Forum Russia - Italia
L'angolo della cultura Russa e Italiana - Giornata Della Vittoria
jackkkkkk79 [ 09 Maggio 2016, 16:16 ]
Oggetto: Giornata Della Vittoria
Matt [ 09 Maggio 2016, 18:59 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Buon 9 maggio
peppino [ 10 Maggio 2016, 9:45 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
the_wolf [ 10 Maggio 2016, 10:10 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
Consolati, c'è pure chi 71 anni fa ha perso e festeggia ancora oggi
Kashka [ 10 Maggio 2016, 10:11 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Coincide col mio compleanno, il che è visto sempre di buon auspicio in alcuni paesi
.
Kot 78 [ 10 Maggio 2016, 11:27 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
Consolati, c'è pure chi 71 anni fa ha perso e festeggia ancora oggi
Kot 78 [ 10 Maggio 2016, 11:54 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
Non è il nazionalismo (io lo chiamerei patriottismo, ma cambia poco) dei Russi ad essere esasperato, il problema è che i popoli d'Europa si sono tremendamente rimbambiti dall'appiattimento umano-culturale occidentale. Tanto che la maggior parte di essi nemmeno più se ne accorge.
Per questo il contrasto con l'Europa è tanto evidente.
akphantom [ 10 Maggio 2016, 12:41 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
Scusa non ti ho capito bene. Chi sono eroi magnifici? Di che nazionalismo parli?
assodipicche [ 10 Maggio 2016, 12:50 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
io direi che fanno bene a festeggiare e soprattutto a ricordare; sono morti molti milioni di russi, solo a San Pietroburgo più di due milioni durante l'assedio (anzi, se ti capita vai al museo dell'assedio).
Del resto il nazismo lo hanno sconfitto (anche) loro) anche se nell'idea occidentale sono stati sostanzialmente gli Alleati.
Detto questo concordo con te sul nazionalismo (o patriottismo che dir si voglia) molto esasperato in russia, direi troppo; e certi atteggiamenti xenofobi o comunque razzisti di alcune fette della popolazione russa direi che mal si sposano con questi festeggiamenti
akphantom [ 10 Maggio 2016, 13:22 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
io direi che fanno bene a festeggiare e soprattutto a ricordare; sono morti molti milioni di russi, solo a San Pietroburgo più di due milioni durante l'assedio (anzi, se ti capita vai al museo dell'assedio).
Del resto il nazismo lo hanno sconfitto (anche) loro) anche se nell'idea occidentale sono stati sostanzialmente gli Alleati.
Detto questo concordo con te sul nazionalismo (o patriottismo che dir si voglia) molto esasperato in russia, direi troppo; e certi atteggiamenti xenofobi o comunque razzisti di alcune fette della popolazione russa direi che mal si sposano con questi festeggiamenti
il nazionalismo ed patriotismo sono due cose diversi. In Russia oltre ai russi vivono insieme 190 dei popoli. E' una paese multinazionale. Certo che il nazionalismo esiste come è dappertutto nel mondo ma in Russia parlarne è almeno indecente. Il patriotismo esiste e anni ultimi sta crescendo grazie a Putin. Ma è molto bene! Dobbiamo amare la nostra madrepatria, ricordare antenati gloriosi e la nostra storia benissimo! Il popolo che non sa il suo passato non ha il futuro.
gringox [ 10 Maggio 2016, 13:47 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Coincide col mio compleanno, il che è visto sempre di buon auspicio in alcuni paesi
.
... e due giorni dopo il mio
...
С днем победы anche da parte mia!
Un giorno importante per tutta l'umanità...
Gringox
luq [ 10 Maggio 2016, 19:41 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
io direi che fanno bene a festeggiare e soprattutto a ricordare; sono morti molti milioni di russi, solo a San Pietroburgo più di due milioni durante l'assedio (anzi, se ti capita vai al museo dell'assedio).
Del resto il nazismo lo hanno sconfitto (anche) loro) anche se nell'idea occidentale sono stati sostanzialmente gli Alleati.
Detto questo concordo con te sul nazionalismo (o patriottismo che dir si voglia) molto esasperato in russia, direi troppo; e certi atteggiamenti xenofobi o comunque razzisti di alcune fette della popolazione russa direi che mal si sposano con questi festeggiamenti
Per quanto mi riguarda reputo il 9 Maggio una delle giornate più belle in Russia e uno dei giorni festivi più belli che io conosca.
Mi piace molto vedere un giorno di festa che sia realmente sentito dalle persone, che partecipano in massa, non il solito "che bello si sta a casa dal lavoro" in pantofole (tanti secondo me sarebbero i giorni festivi da abolire ma va beh).
lo stalker [ 10 Maggio 2016, 21:07 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
io direi che fanno bene a festeggiare e soprattutto a ricordare; sono morti molti milioni di russi, solo a San Pietroburgo più di due milioni durante l'assedio (anzi, se ti capita vai al museo dell'assedio).
Del resto il nazismo lo hanno sconfitto (anche) loro) anche se nell'idea occidentale sono stati sostanzialmente gli Alleati.
Detto questo concordo con te sul nazionalismo (o patriottismo che dir si voglia) molto esasperato in russia, direi troppo; e certi atteggiamenti xenofobi o comunque razzisti di alcune fette della popolazione russa direi che mal si sposano con questi festeggiamenti
Caro Assodipicche... Mi sei piaciuto. Un plauso.
akphantom [ 11 Maggio 2016, 6:40 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Per quanto mi riguarda reputo il 9 Maggio una delle giornate più belle in Russia e uno dei giorni festivi più belli che io conosca.
Mi piace molto vedere un giorno di festa che sia realmente sentito dalle persone, che partecipano in massa, non il solito "che bello si sta a casa dal lavoro" in pantofole (tanti secondo me sarebbero i giorni festivi da abolire ma va beh).
Hai detto vero! Per me ci sono due feste importante: l'Anno Nuovo e il Giorno della Vittoria. Sembra che anche mio figlio capisca l'importanza del giorno perchè guardava con grande interesse trasmissioni televisive sul reggimento immortale le quale raccontavano storie soldateschi. Anno scorsco sul 9 maggio eravamo in Russia, abbiamo comprato i fiori e lui li regalava ai veterani che incontravamo casualmente mentre passegavamo. Alcuni vecchi con tutta divisa di medaglie cominciavano a piangere quando il bambino li dava i fiori. Ma che festa può essere meglio?
Kot 78 [ 11 Maggio 2016, 10:52 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
io direi che fanno bene a festeggiare e soprattutto a ricordare; sono morti molti milioni di russi, solo a San Pietroburgo più di due milioni durante l'assedio (anzi, se ti capita vai al museo dell'assedio).
Del resto il nazismo lo hanno sconfitto (anche) loro) anche se nell'idea occidentale sono stati sostanzialmente gli Alleati.
Detto questo concordo con te sul nazionalismo (o patriottismo che dir si voglia) molto esasperato in russia, direi troppo; e certi atteggiamenti xenofobi o comunque razzisti di alcune fette della popolazione russa direi che mal si sposano con questi festeggiamenti
Caro Assodipicche... Mi sei piaciuto. Un plauso.
A cosa vi riferite precisamente sul “razzismo di fette della popolazione”? Sarebbe utile una risposta precisa...
Anche la critica sul “nazionalismo” mi sembra decisamente sbagliata, visto che nell’URSS vivevano decine di popoli e nazioni molto diverse, di cui molte presenti alle commemorazioni con bandiere ed altro. Per questo, giustamente, Akphantom parlava di “patrottismo”.
Ciò detto, secondo me per capire il significato del 9 Maggio bisogna per prima cosa amare la propria patria, tanto quanto molti Russi amano la Russia. E ad amare l’Italia come patria siamo in pochi, molto pochi.
Per questo, durante il periodo del 9 Maggio, in Italia si gettava denaro del popolo e tempo prezioso per discutere di diritti omosessuali e roba simile, con tanto di plauso ministeriale. Per questo molti Italiani non capiscono il 9 Maggio.
gringox [ 11 Maggio 2016, 11:07 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
io direi che fanno bene a festeggiare e soprattutto a ricordare; sono morti molti milioni di russi, solo a San Pietroburgo più di due milioni durante l'assedio (anzi, se ti capita vai al museo dell'assedio).
Del resto il nazismo lo hanno sconfitto (anche) loro) anche se nell'idea occidentale sono stati sostanzialmente gli Alleati.
Detto questo concordo con te sul nazionalismo (o patriottismo che dir si voglia) molto esasperato in russia, direi troppo; e certi atteggiamenti xenofobi o comunque razzisti di alcune fette della popolazione russa direi che mal si sposano con questi festeggiamenti
Caro Assodipicche... Mi sei piaciuto. Un plauso.
A cosa vi riferite precisamente sul “razzismo di fette della popolazione”? Sarebbe utile una risposta precisa...
Anche la critica sul “nazionalismo” mi sembra decisamente sbagliata, visto che nell’URSS vivevano decine di popoli e nazioni molto diverse, di cui molte presenti alle commemorazioni con bandiere ed altro. Per questo, giustamente, Akphantom parlava di “patrottismo”.
Ciò detto, secondo me per capire il significato del 9 Maggio bisogna per prima cosa amare la propria patria, tanto quanto molti Russi amano la Russia. E ad amare l’Italia come patria siamo in pochi, molto pochi.
Per questo, durante il periodo del 9 Maggio, in Italia si gettava denaro del popolo e tempo prezioso per discutere di diritti omosessuali e roba simile, con tanto di plauso ministeriale. Per questo molti Italiani non capiscono il 9 Maggio.
