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Butterfly77 [ 30 Maggio 2017, 11:20 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
[quote user="icipo76" post="6847376"]
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Veramente interessante la diga della centrale idroelettrica di Krasnoyarsk che è molto più grande di quella a Novosibirsk (ma meno di Sajano-Šušenskaja). Sapete come le navi fluviali passano la diga?


guarda questo video e' molto interessante e risponde alla tua domanda


Link


Grazie Icipo del tuo interessantissimo aggiornamento alla rubrica.....

Vado a mettere il tuo video su Facebook e su Vkontakte


Butterfly77 [ 05 Giugno 2017, 16:25 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Decima tappa: Irkutsk
Uscita curata da: Willowmask

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Oggi il nostro Willowmask ci descriverà la tappa di Irkutsk e la città verrà descritta con la medesima scaletta spero che questa tappa sia di vostro gradimento come lo sono state le precedenti uscite. Irkutsk è una città della Russia siberiana centrale, capoluogo dell'Oblast' di Irkutsk a 5185 km dalla capitale Mosca. Sorge lungo il fiume Angara, 45 km dopo la sua uscita dal lago Bajkal, alla confluenza con il tributario Irkut.


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ASPETTO STORICO
Insediamenti russi esistono in quest'area a partire dalla prima metà del XVII secolo. Risale al 1661 la fortezza in legno edificata alla confluenza del fiume Angara con l'Irkut. Lo scopo originario degli stanziamenti era quello di stabilire l'autorità russa sulle popolazioni locali, i Buriati. Nel 1686 Irkutsk raggiunse lo status di città e poco dopo iniziò ad inviare carovane verso la Cina, paese che divenne per la città fonte di traffici commerciali e influssi culturali.

All'inizio del XVIII secolo, Irkutsk era avviata a diventare il centro amministrativo e commerciale di un vasto territorio nella Siberia centro-orientale. La sua importanza è testimoniata da una serie di grandi chiese in muratura, riccamente decorate in forme che combinano elementi russi ed ucraini a motivi tipicamente asiatici. La cultura pioneristica della Russia settentrionale, di città come Vologda, Totma, Velikij Ustjug e Solvychegossk, contribuì all'edificazione delle chiese di Irkutsk fornendo sia stimoli che grandi maestri costruttori. Fra i monumenti dell'inizio del XVIII secolo ci sono la Chiesa della Miracolosa Icona del Salvatore, che si distingue per i suoi affreschi sulle pareti esterne, e la sgargiante Chiesa dell'Epifania i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1718 e si protrassero per circa un secolo.

Verso la metà del XVII secolo, l'importanza commerciale di Irkutsk raggiuse un nuovo livello. La maggior parte della popolazione della città era occupata in attività imprenditoriali di vario tipo e, vista l'assenza di una nobiltà locale, i mercanti locali assumevano un ruolo sempre più importante nella guida della città. Questa impennata di vitalità economica diede origine a una ricca silhouette urbana caratterizzata dagli accenti ascendenti delle cupole delle chiese e delle torri.


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Il più notevole di questi nuovi edifici è la Chiesa dell'Elevazione della Croce (conosciuta anche come Chiesa della Trinità), costruita tra il 1747 e il 1760 sul Colle della Croce. Dal campanile e dalla guglia all'estremità occidentale fino al suo intreccio di cupole in stile ucraino dell'edificio principale ad est, questa chiesa resta ancora oggi una presenza dominante della parte meridionale del centro storico di Irkutsk. Il suo design rivela non solo l'influenza delle chiese della Russia centrale e dell'Ucraina, ma anche quella delle tradizioni architettoniche della Russia settentrionale e degli Urali. La sua gamma stilistica si estende poi anche ad influenze asiatiche come si intuisce dalle decorazioni della facciata, scrupolosamente restaurate. Un accenno a parte va fatto alle formelle in terracotta che ricordano gli stupa buddhisti e che incorniciano il portale settentrionale e quello meridionale. E' probabile che gli intensi scambi commerciali tra Irkutsk e la Cina abbiano avuto un ruolo importante per l'aspetto di questo capolavoro multiculturale.

