Sedicesima ed ultima tappa: Vladivostok
Uscita curata da: Anto63

E così siamo giunti alla fine del nostro viaggio oggi il nostro amico Anto63 ci descrive la città di Vladivostok. Città della Russia (578.619 ab. nel 2009), attualmente sono circa 600.000 abitanti, capitale del territorio di Primorskij kraj (o del Litorale), nella Siberia orientale; è situata sulle rive della Baia di Zolotoj Rog (Corno d’oro) al fondo della Baia di Pietro il Grande (Mar del Giappone). La città di origine recente, fondata nel 1860, crebbe rapidamente soprattutto dopo la costruzione della Transiberiana, e così il suo porto fu presto uno dei più importanti dei mari dell'Estremo Oriente; vi giungono navi da ogni parte dell'Oceano Pacifico, importando o esportando merci dalla Manciuria; Città moderna, si distingue per le vie larghe, fiancheggiate da grandi edifici di bell'aspetto. Numerose sono le istituzioni culturali e le strutture di carattere commerciale come, uffici di rappresentanza, banche, esposizioni di merci. Interessante è il quartiere cinese, con le sue caratteristiche costruzioni, le vie strette, i piccoli negozi con merci svariatissime.
ASPETTO STORICO
Il 20 giugno (il 2 luglio con il calendario gregoriano) del 1860 la nave da trasporto militare Manchur, al comando del Cap. Alexey K.Shefner, salpò verso quella che oggi è la Baia del Corno d’Oro, per costruire un avamposto a cui venne dato il nome di Vladivostok. Nel 1891 cominciò la costruzione della più lunga linea ferroviaria del mondo, la Transiberiana, voluta dallo Zar per ottenere una linea di comunicazione moderna e veloce che potesse collegare le città dell’Impero Russo. Già nel 1897 erano regolari i collegamenti con la città di Khabarovsk a circa 800 km. Durante la prima rivoluzione russa, la città venne direttamente coinvolta, all’inizio del 1906 fu governata dalle unità militari ribelli. Dal 1916 al 1922 trovarono rifugio nella città gli oppositori del nuovo governo sovietico (650 intellettuali provenienti da Mosca e San Pietroburgo), e la popolazione crebbe fino a 410.000 abitanti. Con la vittoria dei bolscevichi la maggior parte della popolazione emigrò in Australia, Cina e Usa, tanto che nel 1926 la popolazione contava solo 108.000 abitanti. Il nuovo Governo capì la grande importanza strategica della città e creò un collegamento aereo con la città di Mosca. Nel 1932 la città divenne la principale base della Flotta del Pacifico. Dal 1930 fino al 1970 nessuno escluso gli abitanti della città, poteva visitare la città, che era considerata una importantissima base militare e sede della Flotta sul Pacifico. L’apertura della città, avvenne con il crollo dell’Unione Sovietica.
ASPETTO CULTURALE
Mentre sino a quattro anni fa appariva come un avamposto dimenticato, in seguito al summit dell’Apec si è trasformata in una moderna città portuale, nonché una delle mete turistiche più interessanti del Paese. Situata a meno di centotrenta chilometri dal confine con la Corea del Nord, è una città unica al mondo. Lasciata Mosca, in direzione Est, la Transiberiana compie qui, tra i monti della penisola di Muravyov-Amursky, la sua ultima fermata. Vladivostok è ricca di contrasti tra vecchio e nuovo. Costruita su una serie di rilievi montani che si ergono dal mare con l’imponenza di una cascata di roccia. Antiche abitazioni di legno si alternano a grandi complessi condominiali di cemento risalenti all’epoca sovietica. Lo scintillio dei nuovi casinò, con i loro guizzi di luci al neon, rischiara i vicoli, mentre petroliere e navi della Marina entrano ed escono dal porto. In occasione del Summit, sono state intraprese alcune imponenti opere di edilizia che l’hanno resa una città moderna. Il nuovo ponte Russky, attualmente il ponte sospeso più lungo del mondo, si estende sul mare e collega Vladivostok all’isola di Russky, che nel 2012 è stata la sede del summit.