...siamo in pochi ahimè... purtroppo nell'Italia del dopo guerra e post guerra civile si è sempre trascurata l'educazione al patriottismo (per non parlare della storia patria), così come l'educazione civica, valori che dovrebbero essere insegnati sin da piccoli.
In Russia invece il valore della Patria è sacrosanto, lo era al tempo sovietico dove la Patria era intesa quella della "druzhba narodov" e dell'insieme delle repubbliche che la costituivano, ed ora è quella della Federazione russa.
Poi, non dimentichiamoci, che, nonostante in Occidente si abbia sempre tentato di sminuire il ruolo sovietico nella vittoria della guerra, il contributo sovietico è storicamente stato determinante. Di questo non è solo consapevole Putin, non si tratta di propaganda, ma ne è conscio l'intero popolo russo e i russi sparsi nelle ex repubbliche sovietiche; e questa consapevolezza non è solo dei reduci (ogni anno sempre meno), ma anche dei giovani e dei piccoli, perché questo ricordo venga tramandato nel tempo.
Gringox
peppino [ 11 Maggio 2016, 11:37 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
n4italia [ 11 Maggio 2016, 11:46 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
.....chi ha questa idea è inutile che cerchi di capire il significato del 9 Maggio per i Russi.......
ABAK [ 11 Maggio 2016, 11:47 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Per questo, durante il periodo del 9 Maggio, in Italia si gettava denaro del popolo e tempo prezioso per discutere di diritti omosessuali e roba simile, con tanto di plauso ministeriale. Per questo molti Italiani non capiscono il 9 Maggio.
Scritta così è un'affermazione molto qualunquista che ben poco c'entra col discorso del 9 maggio e la celebrazione di eventi come la vittoria o, in generale, la liberazione dal nazismo.
Non credo che sentimenti come il patriottismo o il nazionalismo si possano "inculcare", ma nascono spontanei.
Tra l'altro noi in Italia abbiamo una storia di frazionamenti e di dominazioni, oltre che un pessimo rapporto con le istituzioni.
the_wolf [ 11 Maggio 2016, 11:48 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
Nazionalismo significa amare la propria nazionalità e patria, da quando in qua è un difetto?
Il patriottismo sfocia nel razzismo? Ma chi te le ha raccontate queste fesserie??
La Russia è un perfetto esempio di paese fortemente patriottico e nazionalista, e dove al tempo stesso convivono moltissime culture differenti, e aperto pure verso gli stranieri checché se ne dica. Poche persone ho conosciuto ospitali ed aperte come i russi...
Perdonami ma se scrivi boiate simili non ti stupire che non riscuoti gradimenti
ABAK [ 11 Maggio 2016, 12:30 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Beh, diciamo che se esasperi il concetto di nazionalismo e quello di patriottismo, sei portato a ritenere gli stranieri dei nemici e delle razze inferiori... e questo, purtroppo, succede in frange estreme un po' ovunque e la Russia (inclusi gli altri paesi ex sovietici) non ne è esente.
peppino [ 11 Maggio 2016, 12:32 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
.....chi ha questa idea è inutile che cerchi di capire il significato del 9 Maggio per i Russi.......
infatti è un mio parere personale
peppino [ 11 Maggio 2016, 12:33 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
Nazionalismo significa amare la propria nazionalità e patria, da quando in qua è un difetto?
Il patriottismo sfocia nel razzismo? Ma chi te le ha raccontate queste fesserie??
La Russia è un perfetto esempio di paese fortemente patriottico e nazionalista, e dove al tempo stesso convivono moltissime culture differenti, e aperto pure verso gli stranieri checché se ne dica. Poche persone ho conosciuto ospitali ed aperte come i russi...
Perdonami ma se scrivi boiate simili non ti stupire che non riscuoti gradimenti
I russi non sono razzisti?!?!?!?!
the_wolf [ 11 Maggio 2016, 12:39 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
Nazionalismo significa amare la propria nazionalità e patria, da quando in qua è un difetto?
Il patriottismo sfocia nel razzismo? Ma chi te le ha raccontate queste fesserie??
La Russia è un perfetto esempio di paese fortemente patriottico e nazionalista, e dove al tempo stesso convivono moltissime culture differenti, e aperto pure verso gli stranieri checché se ne dica. Poche persone ho conosciuto ospitali ed aperte come i russi...
Perdonami ma se scrivi boiate simili non ti stupire che non riscuoti gradimenti
I russi non sono razzisti?!?!?!?!
No
peppino [ 11 Maggio 2016, 12:44 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
Nazionalismo significa amare la propria nazionalità e patria, da quando in qua è un difetto?
Il patriottismo sfocia nel razzismo? Ma chi te le ha raccontate queste fesserie??
La Russia è un perfetto esempio di paese fortemente patriottico e nazionalista, e dove al tempo stesso convivono moltissime culture differenti, e aperto pure verso gli stranieri checché se ne dica. Poche persone ho conosciuto ospitali ed aperte come i russi...
Perdonami ma se scrivi boiate simili non ti stupire che non riscuoti gradimenti
I russi non sono razzisti?!?!?!?!
No
Allora rinuncio
Kot 78 [ 11 Maggio 2016, 12:49 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Per questo, durante il periodo del 9 Maggio, in Italia si gettava denaro del popolo e tempo prezioso per discutere di diritti omosessuali e roba simile, con tanto di plauso ministeriale. Per questo molti Italiani non capiscono il 9 Maggio.
Scritta così è un'affermazione molto qualunquista che ben poco c'entra col discorso del 9 maggio e la celebrazione di eventi come la vittoria o, in generale, la liberazione dal nazismo.
Non credo che sentimenti come il patriottismo o il nazionalismo si possano "inculcare", ma nascono spontanei.
Tra l'altro noi in Italia abbiamo una storia di frazionamenti e di dominazioni, oltre che un pessimo rapporto con le istituzioni.
Purtroppo c'entra eccome, perchè è un esempio che testimonia le priorità di un governo sovrano (quello russo) ed i diktat che vengono imposti al governo italiano: che si parli di basi militari usa per limitare la nostra sovranità o di legalizzare comportamenti deviati contro la famiglia, il risultato non cambia molto. Il concetto di patria è molto legato a quello della famiglia.
Mi chiedo piuttosto se il qualunquismo non lo faccia chi parla di razzismo della popolazione russa per sentito dire. Un esempio: pochi anni fa i media europei parlavano del "preoccupante fenomeno dei naziskin dilagante in Russia"....beh, in 9 anni che frequento la Russia non ne ho mai visto nemmeno uno.
E se l'Italia ha una storia di frazionamenti, lo stesso può dirsi della Russia. Anzi, la storia della Russia potrebbe anche dirsi piu recente di quella italiana. Questo significa che il patriottismo può essere incoraggiato ed anche inculcato, dove ci sia la volontà di farlo. Oggi, è un dato di fatto, il 9 Maggio coinvolge tutti gli strati sociali e tutte le classi di età della popolazione.
Scusate se sono stato forse troppo diretto, ma preferisco esprimermi chiaramente. Senza offesa...
ABAK [ 11 Maggio 2016, 13:03 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Per questo, durante il periodo del 9 Maggio, in Italia si gettava denaro del popolo e tempo prezioso per discutere di diritti omosessuali e roba simile, con tanto di plauso ministeriale. Per questo molti Italiani non capiscono il 9 Maggio.
Scritta così è un'affermazione molto qualunquista che ben poco c'entra col discorso del 9 maggio e la celebrazione di eventi come la vittoria o, in generale, la liberazione dal nazismo.
Non credo che sentimenti come il patriottismo o il nazionalismo si possano "inculcare", ma nascono spontanei.
Tra l'altro noi in Italia abbiamo una storia di frazionamenti e di dominazioni, oltre che un pessimo rapporto con le istituzioni.
Purtroppo c'entra eccome, perchè è un esempio che testimonia le priorità di un governo sovrano (quello russo) ed i diktat che vengono imposti al governo italiano: che si parli di basi militari usa per limitare la nostra sovranità o di legalizzare comportamenti deviati contro la famiglia, il risultato non cambia molto. Il concetto di patria è molto legato a quello della famiglia.
Mi chiedo piuttosto se il qualunquismo non lo faccia chi parla di razzismo della popolazione russa per sentito dire. Un esempio: pochi anni fa i media europei parlavano del "preoccupante fenomeno dei naziskin dilagante in Russia"....beh, in 9 anni che frequento la Russia non ne ho mai visto nemmeno uno.
E se l'Italia ha una storia di frazionamenti, lo stesso può dirsi della Russia. Anzi, la storia della Russia potrebbe anche dirsi piu recente di quella italiana. Questo significa che il patriottismo può essere incoraggiato ed anche inculcato, dove ci sia la volontà di farlo. Oggi, è un dato di fatto, il 9 Maggio coinvolge tutti gli strati sociali e tutte le classi di età della popolazione.
Scusate se sono stato forse troppo diretto, ma preferisco esprimermi chiaramente. Senza offesa...
Forse era meglio se fossi stato meno diretto lasciando qualche dubbio, piuttosto che levarlo del tutto
Secondo me, hai fatto un gran minestrone, la storia dell'Italia, pur con diverse similitudini che paradossalmente ci accomunano ai russi, è comunque ben diversa. Così come il 9 maggio per loro ha rappresentato una vittoria di una guerra devastante per la loro popolazione (l'hanno vinta, ma hanno pagato un prezzo altissimo). Noi la guerra l'abbiamo persa e, sotto alcuni punti di vista, non ci ha rafforzato da un punto di vista nazionalistico o patriottico, ma ha contribuito ad alimentare suddivisioni e vendette.
