Gradirei ricevere alcuni chiarimenti in merito agli obblighi di legge all'arrivo in Italia di una persona russa con visto turistico di 20 gg e con invito ed alloggio di un cittadino italiano.
Nel modulo di invito è riportato:
"sono consapevole che, ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs. n. 286/1998 e s.m.i., sono tenuto a comunicare all’autorità di P.S. di zona, la presenza del cittadino straniero presso la mia abitazione, entro 48 ore dalla sua entrata nel territorio italiano"
Ho chiesto informazioni alla Questura di Ancona e mi hanno detto che, se il volo è diretto, non occorre alcuna comunicazione, è sufficiente il timbro posto all'arrivo all'aeroporto.
Anche il decreto 26 Luglio 2007 riporta all'art.1:
1. Lo straniero, in provenienza diretta da Paesi che non applicano l'Accordo di Schengen, assolve l'obbligo di rendere la dichiarazione di presenza di cui all'art. 1, comma 2, della legge 28 maggio 2007, n. 68, all'atto del suo ingresso nel territorio dello Stato presentandosi ai valichi di frontiera.
2. L'adempimento dell'obbligo e' attestato mediante l'apposizione, da parte della polizia di frontiera, dell'impronta del timbro uniforme Schengen sul documento di viaggio.
http://www.poliziadistato.it/static...260707_3672.pdf
Per riassumere:
abito in Ancona, la persona russa arriva all'aeroporto di Roma (dove viene posto il timbro), ci fermiamo tre giorni a Roma, ci trasferiamo nella mia casa ad Ancona e non comunichiamo nulla alla Questura.
E' CORRETTO ? o rischiamo sanzioni?
Grazie per ogni suggerimento o chiarimento.
Saluti