A Irkutsk non mancano le chiese in stile neoclassico, ma l'esempio più raffinato di questo stile architettonico è rappresentato dalla grande villa fatta costruire da Ksenofont Sibijakov, un mercante che riuscì a sfruttare con grane successo le enormi ricchezze della Siberia e in particolare il commercio di pellicce. La villa, che adesso è utilizzata come edificio centrale dell'Università di Irkutsk, regge senza problemi il confronto con le case signorili costruite a Mosca nello stesso periodo.

Fino all'inizio del XX secolo le abitazioni ad Irkutsk venivano costruite principalmente in legno. Tra gli esempi più antiche di case in legno sopravvissute fino ai nostri giorni ci sono quelle appartenute a Sergej Trbetskoj (1790-1860) e a Sergej Volkonskij (1788-1865), rappresentanti dell' élite aristocratica condannati all'esilio in Siberia per aver preso parte alla rivolta contro il governo dello zar nel dicembre 1825. Esempi posteriori di abitazioni in legno si distinguono per uno stile più ornato, proprio delle abitazioni dei mercanti, con elaborate decorazioni intagliate nel legno paragonabili a quelle rintracciabili in altre città siberiane come Tomsk o Chita.

Nel 1879 un incendio devastante distrusse gran parte di Irkutsk, dagli edifici in muratura alle case in legno. Nonostante ciò, la città si riprese in fretta grazie alle miniere d'oro e al commercio sempre crescente, sia locale che con l'estero. Come altre città siberiane, anche a Irkutsk, alla fine del XIX secolo, convivevano religioni diverse. Mentre i cattolici locali costruivano la Chiesa dell'Assunzione nel 1880, Irkutsk ebbe una nuova sinagoga, edificata tra il 1881 ed il 1882 da Vladislav Kudelskij. Anche la popolazione musulmana di Irkutsk a il suo luogo di culto, costruito all'inizio del XX secolo. Nello stesso periodo Irkutsk venne trasformata da un eclettico spiegamento di uffici, hotel, banche e teatri. L'edificio pubblico più stupefacente di Irkutsk alla fine del XX secolo era sicuramente il Teatro Cittadino, costruito tra il 1894 e il 1897 e restaurato perfettamente un secolo più tardi. Questi grandi edifici riflettono il grande impulso economico favorito in parte dalla costruzione della linea ferroviaria Transiberiana.


ASPETTO CULTURALE
Sotto questo aspetto Irkutsk offre una vasta scelta di musei come avremo modo di descriverli nella parte dedicata al turismo di questa uscita, ma offre anche interessanti passeggiate sul lungofiume di Nizhnjaja Naberezhnaja dove attraccano le navi sul fiume Angara. Il museo architettonico di Toltsy è consigliabile visitarlo nei mesi in cui ci sono le festività tradizionali come il Natale o la Pasqua senza dimenticare i Maslenitsa il caratteristico carnevale russo.



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ASPETTO TURISTICO
Irkutsk, la Parigi della Siberia, è una piacevole località in cui passare un giorno o due prima o dopo aver esplorato la sponda occidentale del lago Bajkal. Forse, indubbiamente, il paragone con la Ville Lumière non regge molto, ma in un contesto siberiano, la città di Irkutsk si difende molto bene con i suoi palazzi nobiliari di fine ottocento, periodo in cui la città cominciò a prosperare, e un atmosfera vivace soprattutto sul lungo fiume in estate. Potete anche ammirare le belle case in legno con le finestre abbellite da raffinate decorazioni ad intaglio in tipico stile siberiano di cui la città è piena (si dice che quelle di Irkutsk siano le più belle e meglio conservate). Si trovano principalmente nei vecchi quartieri di Irkutsk e fanno da spoiler a quello che si vedrà nella Siberia non cittadina.

Per gli amanti della cultura Irkutsk è ricca di musei e i principali sono: Casa Trubeskoy, già dimora del principe Sergej Trubetskoy, tra gli organizzatori del movimento decabrista, spedito in Siberia. Il materiale qui esposto illustra la vita degli esiliati. Il museo regionale, la cui sezione più interessante è quella dedicata alla culturale nomade delle tribù indigene. Nave rompighiaccio Angara a 6 km dal centro. Questa nave, adesso trasformata in museo, prima che venisse costruita la ferrovia Circumbaikalica serviva a traghettare i passeggeri della Transiberiana da una sponda all'altra del lago di Bajkal.