Se poi tu non hai visto neanche un naziskin... beh non vuol dire che il problema non esiste, ma in Russia e nei paesi ex sovietici è sicuramente, e paradossalmente, uno dei più rilevanti nell'occidente.
Stendo un velo pietoso su cosa ti riferisci per comportamenti deviati contro la famiglia, perché qui si tornerebbe sul qualunquismo di bassissima lega.
gringox [ 11 Maggio 2016, 13:27 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Beh, diciamo che se esasperi il concetto di nazionalismo e quello di patriottismo, sei portato a ritenere gli stranieri dei nemici e delle razze inferiori... e questo, purtroppo, succede in frange estreme un po' ovunque e la Russia (inclusi gli altri paesi ex sovietici) non ne è esente.
Più che esasperare, il concetto di nazionalismo, essendo un valore legato fortemente alla politica, può sfociare nel razzismo se viene strumentalizzato in modo degenerativo e negativo sottolineando la supremazia della propria Nazione sulle altre, ritenute inferiori... ma appunto è una degenerazione e ahimè nella storia si è visto diverse volte.
Io credo nell'idea di un nazionalismo sano, equilibrato e maturo, necessario per far valere gli interessi nazionali nei confronti e nel rispetto delle altre Nazioni.
Poi oggi parlare di Nazione e nazionalismo per molti potrebbe essere cosa superata... Ovviamente qui poi si entra nella filosofia politica e nelle opinioni personali, e lasciamo perdere....
Cosa diversa il patriottismo, che invece è valore assolutamente naturale e che lega l'uomo alla sua terra poiché sente il vincolo di appartenenza, il cordone ombelicale che lo unisce alle sue origini territoriali e umane.
Il patriottismo non dovrebbe essere inteso come emanazione della politica né delle istituzioni, ma dovrebbe essere percepito (e se non lo si percepisce, secondo me, si dovrebbe educare ad esso) come sentimento di appartenenza alla comunità umana e territoriale dalla quale si proviene, alle sue origini, alla sua storia, alle sue usanze, ecc... sentirsi legati alla propria terra ed esserne coscienti si traduce dunque nel rispetto verso di essa e nella volontà di difenderla in caso di aggressioni di vario tipo (non necessariamente militari).
Il popolo russo è fortemente patriottico, indipendentemente da Putin e dalla sua politica; lo stato russo di oggi ha un'impronta nazionalista, e a mio parere si tratta di un nazionalismo sano; oltretutto nel mondo di oggi non è neppure l'unico.
Gringox
peppino [ 11 Maggio 2016, 13:45 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Per questo, durante il periodo del 9 Maggio, in Italia si gettava denaro del popolo e tempo prezioso per discutere di diritti omosessuali e roba simile, con tanto di plauso ministeriale. Per questo molti Italiani non capiscono il 9 Maggio.
Scritta così è un'affermazione molto qualunquista che ben poco c'entra col discorso del 9 maggio e la celebrazione di eventi come la vittoria o, in generale, la liberazione dal nazismo.
Non credo che sentimenti come il patriottismo o il nazionalismo si possano "inculcare", ma nascono spontanei.
Tra l'altro noi in Italia abbiamo una storia di frazionamenti e di dominazioni, oltre che un pessimo rapporto con le istituzioni.
Purtroppo c'entra eccome, perchè è un esempio che testimonia le priorità di un governo sovrano (quello russo) ed i diktat che vengono imposti al governo italiano: che si parli di basi militari usa per limitare la nostra sovranità o di legalizzare comportamenti deviati contro la famiglia, il risultato non cambia molto. Il concetto di patria è molto legato a quello della famiglia.
Mi chiedo piuttosto se il qualunquismo non lo faccia chi parla di razzismo della popolazione russa per sentito dire. Un esempio: pochi anni fa i media europei parlavano del "preoccupante fenomeno dei naziskin dilagante in Russia"....beh, in 9 anni che frequento la Russia non ne ho mai visto nemmeno uno.
E se l'Italia ha una storia di frazionamenti, lo stesso può dirsi della Russia. Anzi, la storia della Russia potrebbe anche dirsi piu recente di quella italiana. Questo significa che il patriottismo può essere incoraggiato ed anche inculcato, dove ci sia la volontà di farlo. Oggi, è un dato di fatto, il 9 Maggio coinvolge tutti gli strati sociali e tutte le classi di età della popolazione.
Scusate se sono stato forse troppo diretto, ma preferisco esprimermi chiaramente. Senza offesa...
ma che sentito dire.. sono stato in Russia una decina di volte
sarò stato sfortunato ma la maggioranza delle persone che ho conosciuto è razzista e mi dispiace perché è sinonimo di ignoranza
ABAK [ 11 Maggio 2016, 14:00 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Beh, diciamo che se esasperi il concetto di nazionalismo e quello di patriottismo, sei portato a ritenere gli stranieri dei nemici e delle razze inferiori... e questo, purtroppo, succede in frange estreme un po' ovunque e la Russia (inclusi gli altri paesi ex sovietici) non ne è esente.
Più che esasperare, il concetto di nazionalismo, essendo un valore legato fortemente alla politica, può sfociare nel razzismo se viene strumentalizzato in modo degenerativo e negativo sottolineando la supremazia della propria Nazione sulle altre, ritenute inferiori... ma appunto è una degenerazione e ahimè nella storia si è visto diverse volte.
Io credo nell'idea di un nazionalismo sano, equilibrato e maturo, necessario per far valere gli interessi nazionali nei confronti e nel rispetto delle altre Nazioni.
Poi oggi parlare di Nazione e nazionalismo per molti potrebbe essere cosa superata... Ovviamente qui poi si entra nella filosofia politica e nelle opinioni personali, e lasciamo perdere....
Cosa diversa il patriottismo, che invece è valore assolutamente naturale e che lega l'uomo alla sua terra poiché sente il vincolo di appartenenza, il cordone ombelicale che lo unisce alle sue origini territoriali e umane.
Il patriottismo non dovrebbe essere inteso come emanazione della politica né delle istituzioni, ma dovrebbe essere percepito (e se non lo si percepisce, secondo me, si dovrebbe educare ad esso) come sentimento di appartenenza alla comunità umana e territoriale dalla quale si proviene, alle sue origini, alla sua storia, alle sue usanze, ecc... sentirsi legati alla propria terra ed esserne coscienti si traduce dunque nel rispetto verso di essa e nella volontà di difenderla in caso di aggressioni di vario tipo (non necessariamente militari).
Il popolo russo è fortemente patriottico, indipendentemente da Putin e dalla sua politica; lo stato russo di oggi ha un'impronta nazionalista, e a mio parere si tratta di un nazionalismo sano; oltretutto nel mondo di oggi non è neppure l'unico.
Gringox
akphantom [ 11 Maggio 2016, 16:08 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Pensaci come vuoi. Domani chiederò i miei amici armeni se io sono razzista e un'amico di qualità superiore essendo il russo
akphantom [ 11 Maggio 2016, 16:25 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
Neanche vorrei sapere come il concetto di patria può essere un concetto superato. Uno zingaro sarebbe d'accordo
akphantom [ 11 Maggio 2016, 16:31 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Beh, diciamo che se esasperi il concetto di nazionalismo e quello di patriottismo, sei portato a ritenere gli stranieri dei nemici e delle razze inferiori... e questo, purtroppo, succede in frange estreme un po' ovunque e la Russia (inclusi gli altri paesi ex sovietici) non ne è esente.
Più che esasperare, il concetto di nazionalismo, essendo un valore legato fortemente alla politica, può sfociare nel razzismo se viene strumentalizzato in modo degenerativo e negativo sottolineando la supremazia della propria Nazione sulle altre, ritenute inferiori... ma appunto è una degenerazione e ahimè nella storia si è visto diverse volte.
Io credo nell'idea di un nazionalismo sano, equilibrato e maturo, necessario per far valere gli interessi nazionali nei confronti e nel rispetto delle altre Nazioni.
Poi oggi parlare di Nazione e nazionalismo per molti potrebbe essere cosa superata... Ovviamente qui poi si entra nella filosofia politica e nelle opinioni personali, e lasciamo perdere....
Cosa diversa il patriottismo, che invece è valore assolutamente naturale e che lega l'uomo alla sua terra poiché sente il vincolo di appartenenza, il cordone ombelicale che lo unisce alle sue origini territoriali e umane.
Il patriottismo non dovrebbe essere inteso come emanazione della politica né delle istituzioni, ma dovrebbe essere percepito (e se non lo si percepisce, secondo me, si dovrebbe educare ad esso) come sentimento di appartenenza alla comunità umana e territoriale dalla quale si proviene, alle sue origini, alla sua storia, alle sue usanze, ecc... sentirsi legati alla propria terra ed esserne coscienti si traduce dunque nel rispetto verso di essa e nella volontà di difenderla in caso di aggressioni di vario tipo (non necessariamente militari).
Il popolo russo è fortemente patriottico, indipendentemente da Putin e dalla sua politica; lo stato russo di oggi ha un'impronta nazionalista, e a mio parere si tratta di un nazionalismo sano; oltretutto nel mondo di oggi non è neppure l'unico.
Gringox
Ciao Gringox. Com'è andata la festa a Kiev? Sono stati provocazioni di nazionalisti? In Kharkov c'erano pochi episodi!
Kashka [ 11 Maggio 2016, 17:54 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
So già che avrò tutti contro
A me questo nazionalismo esasperato mi ha scocciato.
In TV e dappertutto a celebrare una vittoria (importante) di 71 anni fà
sono tutti eroi, tutti magnifici, i migliori del mondo
e che palle!!!
io direi che fanno bene a festeggiare e soprattutto a ricordare; sono morti molti milioni di russi, solo a San Pietroburgo più di due milioni durante l'assedio (anzi, se ti capita vai al museo dell'assedio).
