но приведенный выше фразеологизм - чисто босяцкое выражение.
НАЕЗДЫ - нападки.
ЗАБЗДЕТЬ - перепугаться, дать слабину.
ОТМОРОЗОК - преступник "без понятий", не знающий никаких границ, лишенный даже зачаточных представлений о справедливости, чести, легко идущий на пролитие крови, убийства. Существуют также фразеологизмы типа "мозги отморожены", "глаза отморожены".
ВОЛЫНА - пистолет. Из казачьих говоров, где "волына" - ружейный ремень.
А ХУЛЬ ЕМУ? - а что ему?
ФРАЕР - см. комментарий к Тютчеву.
ЗАЛЁТНЫЙ - чужой, нездешний. На уголовном сленге также - "гастролер".
КЕНТ - друг, приятель.
КОЛОТИТЬ ПОНТЫ - в данном случае: красиво проводить время, бездельничать, также - работать на показуху, на имидж.
ЛУКАТЬ, лукаться - чего-либо искать, вызнавать, бродить в поисках; в блатном жаргоне - из русских говоров.
ФАРТ - счастье, удача.
ПАРАФИНИТЬ, лить парафин - обливать грязью, клеветать, унижать.
ХЛЕБАЛОМ ЩЁЛКАТЬ - в данном случае: безответственно болтать.
ПОСШИБАТЬ РОГА - избить, лишить авторитета; примерно то же, что "башку оторвать". Особенно нетерпимо такое оскорбление еще и потому, что человека относят к породе "рогатых". Сравнение с рогатым скотом в жаргоне чрезвычайно унизительно: "черт", "демон", "демонюга", "козел", "бык", "рогомет", "олень" и проч.
ДОГОНЯТЬ - понимать.
КАЛГАН - голова.
ВЕТКИ - руки, кисти рук, пальцы.
КОЗЁЛ - страшнейшее оскорбление в уголовно-арестантском мире.
ПРАВИЛКА - судилище, сходка, на которой воры или "авторитеты" обсуждают серьезный проступок уголовника.
СПРОСИТЬ, КАК С ГАДА - убить или (в лучшем случае) тяжело искалечить. За проступок с босяка или вора могут либо "спросить, как с гада", либо "спросить по-братски", то есть ограничиться ударом или затрещиной ("дать почувствовать братскую руку").
БАШЛИ - деньги, соответственно башлять - платить.
ОТМАЗ - оправдание.
КАНАТЬ - проходить, удаваться; "не канает" - не проходит.
ВЫКУПИТЬ - понять, разоблачить.
НА РАЗ - тут же, сразу.
БОТАЛО - язык (чаще - дурной язык).
ПУШКА - пистолет.
КРАСНАЯ ЮШКА - кровь.
nanni [ 25 Agosto 2010, 21:03 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
o magari perchè in russia non è stata autorizzata la pubblicazione perchè risulterebbe scomodo, cmq ovviamente nei paesi occidentali fa molto più effetto vista la l'enorme differenza nei costumi e nello stile di vita
Ma che scomoda? Nelle nostre librerie c’è un mare dei libri-gialli sullo sfondo criminale (è un trend letterario degli ultimi 15 anni) e serial televisivi di questo genere sono moltissimi!
Ma sì, solo l’editore italiano è capace pubblicare rivelazioni!

hai frainteso, anche noi italiani siamo bravissimi a censurare ciò che può risultare scomodo, come in tutti i paesi penso, nessuno è santo
Bes [ 25 Agosto 2010, 22:07 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Noi la nostra storia la conosciamo non dai libri, ma per averla vissuto, dai racconti dei padri e nonni, sono le fonti attendibili, no? Sappiamo quante "belle" cose ha fatto Stalin, però qui credo siamo fuori tema.
A me interessava da dove hai imparato queste cose sugli urka?
E sì, il film è questo, però vedo che ci sono solo 10 min, non è tutto.
Ho letto i due libri scritti da Nikolay Lilin. Prima di allora non sapevo nemmeno cosa fossero gli Urka. E non è facile trovare materiale per saperne di più, purtroppo. Come tu hai ben detto, la storia si impara soprattutto per ciò che ci si tramanda di generazione in generazione, non solo leggendo i libri (che però possono aiutare). Lilin ha semplicemente raccontato la sua storia, magari un pò "romanzata", ma niente di più.