Con una passeggiata di 30 minuti circa dal centro si arriva al Zhanmensky Monastery, un grazioso monastero ortodosso con un interno riccamente decorato. Per un'immersione nel kitsch russo contemporaneo potete andare a fare un giro al 130 Kvartal, un quartiere di edifici in legno piuttosto asettici, alcuni trasportati qui da altre location, altri completamente fake che ospitano caffè, ristoranti, bar, birrerie e dove spesso si danno appuntamento gli irkutskiani più alla moda.

In una delle foto potete ammirare la statua in bronzo all'inizio del quartiere: raffigura Babr, il leggendario animale che rappresenta lo stemma della città. E' una sorta di tigre della steppa con uno zibellino in bocca. Babr simboleggia l'unicità, il potere e la ricchezza della zona. Molto vivace e colorato è il Central Market in posizione appunto centralissima (al 22 di Cechov Street) che si divide in una parte al coperto e uno all'esterno. Quella al coperto è una vera e propria goduria per gli occhi: il grande spazio espositivo è diviso in tanti cubicoli più o meno delle stesse dimensioni, ognuno dei quali letteralmente riempito fino all'orlo di merce, lasciando solo un piccolo buco da cui si intravede il negoziante che sta dietro a questa precaria struttura di prodotti da forno piuttosto buste di cibo pronto. La frutta e verdura si trovano esposte nelle bancarelle fuori.


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ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Se siete amanti della buona cucina Irkutsk è la città che fa per voi potete andare al ristorante italiano "Prego" sitato n via Karl Marx invece se amate mangiare russo abbiamo il Khan Buuza dove potete degustare i celebri buzy o pozy che non altro che una pasta di pane ripiena di carne che ricordano una iurta. Potete anche mangiare ad un altro ristorante russo come lo Rassolnik dove potrete degustare un delizioso borsch con le prugne o il pesce sotto sale con l'autentico tè alle erbe del Bajkal.


CURIOSITA' SULLA CITTA'
Una cosa molto piacevole è passeggiare sulla tranquilla sponda del fiume Angara al tramonto, fermandosi a bere qualcosa in una sorta di chiatta adibita a bar. Qui potete ammirare la statua dello zar Alessandro III, l'unico zar ad aver mai visitato la Siberia. E' dedicata ai lavoratori della ferrovia Transiberiana.



Ed ora di nuovo tutti in carrozza si riparte per Ulan-Ude che ci verrà descritta dal nostro Akphantom in una delle sue più belle descrizioni non ne rimarrete delusi.


akphantom [ 06 Giugno 2017, 4:49 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Se siete amanti della buona cucina Irkutsk è la città che fa per voi potete andare al ristorante italiano "Prego" sitato n via Karl Marx invece se amate mangiare russo abbiamo il Khan Buuza dove potete degustare i celebri buzy o pozy che non altro che una pasta di pane ripiena di carne che ricordano una iurta...



Una piccola precisazione: buuz o pozy (pozy è una parola burjata) non è la cucina russa. E' la cucina tipica Burjat-Mongola. Qui in Mongolia i buuz ne mangiano di tonnellate. Un piatto abbastanza grasso e quindi calorico. Ogni mongolo alla età di 50 diventa simile ad un buuz di forma e sostanza Ma i giovani sopratutto ragazzine ora si limitano con il cibo come buuz o khushuur.


Butterfly77 [ 06 Giugno 2017, 11:33 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Se siete amanti della buona cucina Irkutsk è la città che fa per voi potete andare al ristorante italiano "Prego" sitato n via Karl Marx invece se amate mangiare russo abbiamo il Khan Buuza dove potete degustare i celebri buzy o pozy che non altro che una pasta di pane ripiena di carne che ricordano una iurta...