Del resto il nazismo lo hanno sconfitto (anche) loro) anche se nell'idea occidentale sono stati sostanzialmente gli Alleati.
Detto questo concordo con te sul nazionalismo (o patriottismo che dir si voglia) molto esasperato in russia, direi troppo; e certi atteggiamenti xenofobi o comunque razzisti di alcune fette della popolazione russa direi che mal si sposano con questi festeggiamenti
A parte che non erano solo russi, era tutta l'armata sovietica, inclusi i popoli baltici, gli ucraini e i bielorussi che forse sono stati quelli che hanno pagato di più in termini di vite umane.
Kashka [ 11 Maggio 2016, 18:13 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
Neanche vorrei sapere come il concetto di patria può essere un concetto superato. Uno zingaro sarebbe d'accordo
Beh, io sono classe '89, dunque, vediamo gli eventi storici che ricordo:
- nasco nell'anno che crolla il muro di Berlino
- a 8 anni tolgono le frontiere
- a 11 inizio la scuola bilinguistica
- a 12 entra l'Euro...
- anno dopo anno si aggregano anche un bel po' di stati dell'est.
La mia patria è l'Europa, il concetto di patria in senso stretto è superato.
ABAK [ 11 Maggio 2016, 18:19 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
Neanche vorrei sapere come il concetto di patria può essere un concetto superato. Uno zingaro sarebbe d'accordo
Beh, io sono classe '89, dunque, vediamo gli eventi storici che ricordo:
- nasco nell'anno che crolla il muro di Berlino
- a 8 anni tolgono le frontiere
- a 11 inizio la scuola bilinguistica
- a 12 entra l'Euro...
- anno dopo anno si aggregano anche un bel po' di stati dell'est.
La mia patria è l'Europa, il concetto di patria in senso stretto è superato.
Pensa che io mi considero cittadino del mondo...
assodipicche [ 11 Maggio 2016, 19:06 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Per questo, durante il periodo del 9 Maggio, in Italia si gettava denaro del popolo e tempo prezioso per discutere di diritti omosessuali e roba simile, con tanto di plauso ministeriale. Per questo molti Italiani non capiscono il 9 Maggio.
Scritta così è un'affermazione molto qualunquista che ben poco c'entra col discorso del 9 maggio e la celebrazione di eventi come la vittoria o, in generale, la liberazione dal nazismo.
Non credo che sentimenti come il patriottismo o il nazionalismo si possano "inculcare", ma nascono spontanei.
Tra l'altro noi in Italia abbiamo una storia di frazionamenti e di dominazioni, oltre che un pessimo rapporto con le istituzioni.
Purtroppo c'entra eccome, perchè è un esempio che testimonia le priorità di un governo sovrano (quello russo) ed i diktat che vengono imposti al governo italiano: che si parli di basi militari usa per limitare la nostra sovranità o di legalizzare comportamenti deviati contro la famiglia, il risultato non cambia molto. Il concetto di patria è molto legato a quello della famiglia.
Mi chiedo piuttosto se il
qualunquismo non lo faccia chi parla di razzismo della popolazione russa per sentito dire. Un esempio: pochi anni fa i media europei parlavano del "preoccupante fenomeno dei naziskin dilagante in Russia"....beh, in 9 anni che frequento la Russia non ne ho mai visto nemmeno uno.
E se l'Italia ha una storia di frazionamenti, lo stesso può dirsi della Russia. Anzi, la storia della Russia potrebbe anche dirsi piu recente di quella italiana. Questo significa che il patriottismo può essere incoraggiato ed anche inculcato, dove ci sia la volontà di farlo. Oggi, è un dato di fatto, il 9 Maggio coinvolge tutti gli strati sociali e tutte le classi di età della popolazione.
Scusate se sono stato forse troppo diretto, ma preferisco esprimermi chiaramente. Senza offesa...
Forse era meglio se fossi stato meno diretto lasciando qualche dubbio, piuttosto che levarlo del tutto
Secondo me, hai fatto un gran minestrone, la storia dell'Italia, pur con diverse similitudini che paradossalmente ci accomunano ai russi, è comunque ben diversa. Così come il 9 maggio per loro ha rappresentato una vittoria di una guerra devastante per la loro popolazione (l'hanno vinta, ma hanno pagato un prezzo altissimo). Noi la guerra l'abbiamo persa e, sotto alcuni punti di vista, non ci ha rafforzato da un punto di vista nazionalistico o patriottico, ma ha contribuito ad alimentare suddivisioni e vendette.
Se poi tu non hai visto neanche un naziskin... beh non vuol dire che il problema non esiste, ma in Russia e nei paesi ex sovietici è sicuramente, e paradossalmente, uno dei più rilevanti nell'occidente.
Stendo un velo pietoso su cosa ti riferisci per comportamenti deviati contro la famiglia, perché qui si tornerebbe sul qualunquismo di bassissima lega.
sono 13 anni che frequento ex ussr e russia, di cui almeno 6 vissuti stabilmente in questi paesi. quindi, se permetti, non parlo per sentito diro ma per cose che ho visto o sentito di persona.
(a scanso di equivoci ti dico , sempre con il mio personale metro di di giudizio, che anche fette della popolazione italiana è razzista)
assodipicche [ 11 Maggio 2016, 19:09 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.
Neanche vorrei sapere come il concetto di patria può essere un concetto superato. Uno zingaro sarebbe d'accordo
Beh, io sono classe '89, dunque, vediamo gli eventi storici che ricordo:
- nasco nell'anno che crolla il muro di Berlino
- a 8 anni tolgono le frontiere
- a 11 inizio la scuola bilinguistica
- a 12 entra l'Euro...
- anno dopo anno si aggregano anche un bel po' di stati dell'est.
La mia patria è l'Europa, il concetto di patria in senso stretto è superato.
Pensa che io mi considero cittadino del mondo...
infatti è giusto sentirsi così
akphantom [ 12 Maggio 2016, 4:17 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Beh, io sono classe '89, dunque, vediamo gli eventi storici che ricordo:
- nasco nell'anno che crolla il muro di Berlino
- a 8 anni tolgono le frontiere
- a 11 inizio la scuola bilinguistica
- a 12 entra l'Euro...
- anno dopo anno si aggregano anche un bel po' di stati dell'est.
La mia patria è l'Europa, il concetto di patria in senso stretto è superato.
Pensa che io mi considero cittadino del mondo...
infatti è giusto sentirsi così
Non sapevo il vostro atteggiamento alla patria che dovrebbe essere l'Italia per voi... è un cosmopolitismo. Francamente sono un po' colto di sorpresa. C'è qualcuno che non pensa così? Secondo me solo l'albero con i radici profondi può essere forte. E' chiaro che la Russia senza patriotismo sarà un'appendice di materie prime dell'occidentale. Quello è quasi successo. Se ABAK e Asso si sentono cosmopoliti non ho niente in contrario finché non siano i miei concittadini. Con l'Europa non succederà niente male. Ma la Russia è l'altra cosa. Mica per niente Putin spesso citta l'imperatore russo Alessandro III che la Russia ha solo due alleati che sono il suo esercito e la flotta. La storia l'ha già mostrato veracità della affermazione. La nostra indipendenza e sovranità sono pagati molto bene con la sangue di soldati russi. Respingendo da quello cercate a capire i fonti del patriottismo russo. Io rispetto tanto il patriottismo di altri ai paesi suoi e alla sua cultura. Mai dico che i russi sono migliori - non è così. Esistono solo le persone buone o cattive ma mai interi nazioni. Come ha detto Gringox il nazionalismo (ma io preferisco la parola patriottismo perchè il nazionalismo suona molto simile come nazismo e alcuni possono capirlo sbagliatamente) dev essere sano con rispetto ai altri.
gringox [ 12 Maggio 2016, 9:40 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Beh, io sono classe '89, dunque, vediamo gli eventi storici che ricordo:
- nasco nell'anno che crolla il muro di Berlino
- a 8 anni tolgono le frontiere
- a 11 inizio la scuola bilinguistica
- a 12 entra l'Euro...
- anno dopo anno si aggregano anche un bel po' di stati dell'est.
La mia patria è l'Europa, il concetto di patria in senso stretto è superato.
Pensa che io mi considero cittadino del mondo...
infatti è giusto sentirsi così
Non l'ho sapevo il vostro atteggiamento alla patria che dovrebbe essere l'Italia per voi... è un cosmopolitismo. Francamente sono un po' colto di sorpresa. C'è qualcuno che non pensa così? Secondo me solo l'albero con i radici profondi può essere forte. E' chiaro che la Russia senza patriotismo sarà un'appendice di materie prime dell'occidentale. Quello è quasi successo. Se ABAK e Asso si sentono cosmopoliti non ho niente in contrario finché non siano i miei concittadini. Con l'Europa non succederà niente male. Ma la Russia è l'altra cosa. Mica per niente Putin spesso citta l'imperatore russo Alessandro III che la Russia ha solo due alleati che sono il suo esercito e la flotta. La storia l'ha già mostrato veracità della affermazione. La nostra indipendenza e sovranità sono pagati molto bene con la sangue di soldati russi. Respingendo da quello cercate a capire i fonti del patriottismo russo. Io rispetto tanto il patriottismo di altri ai paesi suoi e alla sua cultura. Mai dico che i russi sono migliori - non è così. Esistono solo le persone buone o cattive ma mai interi nazioni. Come ha detto Gringox il nazionalismo (ma io preferisco la parola patriottismo perchè il nazionalismo suona molto simile come nazismo e alcuni possono capirlo sbagliatamente) dev essere sano con rispetto ai altri.