La Vladivostok State University of Economics and Service (VSUES), ubicata a Gogolya St. risulta essere una delle migliori scuole di business del mondo. Nel 2009 ha vinto il premio qualità del Governo della Federazione Russa. Nel 2008 è stata premiata a La Sorbonne come una delle migliori scuole di business del mondo. Inoltre, è l'unica università Russa, che ha ricevuto la valutazione di quattro stelle.
Va detto che in città ci sono diversi musei da visitare, indico i più importanti:
Museo della Fortezza di Vladivostok, affacciato sullo Stalinaya Harbour è un insieme di fortini ricostruiti, al cui interno sono esposte foto relative al sistema difensivo della città , mentre all’esterno si trovano numerosi cannoni;
Museo Regionale Arseniev, con una collezione assai varia di oggetti relativi alla storia locale (c’è pure una stanza dedicata alla famiglia Brynner);
Sottomarino-museo S-56, lo stesso sottomarino che durante la Seconda Guerra Mondiale ha affondato una decina di navi nemiche è visitabile, il pezzo forte della visita consiste proprio nell’esplorare i suoi ambienti interni piuttosto che guardare la mostra fotografica. Davanti al sottomarino è ormeggiata la prima nave della flotta sovietica del Pacifico (Krasny Vympel), anch’essa visitabile;
Galleria d’Arte Primorsky, vanta una pregevole collezione di pittura olandese del XVII secolo.
Da Vladivostok si possono fare delle gite in giornata, in particolare per raggiungere le isole al sud che, hanno un mare niente male. Non è facilissimo riuscire a raggiungere in autonomia le isole più a sud (e più belle), come Popov o Reyneke, ma vale un tentativo provare a raggiungere perlomeno Russkij, esperienza che, se fatta via terra, permette di vedere e attraversare il ponte sospeso con la maggiore lunghezza della campata centrale al mondo. L’isola Russkij è un’isola dalla forma irregolare, con insenature e promontori, e un’unica strada principale. Aperta al pubblico solo dal 2000, ha un potenziale turistico ancora non del tutto sfruttato. È diventata famosa nel settembre 2012, quando ha ospitato il ventiquattresimo summit dell’APEC.
ASPETTO TURISTICO
Vladivostok, c’è chi la soprannomina la San Francisco della Russia. Solitamente tappa conclusiva di un viaggio lungo la tratta ferroviaria Transiberiana, merita una sosta di qualche giorno. L’estate offre senza dubbio maggiori possibilità di “fare cose”, in città e nei dintorni, ma anche l’inverno ha uno charme notevole. Vladivostok si trova nel est russo, una terra lontana migliaia di chilometri dalla Russia conosciuta (oltre 9000 km!), dove infiltrazioni coreane, giapponesi e cinesi si fanno sentire praticamente in ogni dove.
la prima cosa da fare è un giro per il centro alla ricerca di edifici dell’era zarista, ma anche dei complessi immobiliari sovietici. Lungo le vie del centro, tutte un saliscendi, si notano anche alcune belle abitazioni, principalmente appartenute a personaggi importanti per la città. Il cuore della città è rappresentato da Ploshchad Bortsov Revolyutsii al centro della quale svetta l’importante Monumento ai Combattenti per il potere sovietico in Estremo Oriente. Lo Sportinaya Harbour, a ovest, è la spiaggia cittadina. Qui i più coraggiosi fanno addirittura il bagno (l’acqua non è proprio cristallina). Dalla parte opposta al centro, oltrepassata la piazza principale e il ponte, c’è la passeggiata al mare, luogo piacevole, in particolare nelle belle giornate estive. Da lì si può ammirare lo Zolotoy Bridge (Golden Horn Bridge) da diverse prospettive. In fondo alla passeggiata c’è la stazione della funicolare (aperta tutti i giorni dalle 7 alle 20) che in un minuto, e pochi rubli di spesa vi porterà fino alla sommità della collinetta, dove la vista sulla Baia del Corno d’Oro, è davvero incantevole. Con le dovute proporzioni, si ha la sensazione di essere a San Francisco. In alternativa alla funicolare ci sono le scale, che suggerisco di fare almeno a scendere, non per risparmiare rubli, ma per intrufolarsi nel bel quartiere residenziale che si sviluppa sulla collina. Qui vive la Vladivostok bene.