Ho sentito di intervenire, magari andando fuori tema, perchè ho letto cose secondo me inesatte in merito alla storia di questo ragazzo, che ha soltanto raccontato degli episodi abbastanza intensi della sua vita.
Su youtube si possono pubblicare video con la durata massima di 10 minuti, ma se vedi i link correlati nella pagina del video che ho messo, ci sono anche le seguenti parti del film
Poka
Luda Mila [ 26 Agosto 2010, 8:33 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Scusate, ragazzi, Crys,Cicerin,
ho letto la discussione ma finora non ho capito dpve avete appreso l'informazione sugli Urka che sarebbero stati una popolazione nordica espulsa da Stalin in Moldova?

nanni [ 29 Agosto 2010, 0:29 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
nicolai ha risposto alla mia mail, questa è la traduzione che mi ha dato: одни наслаждаються жизнью, другие страдают, мы - боремся, ha anche scritto che la traduzione che ha messo nel libro non è esatta, parola per parola, ma più vicina al significato, più facile da poter comprendere nella lingua italiana.
vi chiedo ancora un'informazione, ma quel tratino prima dell'ultima parola cos'è? un errore di battitura o è necessario per il discorso?
Cicerin [ 29 Agosto 2010, 2:01 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Scusate, ragazzi, Crys,Cicerin,
ho letto la discussione ma finora non ho capito dpve avete appreso l'informazione sugli Urka che sarebbero stati una popolazione nordica espulsa da Stalin in Moldova?

No, Luda, non dicevo questo...io ho letto che gli urka sono effettivamente esistiti, in un lontano passato, nella regione della Transnistria. Non si trattava di una "popolazione nordica", quanto di "un clan" di famiglie, un popolo in miniatura, da cui ad esempio lo scrittore ha appreso le usanze e le simbologie del tatuaggio. Gli antecedenti della deportazione in quel territorio non mi erano noti..però quello che dice Crys mi sembra verosimile.
Tu cosa sai al riguardo?
In effetti su questo argomento ci sono poche fonti da cui ricavare informazioni...io ho letto questa cosa su una rivista, tempo fa, quando il libro è stato pubblicato..però mi piacerebbe
sentire un'opinione russa al riguardo, come la tua...o se lo conosci, ancora meglio, di qualche russo che abita in Moldova..
Nanni, in russo il
- è spesso utilizzato nella punteggiatura come per noi gli altri segni grafici
, ; : Non è un errore di battitura...
In questo caso serve a sottolineare l'ultima frase (noi la combattiamo!!), a darci un'enfasi in più, un attimo di suspance, quasi come se ci fosse una pausa e poi un
!.
Nel tatuaggio, però credo che tu possa ometterlo...
Luda Mila [ 29 Agosto 2010, 9:36 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
[quote user="Chrys" post="6690709"
Gli Urca erano popoli che abitavano la Siberia (credo la parte della Jacuzya), gente che viveva con proprie regole e tradizioni. Non si vollero mai piegare allo Stalinismo e vennero deportati in massa negli anni 30 nella regione della transnistria che è situata tra la Moldavia e l'Ukraina.
Allora non esistevano particolari distinzioni geografiche, era tutto territorio dell'Unione Sovietica. I siberiani si adattarono ai nuovi luoghi pur rimanendo legati ai propri usi e tradizioni.
Purtroppo Chrys non ha indicato la fonte di quell'informazione. Se le cose sono descritte nel libro di Lilin allora si tratta solo di una pura fantasia dello scrittore, niente altro. Direi anche che sono le cose prive di senso,lqualsiasi russo lo capisce a prima vista. Provo a riportare qualche semplice argomento.
1. Negli anni 30 la Repubblica Moldova non c'era ancora, e` stata formata nel 1940 dopo il patto Molotov-Ribbentrop, quindi il periodo indicato non corrisponde alla storia del paese.
2. Stalin ha deportato parecchia gente avendola allontanata dal centro della Russia, cercava di popolare la Siberia, il territorio al di la` del Volga e degli Urali, e non viceversa.
3. Credo negli anni 30 la gente che viveva nelle zone nord, Yakuzia e dintorni, non sentiva neanche di Stalin, erano tutti analfabetici, vivevano in mezzo alla tundra, niente radio/strade/giornali, si occupavano solo dei loro cervi ; come potevano "non piegare allo stalinismo"? Cosa intendi?