Fantom, mi dispiace che tu ti sia fatto un'idea un po' sbagliata degli Italiani, leggendo i post degli utenti citati da te qui sopra. L'Italia e gli Italiani fortunatamente non sono tutti così
Io sono tra quelli che si sente cittadino Italiano anzitutto (russofilo d'animo
, ma pur sempre italiano
). Che ama la sua Italia, e che, vivendo all'estero da anni cerca sempre di rappresentarla al meglio...
Mi piacciono le tue parole, espressione squisita della tipica mentalità russa che apprezzo, condivido e amo, perché comunque rispecchiano anche il mio modo di pensare.
Quando mi daranno il passaporto con scritto "Repubblica del Mondo", beh forse allora potrò dire di essere cittadino del mondo
E in questo caso sarebbe "giusto" sentirsi cittadini del mondo!
La frase "cittadino del mondo" è di una banalità assoluta; da una parte è ovvio che l'essere umano fa parte di questo mondo, che è di tutti gli uomini che lo abitano...; dall'altra è un approccio psicologico - purtroppo comune nei Paesi occidentali - conseguenza di un mondo che cambia rapidamente ed avvicina le persone del mondo, soprattutto grazie alla tecnologia, eliminando le frontiere "fisiche". Ciò porta molti ad anteporre il cosmopolitanismo all'aspetto nazionale ; e ciò avviene o per mancanza di un'educazione adeguata, scolastica e istituzionale, che insegni un giusto valore patriottico (e a questo proposito ecco l'importanza delle feste nazionali per tenere vivo il ricordo della propria storia), o per una formazione culturale "sinistrorsa" italica che da sempre si batte per la "distruzione" del concetto di Patria; o per "qualunquismo" che corrisponde al menefreghismo rispetto a questi argomenti.
Il "giusto" modo di interpretare le cose, caro Asso - se proprio ci vogliamo arrogare il diritto di dare dei giudizi di merito assoluti - è quello di mettere su un piano diverso valori che sono diversi: quello della Patria, che è uno e unico, che è la nostra e che va amata e rispettata, quella dove siamo nati, con la sua storia, le sue tradizioni, i suoi usi, ecc. (nel bene e nel male); e la consapevolezza di essere al giorno d'oggi anche persone che abitano una casa comune mondiale (nel bene e nel male), che va amata, rispettato e tutelata, perché se la distruggiamo poi perdiamo pure le nostre piccole Patrie
.
Ma questa consapevolezza deve a mio parere venire dopo quella del valore della propria Patria; solo così allora si può vivere una corretta globalizzazione.
(Che poi io sono anti-globalizzatore convinto, ma ciò nonostante non ho le fette di salame sugli occhi e mi rendo conto che volente o nolente, faccio parte di un mondo cosmopolita; solo che io, per mio modo di pensare sono tra quelli che fanno da contrappeso agli altri che tirano la corda da quella parte; io la tiro dalla parte opposta. Ed è giusto e bello così, in questo modo si spera di giungere ad un risultato bilanciato
)
Infine kashka è il tipico esempio di non educazione al senso patrio, frutto della scuola italiana anzitutto (e dell'ambiente umano che frequenta la persona in giovane età). A me mio papà quando ero piccolo mi ha portato più di una volta a Redipuglia... quando oltrepassavo il Piave, lui fermava la macchina e mi faceva notare la scritta "fiume sacro alla Patria"... ecc.... il 25 aprile mi raccontava che significato aveva; così pure mi ha raccontato delle foibe...
Ma non è dunque colpa di Kashka, è ahimè il frutto dell'educazione scolastica italiana degli ultimi decenni.
E ritorno al discorso fatto da me prima nel mio post precedente: il valore della Patria va educato! Solo così si può essere "giusti" cittadini del mondo; amando anzitutto la propria Patria ed elevandola nel mondo nel rispetto e nell'uguaglianza delle altre Patrie.
E non è retorica!
Gringox
PS: Fantom, il 9 maggio io ero in viaggio per tornare a Kiev da Milano
ABAK [ 12 Maggio 2016, 9:51 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Beh, io sono classe '89, dunque, vediamo gli eventi storici che ricordo:
- nasco nell'anno che crolla il muro di Berlino
- a 8 anni tolgono le frontiere
- a 11 inizio la scuola bilinguistica
- a 12 entra l'Euro...
- anno dopo anno si aggregano anche un bel po' di stati dell'est.
La mia patria è l'Europa, il concetto di patria in senso stretto è superato.
Pensa che io mi considero cittadino del mondo...
infatti è giusto sentirsi così
Non l'ho sapevo il vostro atteggiamento alla patria che dovrebbe essere l'Italia per voi... è un cosmopolitismo. Francamente sono un po' colto di sorpresa. C'è qualcuno che non pensa così? Secondo me solo l'albero con i radici profondi può essere forte. E' chiaro che la Russia senza patriotismo sarà un'appendice di materie prime dell'occidentale. Quello è quasi successo. Se ABAK e Asso si sentono cosmopoliti non ho niente in contrario finché non siano i miei concittadini. Con l'Europa non succederà niente male. Ma la Russia è l'altra cosa. Mica per niente Putin spesso citta l'imperatore russo Alessandro III che la Russia ha solo due alleati che sono il suo esercito e la flotta. La storia l'ha già mostrato veracità della affermazione. La nostra indipendenza e sovranità sono pagati molto bene con la sangue di soldati russi. Respingendo da quello cercate a capire i fonti del patriottismo russo. Io rispetto tanto il patriottismo di altri ai paesi suoi e alla sua cultura. Mai dico che i russi sono migliori - non è così. Esistono solo le persone buone o cattive ma mai interi nazioni. Come ha detto Gringox il nazionalismo (ma io preferisco la parola patriottismo perchè il nazionalismo suona molto simile come nazismo e alcuni possono capirlo sbagliatamente) dev essere sano con rispetto ai altri.
Fantom, mi dispiace che tu ti sia fatto un'idea un po' sbagliata degli Italiani, leggendo i post degli utenti citati da te qui sopra. L'Italia e gli Italiani fortunatamente non sono tutti così
Io sono tra quelli che si sente cittadino Italiano anzitutto (russofilo d'animo
, ma pur sempre italiano
). Che ama la sua Italia, e che, vivendo all'estero da anni cerca sempre di rappresentarla al meglio...
Mi piacciono le tue parole, espressione squisita della tipica mentalità russa che apprezzo, condivido e amo, perché comunque rispecchiano anche il mio modo di pensare.
Quando mi daranno il passaporto con scritto "Repubblica del Mondo", beh forse allora potrò dire di essere cittadino del mondo
E in questo caso sarebbe "giusto" sentirsi cittadini del mondo!
La frase "cittadino del mondo" è di una banalità assoluta; da una parte è ovvio che l'essere umano fa parte di questo mondo, che è di tutti gli uomini che lo abitano...; dall'altra è un approccio psicologico - purtroppo comune nei Paesi occidentali - conseguenza di un mondo che cambia rapidamente ed avvicina le persone del mondo, soprattutto grazie alla tecnologia, eliminando le frontiere "fisiche". Ciò porta molti ad anteporre il cosmopolitanismo all'aspetto nazionale ; e ciò avviene o per mancanza di un'educazione adeguata, scolastica e istituzionale, che insegni un giusto valore patriottico (e a questo proposito ecco l'importanza delle feste nazionali per tenere vivo il ricordo della propria storia), o per una formazione culturale "sinistrorsa" italica che da sempre si batte per la "distruzione" del concetto di Patria; o per "qualunquismo" che corrisponde al menefreghismo rispetto a questi argomenti.
Il "giusto" modo di interpretare le cose, caro Asso - se proprio ci vogliamo arrogare il diritto di dare dei giudizi di merito assoluti - è quello di mettere su un piano diverso valori che sono diversi: quello della Patria, che è uno e unico, che è la nostra e che va amata e rispettata, quella dove siamo nati, con la sua storia, le sue tradizioni, i suoi usi, ecc. (nel bene e nel male); e la consapevolezza di essere al giorno d'oggi anche persone che abitano una casa comune mondiale (nel bene e nel male), che va amata, rispettato e tutelata, perché se la distruggiamo poi perdiamo pure le nostre piccole Patrie
.
Ma questa consapevolezza deve a mio parere venire dopo quella del valore della propria Patria; solo così allora si può vivere una corretta globalizzazione.
(Che poi io sono anti-globalizzatore convinto, ma ciò nonostante non ho le fette di salame sugli occhi e mi rendo conto che volente o nolente, faccio parte di un mondo cosmopolita; solo che io, per mio modo di pensare sono tra quelli che fanno da contrappeso agli altri che tirano la corda da quella parte; io la tiro dalla parte opposta. Ed è giusto e bello così, in questo modo si spera di giungere ad un risultato bilanciato
)
Infine kashka è il tipico esempio di non educazione al senso patrio, frutto della scuola italiana anzitutto (e dell'ambiente umano che frequenta la persona in giovane età). A me mio papà quando ero piccolo mi ha portato più di una volta a Redipuglia... quando oltrepassavo il Piave, lui fermava la macchina e mi faceva notare la scritta "fiume sacro alla Patria"... ecc.... il 25 aprile mi raccontava che significato aveva; così pure mi ha raccontato delle foibe...
Ma non è dunque colpa di Kashka, è ahimè il frutto dell'educazione scolastica italiana degli ultimi decenni.
E ritorno al discorso fatto da me prima nel mio post precedente: il valore della Patria va educato! Solo così si può essere "giusti" cittadini del mondo; amando anzitutto la propria Patria ed elevandola nel mondo nel rispetto e nell'uguaglianza delle altre Patrie.
E non è retorica!