ASPETTO ENOGASTRONOMICO
La cucina rappresenta una miscela impeccabile di abitudini culinarie tradizionali Europa e Asia. I piatti preparati e serviti nella capitale del mare sempre affascinano visitatori e turisti. La base gastronomica della cucina locale ha raccolto formule di piatti russi, e tenendo conto dell’emigrazione, piatti tipici dall’ Ucraina. Comunemente, si possono gustare borsh aromatico, frittelle con caviale rosso, Vareniki, gnocchetti con diversi ripieni, golubtsi, marinate e funghi chiare, cetrioli salati. Il leggero accento delle materie prime asiatiche, e la posizione vicina al mare, influenzano i piatti della tipica cucina russa. Ad esempio, nei pelmeni usano un ripieno di pesce. A bordo mare, i mercati abbondano in diverse specie di pesci e molluschi. Re in tavola è il pesce che i residenti spesso mangiano salato, nella regione ci sono innumerevoli ricette per salare pesce. Diversi tipi di tartine e stuzzichini, preparati con frutti di mare sono un pranzo eccellente servita in qualsiasi tavolo di festa. Attualmente, le preferenze culinarie degli abitanti di Vladivostok, ruota attorno cucina giapponese, ma anche cinese e coreana. Inoltre, a Vladivostok si inaugureranno ristoranti originali dove si possono gustare le delizie della cucina panasiatica. In ogni caso, i cittadini non solo frequentano tali ristoranti, ma preparano la tipica cucina giapponese, cinese e coreano a casa. Tra le bevande, la preferenza è data alle bevande analcoliche a base di frutti di bosco, kompot, foglie di tè melissa preparato ampliato nel Primorye e bacche diverse. Per le bevande alcoliche, si può dire che non è molto diverso da connazionali provenienti da altre regioni, vodka e birra. In realtà, la birra è normalmente prodotta in Giappone. Inoltre, a Vladivostok si estendono diverse liquori di ginseng, rosa canina, biancospino, cedro.
CURIOSITA' SULLA CITTA'
Vladivostok è porto franco, dal 12 ottobre 2015, e lo sarà per i prossimi settant’anni. La legge, approvata a luglio 2015, e comprende oltre 34 mila km quadrati, l’equivalente del Belgio.
Yul Brynner attore di origine russa, era nato a Vladivostok nel 1920 e la sua casa si trova al 15 di Aleutskaya St. e al Museo Regionale Arseniev c’è una statnza dedicata alla sua famiglia.
La meraviglia di Vladivostok, è la sua fioritura che arriva a maggio, e si dice che sia uno spettacolo che merita un viaggio.
La Las Vegas Russa, sta nascendo a vladivostok, Nel giro di 5 anni, sorgeranno in mezzo alla foresta una mezza dozzina di casinò, un parco acquatico, un campo di golf, cinema e spa.
Una palla di fuoco Vladivostok, nel Settembre 2013 una palla di fuoco si è disintegrata nei cieli della città dell’estremo oriente, il filmato lo si può vedere qui.
Rettili striscianti , hanno invaso la città nel giugno del 2015, quasi ogni giorno ci s'imbatteva nei rettili striscianti per le vie cittadine anche nelle automobili, campi da gioco, case e uffici.
Orari della ferrovia, i quali, nonostante la transiberiana nel suo viaggio attraversi ben 7 fusi orari, rispettano esclusivamente il fuso orario di Mosca. Ad esempio, se una persona dovesse prendere un treno da Vladivostok, nel tabellone degli orari dovrà considerare il treno che parte 7 ore prima rispetto all'orario preventivato. Non proprio una comodità oserei dire.
Il Festival del cinema - Meridiani del pacifico, dal 2003 si svolge a Vladivostòk, con cadenza annuale, nel mese di settembre, quest’anno dal 9 al 15.
Il nostro viaggio termina qui ma nei prossimi giorni un'ampia foto gallery con le foto delle città che abbiamo toccato durante questi mesi oltre ai ringraziamenti delle persone che hanno seguito e lavorato a questa mia rubrica. Ad ora un GRAZIE!