4. Deportare le popolazioni del Nord e` una cosa insensata anche perche` loro non possono sopravvivere negli altri luoghi: chi vive nel territorio del Circolo Polare ha il metabolismo polare, e` un fatto scientifico. Si nutrono del pesce, spesso crudo, e dellla carne di cervi, anche essa spesso cruda. Non avrebbero potuto adattarsi al clima e al cibo delle altre regioni, perche` questo loro metabolismo e` un frutto dello sviluppo storico che si formava per milenni ' dunque non e` possibile cambiarlo ad un tratto e adattarsi "ai nuovi luoghi".
Spero di essere stata convincente.
Comunque uno scrittore puo` immaginare tante cose, si deve solo capire dov' e` il confine tra l'immaginato e il vero.
Credo se il libro fosse stato pubblicato in Russia sarebbe stato chiaro a tutti che balle (scusate la parola) racconta l'autore, invece all'Occidente gli credono davvero.

per questo aveva preferito far uscire il suo libro li`.
Urka in russo e` solo questo che e` stato spiegato da Irina: un soprannome dei detenuti. La cosidetta lingua urca e` il loro gergo.
.
Bes [ 29 Agosto 2010, 10:24 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Cara Luda,
Sei stata sicuramente lineare e convincente nella esposizione delle tue tesi, come sempre.
Come detto, è stato per me molto difficile se non impossibile trovare materiale in merito alla storia degli Urka. So degli Urka, solo perchè ho letto i due libri di Lilin; prima di allora non sapevo nemmeno che cosa fossero. Le conseguenti ricostruzioni che ho riportato, derivano tutte dalle mie poche conoscenze tratte dalla lettura dei suoi libri.
Per me è molto interessante leggere le vostre opinioni, basate sulla vostra conoscenza ed esperienza del vostro Paese e della vostra storia.
E' probabile che molte cose siano state enfatizzate e ricomposte da Lilin con parti di sua fantasia, ma non sono convinto che possiamo cestinare tutti i suoi racconti come spazzatura. Nel libro non è scritto che gli Urka vennero deportati da Stalin in Moldavia; è scritto che vennero deportati in quella aerea, oggi transnistria, perchè non volevano legittimare il potere sovietico. Non è riportato il periodo esatto in cui questo accadde.
Credo che Nicolay sia comunque un ragazzo disponibile, di solito risponde alle email. Potrei quindi provare a chidergli se lo possiamo coinvolgere a partecipare come parte attiva in questa discussione appena può. Potrebbe così aiutarci a chiare un pò di dubbi. Lunedì gli scrivo, sperando che mi risponda.
Poka
Ramone87 [ 27 Ottobre 2010, 15:44 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Il libro di Lilin è coinvolgente come pochi, ho letto in una sua intervista che critica anche il film "La promessa dell'assassino" di Cronemberg.
Comunque, è incredibile come il linguaggio televisivo riesca a denigrare il romanzo di Lilin, a partire dalla definizione di "Saviano siberiano", maledetto Chiambretti.
YouTube Link
...questo forum è meraviglioso!!!!
Irina [ 27 Ottobre 2010, 19:15 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
il tuo link non funziona
Irina [ 27 Ottobre 2010, 21:11 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
solo ep3VC-TYq6E
YouTube Link
Irina [ 27 Ottobre 2010, 21:39 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
Non ho letto il libro quindi non posso dire la mia opinione sul suo telento. Però il tema degli urka non mi attrae. E non capisco perché с'è tanto fumo, è così geniale, è un nuovo Márquez?! Perché gli fanno cosi tanta pubblicità? Lui davvero lo merita? Secondo voi, gli altri meno pubblicizzati, sconosciuti, non tradotti i tante lingue come i suoi libri, sono tutti più brutti?
E anche questo video di "Scontro fra Nicolai Lilin e Paolo Bianchi al Chiambretti Night" è una specie di pubblicità, non credete?
Credo molto volentieri che sia un bravo e sensibile ragazzo etc, mah... Ripeto, non avendo letto i suoi libri, non posso dire la mia, ma sinceramente dubito che il suo libro vale tutto questo scalpore
icipo76 [ 28 Ottobre 2010, 8:52 ]
Oggetto: Re: Traduzione Detto Urca
lo scalpore irina e' nato dal fatto che ci sono ragionevoli dubbi
sulla veridicita' degli avvenimenti raccontati nel libro
e' questo che ha fatto molto parlare
ma forse anche questo e' fatto di proposito per fare pubblicita'
io l'ho letto..un libro discreto scorrevole semplice ma gradevole
ma si vede che non e' uno scrittore