Gringox
PS: Fantom, il 9 maggio io ero in viaggio per tornare a Kiev da Milano
E qui (intendo con questo post), in quanto a banalità e superficialità, hai battuto tutti
direttore [ 12 Maggio 2016, 10:02 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Voglio dare un breve contributo alla discussione premettendo che ho assoluto rispetto per le differenti opinioni espresse sino a questo momento. Da bambino ho avuto la fortuna di ascoltare delle testimonianze sui due conflitti mondiali dai miei bisnonni e dai miei nonni. I loro racconti intrisi di pura emozione e quasi sempre accompagnati da occhi lucidi trasmettevano un chiaro messaggio: amore per la Patria
Anch'io mi sento cittadino del mondo, le mie esperienze umane e professionali mi hanno portato in giro per quasi tutto il pianeta, ho una mente aperta e globale ma...se devo essere sincero...non sarei stato capace di dare amore al mondo senza prima sentire in me profonde le radici della mia terra
ABAK [ 12 Maggio 2016, 10:11 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Voglio dare un breve contributo alla discussione premettendo che ho assoluto rispetto per le differenti opinioni espresse sino a questo momento. Da bambino ho avuto la fortuna di ascoltare delle testimonianze sui due conflitti mondiali dai miei bisnonni e dai miei nonni. I loro racconti intrisi di pura emozione e quasi sempre accompagnati da occhi lucidi trasmettevano un chiaro messaggio: amore per la Patria
Anch'io mi sento cittadino del mondo, le mie esperienze umane e professionali mi hanno portato in giro per quasi tutto il pianeta, ho una mente aperta e globale ma...se devo essere sincero...non sarei stato capace di dare amore al mondo senza prima sentire in me profonde le radici della mia terra
Mi trovo totalmente d'accordo.
gringox [ 12 Maggio 2016, 10:26 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Beh, io sono classe '89, dunque, vediamo gli eventi storici che ricordo:
- nasco nell'anno che crolla il muro di Berlino
- a 8 anni tolgono le frontiere
- a 11 inizio la scuola bilinguistica
- a 12 entra l'Euro...
- anno dopo anno si aggregano anche un bel po' di stati dell'est.
La mia patria è l'Europa, il concetto di patria in senso stretto è superato.
Pensa che io mi considero cittadino del mondo...
infatti è giusto sentirsi così
Non l'ho sapevo il vostro atteggiamento alla patria che dovrebbe essere l'Italia per voi... è un cosmopolitismo. Francamente sono un po' colto di sorpresa. C'è qualcuno che non pensa così? Secondo me solo l'albero con i radici profondi può essere forte. E' chiaro che la Russia senza patriotismo sarà un'appendice di materie prime dell'occidentale. Quello è quasi successo. Se ABAK e Asso si sentono cosmopoliti non ho niente in contrario finché non siano i miei concittadini. Con l'Europa non succederà niente male. Ma la Russia è l'altra cosa. Mica per niente Putin spesso citta l'imperatore russo Alessandro III che la Russia ha solo due alleati che sono il suo esercito e la flotta. La storia l'ha già mostrato veracità della affermazione. La nostra indipendenza e sovranità sono pagati molto bene con la sangue di soldati russi. Respingendo da quello cercate a capire i fonti del patriottismo russo. Io rispetto tanto il patriottismo di altri ai paesi suoi e alla sua cultura. Mai dico che i russi sono migliori - non è così. Esistono solo le persone buone o cattive ma mai interi nazioni. Come ha detto Gringox il nazionalismo (ma io preferisco la parola patriottismo perchè il nazionalismo suona molto simile come nazismo e alcuni possono capirlo sbagliatamente) dev essere sano con rispetto ai altri.
Fantom, mi dispiace che tu ti sia fatto un'idea un po' sbagliata degli Italiani, leggendo i post degli utenti citati da te qui sopra. L'Italia e gli Italiani fortunatamente non sono tutti così
Io sono tra quelli che si sente cittadino Italiano anzitutto (russofilo d'animo
, ma pur sempre italiano
). Che ama la sua Italia, e che, vivendo all'estero da anni cerca sempre di rappresentarla al meglio...
Mi piacciono le tue parole, espressione squisita della tipica mentalità russa che apprezzo, condivido e amo, perché comunque rispecchiano anche il mio modo di pensare.
Quando mi daranno il passaporto con scritto "Repubblica del Mondo", beh forse allora potrò dire di essere cittadino del mondo
E in questo caso sarebbe "giusto" sentirsi cittadini del mondo!
La frase "cittadino del mondo" è di una banalità assoluta; da una parte è ovvio che l'essere umano fa parte di questo mondo, che è di tutti gli uomini che lo abitano...; dall'altra è un approccio psicologico - purtroppo comune nei Paesi occidentali - conseguenza di un mondo che cambia rapidamente ed avvicina le persone del mondo, soprattutto grazie alla tecnologia, eliminando le frontiere "fisiche". Ciò porta molti ad anteporre il cosmopolitanismo all'aspetto nazionale ; e ciò avviene o per mancanza di un'educazione adeguata, scolastica e istituzionale, che insegni un giusto valore patriottico (e a questo proposito ecco l'importanza delle feste nazionali per tenere vivo il ricordo della propria storia), o per una formazione culturale "sinistrorsa" italica che da sempre si batte per la "distruzione" del concetto di Patria; o per "qualunquismo" che corrisponde al menefreghismo rispetto a questi argomenti.
Il "giusto" modo di interpretare le cose, caro Asso - se proprio ci vogliamo arrogare il diritto di dare dei giudizi di merito assoluti - è quello di mettere su un piano diverso valori che sono diversi: quello della Patria, che è uno e unico, che è la nostra e che va amata e rispettata, quella dove siamo nati, con la sua storia, le sue tradizioni, i suoi usi, ecc. (nel bene e nel male); e la consapevolezza di essere al giorno d'oggi anche persone che abitano una casa comune mondiale (nel bene e nel male), che va amata, rispettato e tutelata, perché se la distruggiamo poi perdiamo pure le nostre piccole Patrie
.
Ma questa consapevolezza deve a mio parere venire dopo quella del valore della propria Patria; solo così allora si può vivere una corretta globalizzazione.
(Che poi io sono anti-globalizzatore convinto, ma ciò nonostante non ho le fette di salame sugli occhi e mi rendo conto che volente o nolente, faccio parte di un mondo cosmopolita; solo che io, per mio modo di pensare sono tra quelli che fanno da contrappeso agli altri che tirano la corda da quella parte; io la tiro dalla parte opposta. Ed è giusto e bello così, in questo modo si spera di giungere ad un risultato bilanciato
)
Infine kashka è il tipico esempio di non educazione al senso patrio, frutto della scuola italiana anzitutto (e dell'ambiente umano che frequenta la persona in giovane età). A me mio papà quando ero piccolo mi ha portato più di una volta a Redipuglia... quando oltrepassavo il Piave, lui fermava la macchina e mi faceva notare la scritta "fiume sacro alla Patria"... ecc.... il 25 aprile mi raccontava che significato aveva; così pure mi ha raccontato delle foibe...
Ma non è dunque colpa di Kashka, è ahimè il frutto dell'educazione scolastica italiana degli ultimi decenni.
E ritorno al discorso fatto da me prima nel mio post precedente: il valore della Patria va educato! Solo così si può essere "giusti" cittadini del mondo; amando anzitutto la propria Patria ed elevandola nel mondo nel rispetto e nell'uguaglianza delle altre Patrie.
E non è retorica!
Gringox
PS: Fantom, il 9 maggio io ero in viaggio per tornare a Kiev da Milano
E qui, in quanto a banalità e superficialità, hai battuto tutti
Si, si, quando hai un lavoro e determinate scadenze e quando devi fare i conti in tasca e hai una famiglia sulle spalle (3 biglietti aerei), cerchi di trovare le situazioni migliori per risparmiare qualcosa... non sono né un milionario né un nullafacente...
Oltre al fatto che appena ho qualche possibilità (qualche ponte o giorni di ferie) di far "odorare" quella che è anche la loro Patria (l'Italia) ai miei pargoli, e far fare sentire un po' nonni i miei genitori, ci tengo a farlo!
So che hai messo le facciotte alla fine della tua affermazione, ma giusto perevitare ogni equivoco
Gringox
peppino [ 12 Maggio 2016, 11:14 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
[quote user="peppino" post="6842089"]Sapevo che non avrei riscosso gradimenti...
Il patriottismo va bene, ma spesso sfocia nel nazionalismo e nel razzismo.
Ho sentito spesso russi dire che loro sono i migliori, che la loro patria è la migliore.
Credo che derivi dalla mentalità inculcata durante il comunismo.
Comunque è vero che da noi il concetto di patria non c'è ma secondo me è un concetto superato.[/quote]
Neanche vorrei sapere come il concetto di patria può essere un concetto superato. Uno zingaro sarebbe d'accordo
Beh, io sono classe '89, dunque, vediamo gli eventi storici che ricordo:
- nasco nell'anno che crolla il muro di Berlino
- a 8 anni tolgono le frontiere
- a 11 inizio la scuola bilinguistica
- a 12 entra l'Euro...
- anno dopo anno si aggregano anche un bel po' di stati dell'est.
La mia patria è l'Europa, il concetto di patria in senso stretto è superato.
Pensa che io mi considero cittadino del mondo...
infatti è giusto sentirsi così
Era quello che intendevo anche io.
akphantom [ 12 Maggio 2016, 12:48 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Fantom, mi dispiace che tu ti sia fatto un'idea un po' sbagliata degli Italiani, leggendo i post degli utenti citati da te qui sopra. L'Italia e gli Italiani fortunatamente non sono tutti così
Io sono tra quelli che si sente cittadino Italiano anzitutto (russofilo d'animo
, ma pur sempre italiano
). Che ama la sua Italia, e che, vivendo all'estero da anni cerca sempre di rappresentarla al meglio...
Mi piacciono le tue parole, espressione squisita della tipica mentalità russa che apprezzo, condivido e amo, perché comunque rispecchiano anche il mio modo di pensare.
Quando mi daranno il passaporto con scritto "Repubblica del Mondo", beh forse allora potrò dire di essere cittadino del mondo
E in questo caso sarebbe "giusto" sentirsi cittadini del mondo!
La frase "cittadino del mondo" è di una banalità assoluta; da una parte è ovvio che l'essere umano fa parte di questo mondo, che è di tutti gli uomini che lo abitano...; dall'altra è un approccio psicologico - purtroppo comune nei Paesi occidentali - conseguenza di un mondo che cambia rapidamente ed avvicina le persone del mondo, soprattutto grazie alla tecnologia, eliminando le frontiere "fisiche". Ciò porta molti ad anteporre il cosmopolitanismo all'aspetto nazionale ; e ciò avviene o per mancanza di un'educazione adeguata, scolastica e istituzionale, che insegni un giusto valore patriottico (e a questo proposito ecco l'importanza delle feste nazionali per tenere vivo il ricordo della propria storia), o per una formazione culturale "sinistrorsa" italica che da sempre si batte per la "distruzione" del concetto di Patria; o per "qualunquismo" che corrisponde al menefreghismo rispetto a questi argomenti.
Il "giusto" modo di interpretare le cose, caro Asso - se proprio ci vogliamo arrogare il diritto di dare dei giudizi di merito assoluti - è quello di mettere su un piano diverso valori che sono diversi: quello della Patria, che è uno e unico, che è la nostra e che va amata e rispettata, quella dove siamo nati, con la sua storia, le sue tradizioni, i suoi usi, ecc. (nel bene e nel male); e la consapevolezza di essere al giorno d'oggi anche persone che abitano una casa comune mondiale (nel bene e nel male), che va amata, rispettato e tutelata, perché se la distruggiamo poi perdiamo pure le nostre piccole Patrie
.
Ma questa consapevolezza deve a mio parere venire dopo quella del valore della propria Patria; solo così allora si può vivere una corretta globalizzazione.
(Che poi io sono anti-globalizzatore convinto, ma ciò nonostante non ho le fette di salame sugli occhi e mi rendo conto che volente o nolente, faccio parte di un mondo cosmopolita; solo che io, per mio modo di pensare sono tra quelli che fanno da contrappeso agli altri che tirano la corda da quella parte; io la tiro dalla parte opposta. Ed è giusto e bello così, in questo modo si spera di giungere ad un risultato bilanciato
)
Infine kashka è il tipico esempio di non educazione al senso patrio, frutto della scuola italiana anzitutto (e dell'ambiente umano che frequenta la persona in giovane età). A me mio papà quando ero piccolo mi ha portato più di una volta a Redipuglia... quando oltrepassavo il Piave, lui fermava la macchina e mi faceva notare la scritta "fiume sacro alla Patria"... ecc.... il 25 aprile mi raccontava che significato aveva; così pure mi ha raccontato delle foibe...
Ma non è dunque colpa di Kashka, è ahimè il frutto dell'educazione scolastica italiana degli ultimi decenni.
E ritorno al discorso fatto da me prima nel mio post precedente: il valore della Patria va educato! Solo così si può essere "giusti" cittadini del mondo; amando anzitutto la propria Patria ed elevandola nel mondo nel rispetto e nell'uguaglianza delle altre Patrie.
E non è retorica!
Gringox
PS: Fantom, il 9 maggio io ero in viaggio per tornare a Kiev da Milano
Si, Gringox, d'accordissimo che il valore della Patria viene con educazione da piccolo. L'Italia fa parte del UE e forse questa crea percezione di "cittadino del mondo".
Quindi ho una domanda: cosa significa per voi il Risorgimento e l'eroe nazionale Garibaldi? Cosa pensate su di plebiscito in Veneto per la separazione da Roma? Quello preoccupa qualcuno? In due parole...
ABAK [ 12 Maggio 2016, 13:20 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Si, Gringox, d'accordissimo che il valore della Patria viene con educazione da piccolo. L'Italia fa parte del UE e forse questa crea percezione di "cittadino del mondo".
Quindi ho una domanda: cosa significa per voi il Risorgimento e l'eroe nazionale Garibaldi? Cosa pensate su di plebiscito in Veneto per la separazione da Roma? Quello preoccupa qualcuno? In due parole...
Ci provo io. Anche perché mi sembra che si stia facendo un po' di confusione.
Già il fatto di far parte di un forum che parla di due paesi stranieri ci porta a superare il singolo concetto di patria e ci apre ad altri paesi del mondo. Credo che considerarsi "cittadini del mondo" sia una forma di apertura nei confronti di altri paesi ed altre culture, certamente NON è rinnegare la propria terra e le proprie origini (ed è molto superficiale pensare questo). La stessa Russia e prima l'Unione Sovietica nascono dall'unione più o meno pacifica di tante nazioni e tante etnie. Queste nazioni e queste etnie durante a seconda guerra mondiale hanno subito una pesantissima invasione che ha provocato un'enorme perdita di vite umane oltre che distruzione. In questa situazione disperata il popolo si è unito e la controffensiva è riuscita prima a respingere l'invasione e successivamente a sconfiggere il nemico nazista. Le celebrazioni e le parate fortemente volute dal regime sovietico, che ci vedeva anche un modo tenere sotto controllo il popolo, hanno alimentato questo sentimento di appartenenza. Tutte le famiglie dell'ex Unione Sovietica hanno patito uno o più lutti gravi in famiglia.
Per l'Italia la situazione è diversa. Il risorgimento, un movimento nato più dagli intellettuali che seguivano quello che succedeva in Europa che dal popolo, è stato un movimento di indipendenza tra i vari invasori che però ha messo il paese sostanzialmente sotto un altro dominatore (i Savoia).
Durante la seconda guerra, l'Italia ha pagato non solo delle alleanze sbagliate, ma anche il ritiro degli stessi monarchi.
Per questo la nostra liberazione è stata da sconfitti, da invasi e da un popolo profondamente ed internamente lacerato.
Perché in Veneto qualcuno vorrebbe uscire dall'Italia? Perché sfruttando la delusione per una cattiva amministrazione centrale (dove tanti politici veneti si sono arricchiti) pensano di poter amministrare meglio le loro risorse.
Come dire, l'Italia ancora oggi non è una nazione unita.
Si potrebbero scrivere libri sull'argomento, mi scuso se sono stato lungo.
gringox [ 12 Maggio 2016, 13:20 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Fantom, mi dispiace che tu ti sia fatto un'idea un po' sbagliata degli Italiani, leggendo i post degli utenti citati da te qui sopra. L'Italia e gli Italiani fortunatamente non sono tutti così
Io sono tra quelli che si sente cittadino Italiano anzitutto (russofilo d'animo
, ma pur sempre italiano
). Che ama la sua Italia, e che, vivendo all'estero da anni cerca sempre di rappresentarla al meglio...
Mi piacciono le tue parole, espressione squisita della tipica mentalità russa che apprezzo, condivido e amo, perché comunque rispecchiano anche il mio modo di pensare.
Quando mi daranno il passaporto con scritto "Repubblica del Mondo", beh forse allora potrò dire di essere cittadino del mondo
E in questo caso sarebbe "giusto" sentirsi cittadini del mondo!
La frase "cittadino del mondo" è di una banalità assoluta; da una parte è ovvio che l'essere umano fa parte di questo mondo, che è di tutti gli uomini che lo abitano...; dall'altra è un approccio psicologico - purtroppo comune nei Paesi occidentali - conseguenza di un mondo che cambia rapidamente ed avvicina le persone del mondo, soprattutto grazie alla tecnologia, eliminando le frontiere "fisiche". Ciò porta molti ad anteporre il cosmopolitanismo all'aspetto nazionale ; e ciò avviene o per mancanza di un'educazione adeguata, scolastica e istituzionale, che insegni un giusto valore patriottico (e a questo proposito ecco l'importanza delle feste nazionali per tenere vivo il ricordo della propria storia), o per una formazione culturale "sinistrorsa" italica che da sempre si batte per la "distruzione" del concetto di Patria; o per "qualunquismo" che corrisponde al menefreghismo rispetto a questi argomenti.
Il "giusto" modo di interpretare le cose, caro Asso - se proprio ci vogliamo arrogare il diritto di dare dei giudizi di merito assoluti - è quello di mettere su un piano diverso valori che sono diversi: quello della Patria, che è uno e unico, che è la nostra e che va amata e rispettata, quella dove siamo nati, con la sua storia, le sue tradizioni, i suoi usi, ecc. (nel bene e nel male); e la consapevolezza di essere al giorno d'oggi anche persone che abitano una casa comune mondiale (nel bene e nel male), che va amata, rispettato e tutelata, perché se la distruggiamo poi perdiamo pure le nostre piccole Patrie
.
Ma questa consapevolezza deve a mio parere venire dopo quella del valore della propria Patria; solo così allora si può vivere una corretta globalizzazione.
(Che poi io sono anti-globalizzatore convinto, ma ciò nonostante non ho le fette di salame sugli occhi e mi rendo conto che volente o nolente, faccio parte di un mondo cosmopolita; solo che io, per mio modo di pensare sono tra quelli che fanno da contrappeso agli altri che tirano la corda da quella parte; io la tiro dalla parte opposta. Ed è giusto e bello così, in questo modo si spera di giungere ad un risultato bilanciato
)
Infine kashka è il tipico esempio di non educazione al senso patrio, frutto della scuola italiana anzitutto (e dell'ambiente umano che frequenta la persona in giovane età). A me mio papà quando ero piccolo mi ha portato più di una volta a Redipuglia... quando oltrepassavo il Piave, lui fermava la macchina e mi faceva notare la scritta "fiume sacro alla Patria"... ecc.... il 25 aprile mi raccontava che significato aveva; così pure mi ha raccontato delle foibe...
Ma non è dunque colpa di Kashka, è ahimè il frutto dell'educazione scolastica italiana degli ultimi decenni.
E ritorno al discorso fatto da me prima nel mio post precedente: il valore della Patria va educato! Solo così si può essere "giusti" cittadini del mondo; amando anzitutto la propria Patria ed elevandola nel mondo nel rispetto e nell'uguaglianza delle altre Patrie.
E non è retorica!
Gringox
PS: Fantom, il 9 maggio io ero in viaggio per tornare a Kiev da Milano
Si, Gringox, d'accordissimo che il valore della Patria viene con educazione da piccolo. L'Italia fa parte del UE e forse questa crea percezione di "cittadino del mondo".
Quindi ho una domanda: cosa significa per voi il Risorgimento e l'eroe nazionale Garibaldi? Cosa pensate su di plebiscito in Veneto per la separazione da Roma? Quello preoccupa qualcuno? In due parole...
Fantom, nella UE ci sono stati che hanno un senso di Patria ben più radicato e valorizzato rispetto al nostro... la sola appartenenza all'UE di per sè non provoca la percezione di essere cittadini del mondo.
Per le risposte alle tue domande, forse sarebbe opportuno aprire un topic separato
Questo è dedicato alla vostra grande festa del 9 maggio e, direi, abbiamo già deviato dal percorso abbastanza.
Gringox
akphantom [ 12 Maggio 2016, 14:42 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Ci provo io. Anche perché mi sembra che si stia facendo un po' di confusione.
Già il fatto di far parte di un forum che parla di due paesi stranieri ci porta a superare il singolo concetto di patria e ci apre ad altri paesi del mondo. Credo che considerarsi "cittadini del mondo" sia una forma di apertura nei confronti di altri paesi ed altre culture, certamente NON è rinnegare la propria terra e le proprie origini (ed è molto superficiale pensare questo). La stessa Russia e prima l'Unione Sovietica nascono dall'unione più o meno pacifica di tante nazioni e tante etnie. Queste nazioni e queste etnie durante a seconda guerra mondiale hanno subito una pesantissima invasione che ha provocato un'enorme perdita di vite umane oltre che distruzione. In questa situazione disperata il popolo si è unito e la controffensiva è riuscita prima a respingere l'invasione e successivamente a sconfiggere il nemico nazista. Le celebrazioni e le parate fortemente volute dal regime sovietico, che ci vedeva anche un modo tenere sotto controllo il popolo, hanno alimentato questo sentimento di appartenenza. Tutte le famiglie dell'ex Unione Sovietica hanno patito uno o più lutti gravi in famiglia.
Per l'Italia la situazione è diversa. Il risorgimento, un movimento nato più dagli intellettuali che seguivano quello che succedeva in Europa che dal popolo, è stato un movimento di indipendenza tra i vari invasori che però ha messo il paese sostanzialmente sotto un altro dominatore (i Savoia).
Durante la seconda guerra, l'Italia ha pagato non solo delle alleanze sbagliate, ma anche il ritiro degli stessi monarchi.
Per questo la nostra liberazione è stata da sconfitti, da invasi e da un popolo profondamente ed internamente lacerato.
Perché in Veneto qualcuno vorrebbe uscire dall'Italia? Perché sfruttando la delusione per una cattiva amministrazione centrale (dove tanti politici veneti si sono arricchiti) pensano di poter amministrare meglio le loro risorse.
Come dire, l'Italia ancora oggi non è una nazione unita.
Si potrebbero scrivere libri sull'argomento, mi scuso se sono stato lungo.
Grazie ABAK per aver detto il tuo opinione, sai che io lo apprezzo. Bene che metti il senso di non rinnegare la propria terra e le proprie origini ma io intendevo il senso "amare veramente la propria terra, ". Tra "non rinnegare" e "amare" c'è differenza.
Fantom, nella UE ci sono stati che hanno un senso di Patria ben più radicato e valorizzato rispetto al nostro... la sola appartenenza all'UE di per sè non provoca la percezione di essere cittadini del mondo.
Per le risposte alle tue domande, forse sarebbe opportuno aprire un topic separato
Questo è dedicato alla vostra grande festa del 9 maggio e, direi, abbiamo già deviato dal percorso abbastanza.
Gringox
Grazie anche a te Gringox per i tuoi post che siano informativi. Sei l'italiano vero
. Senza dubbio questo discorso è interessante per me e mi sono distratto già.
Kashka [ 13 Maggio 2016, 14:58 ]
Oggetto: Re: Giornata Della Vittoria
Citazione:
Non sapevo il vostro atteggiamento alla patria che dovrebbe essere l'Italia per voi... è un cosmopolitismo. Francamente sono un po' colto di sorpresa. C'è qualcuno che non pensa così? Secondo me solo l'albero con i radici profondi può essere forte. E' chiaro che la Russia senza patriotismo sarà un'appendice di materie prime dell'occidentale. Quello è quasi successo. Se ABAK e Asso si sentono cosmopoliti non ho niente in contrario finché non siano i miei concittadini. Con l'Europa non succederà niente male. Ma la Russia è l'altra cosa. Mica per niente Putin spesso citta l'imperatore russo Alessandro III che la Russia ha solo due alleati che sono il suo esercito e la flotta. La storia l'ha già mostrato veracità della affermazione. La nostra indipendenza e sovranità sono pagati molto bene con la sangue di soldati russi. Respingendo da quello cercate a capire i fonti del patriottismo russo. Io rispetto tanto il patriottismo di altri ai paesi suoi e alla sua cultura. Mai dico che i russi sono migliori - non è così. Esistono solo le persone buone o cattive ma mai interi nazioni. Come ha detto Gringox il nazionalismo (ma io preferisco la parola patriottismo perchè il nazionalismo suona molto simile come nazismo e alcuni possono capirlo sbagliatamente) dev essere sano con rispetto ai altri.
Io preferivo la Russia quando era URSS e parlava di cosmopolitismo e unione dei popoli. Cerco di prendere sempre il meglio dagli altri popoli. Rileggete l'inno dell'Unione Sovietica, penso il più bello mai scritto.
Citazione:
La frase "cittadino del mondo" è di una banalità assoluta; da una parte è ovvio che l'essere umano fa parte di questo mondo, che è di tutti gli uomini che lo abitano...; dall'altra è un approccio psicologico - purtroppo comune nei Paesi occidentali - conseguenza di un mondo che cambia rapidamente ed avvicina le persone del mondo, soprattutto grazie alla tecnologia, eliminando le frontiere "fisiche". Ciò porta molti ad anteporre il cosmopolitanismo all'aspetto nazionale ; e ciò avviene o per mancanza di un'educazione adeguata, scolastica e istituzionale, che insegni un giusto valore patriottico (e a questo proposito ecco l'importanza delle feste nazionali per tenere vivo il ricordo della propria storia), o per una formazione culturale "sinistrorsa" italica che da sempre si batte per la "distruzione" del concetto di Patria; o per "qualunquismo" che corrisponde al menefreghismo rispetto a questi argomenti
Ma la Russia una volta non era di sinistra e per l’unione dei popoli? Era figa proprio per questo motivo. Senza contare che grazie alla sola esistenza dell’URSS i lavoratori occidentali hanno guadagnato qualche diritto in più. Se fossi di destra supporterei gli USA, scusa… almeno hanno l’economia dalla loro parte.
Cmq per la storia del sentirsi cittadina UE, a parte che lo sono proprio come lo siamo tutti, ma io intendevo dire che sono nata e vissuta in un’Europa, grazie a Dio, senza guerre e sempre più internazionale. Non ricordo l’Europa divisa in due. Ho percepito questa divisione solo quando è scoppiata la guerra in Ucraina che ha messo palesemente contro Russia e Occidente. Fino a quel momento avevo sempre pensato che prima o poi anche i russi sarebbero diventati cittadini UE. Pure mio padre mi ha portato nei cimiteri di guerra e io dentro di me pensavo: “Per colpa del nazismo sono morti tanti inglesi, tedeschi, italiani, americani, tutti fratelli”. E mi sono detta che mai e poi mai avrei lasciato che l’amore di un ideale (la patria) mi portasse a giustificare l’uccisione di altri esseri umani tali e quali a noi, ma nati in maniera assolutamente casuale dall’altra parte delle barricate.
Cittadino del mondo è un altro livello a cui non ancora arrivo.
Citazione:
Già il fatto di far parte di un forum che parla di due paesi stranieri ci porta a superare il singolo concetto di patria e ci apre ad altri paesi del mondo.
Esatto, ma poi, nel mio personalissimo caso, oltre al forum ho il ragazzo straniero e mezza famiglia (parenti naturali, non quelli acquisiti per via ucraina) che vive all’estero.
Conosco, ahimè, qualche patriota italiano (forse meglio parlare di nazionalista). Sono quelli che dicono che gli slavi sono tutti ubriaconi che menano la moglie e le donne tutte ... Io a questa gente farei un bel "delete", li metterei in isolamento su un'isola tropicale con embargo e statua di Mussolini e mi riaffaccerei qualche secolo dopo per fare la conta delle malattia genetiche che ha la loro prole che da secoli figlia fra parenti.