Una piccola precisazione: buuz o pozy (pozy è una parola burjata) non è la cucina russa. E' la cucina tipica Burjat-Mongola. Qui in Mongolia i buuz ne mangiano di tonnellate. Un piatto abbastanza grasso e quindi calorico. Ogni mongolo alla età di 50 diventa simile ad un buuz di forma e sostanza Ma i giovani sopratutto ragazzine ora si limitano con il cibo come buuz o khushuur.


Grazie Akphantom della tua preziosa precisazione e di avermela fatta a notare solamente a me perché questa cosa sono notizie che ho trovato io e non Willow. Comunque questa cosa l'ho trovata su internet sicchè è una cosa errata e perciò me ne scuso con chi ha letto questa informazione errata...


gringox [ 07 Giugno 2017, 6:27 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Se siete amanti della buona cucina Irkutsk è la città che fa per voi potete andare al ristorante italiano "Prego" sitato n via Karl Marx invece se amate mangiare russo abbiamo il Khan Buuza dove potete degustare i celebri buzy o pozy che non altro che una pasta di pane ripiena di carne che ricordano una iurta...



Una piccola precisazione: buuz o pozy (pozy è una parola burjata) non è la cucina russa. E' la cucina tipica Burjat-Mongola. Qui in Mongolia i buuz ne mangiano di tonnellate. Un piatto abbastanza grasso e quindi calorico. Ogni mongolo alla età di 50 diventa simile ad un buuz di forma e sostanza Ma i giovani sopratutto ragazzine ora si limitano con il cibo come buuz o khushuur.



Hahahahahah LI ricordo bene i buuz e i khushuur.... non male, non male


n4italia [ 07 Giugno 2017, 13:14 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Se siete amanti della buona cucina Irkutsk è la città che fa per voi potete andare al ristorante italiano "Prego" sitato n via Karl Marx invece se amate mangiare russo abbiamo il Khan Buuza dove potete degustare i celebri buzy o pozy che non altro che una pasta di pane ripiena di carne che ricordano una iurta...



Una piccola precisazione: buuz o pozy (pozy è una parola burjata) non è la cucina russa. E' la cucina tipica Burjat-Mongola. Qui in Mongolia i buuz ne mangiano di tonnellate. Un piatto abbastanza grasso e quindi calorico. Ogni mongolo alla età di 50 diventa simile ad un buuz di forma e sostanza Ma i giovani sopratutto ragazzine ora si limitano con il cibo come buuz o khushuur.



Hahahahahah LI ricordo bene i buuz e i khushuur.... non male, non male



Mi sembra di ricordare che i buuz abbiano fatto parte di una mia cena in quel di Irkutsk, quasi due anni fà, in un ristorante che proponeva cucina mongolica unita a quella russa.


Butterfly77 [ 08 Giugno 2017, 12:33 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
n4italia ha scritto: [Visualizza Messaggio]
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Se siete amanti della buona cucina Irkutsk è la città che fa per voi potete andare al ristorante italiano "Prego" sitato n via Karl Marx invece se amate mangiare russo abbiamo il Khan Buuza dove potete degustare i celebri buzy o pozy che non altro che una pasta di pane ripiena di carne che ricordano una iurta...



Una piccola precisazione: buuz o pozy (pozy è una parola burjata) non è la cucina russa. E' la cucina tipica Burjat-Mongola. Qui in Mongolia i buuz ne mangiano di tonnellate. Un piatto abbastanza grasso e quindi calorico. Ogni mongolo alla età di 50 diventa simile ad un buuz di forma e sostanza Ma i giovani sopratutto ragazzine ora si limitano con il cibo come buuz o khushuur.



Hahahahahah LI ricordo bene i buuz e i khushuur.... non male, non male



Mi sembra di ricordare che i buuz abbiano fatto parte di una mia cena in quel di Irkutsk, quasi due anni fà, in un ristorante che proponeva cucina mongolica unita a quella russa.


Mi sembrano proprio buoni da come li descrivete..... li dovrò prima o poi assaggiare anche se poi dopo la dieta va a "farsi benedire".......


akphantom [ 08 Giugno 2017, 14:52 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Mi sembrano proprio buoni da come li descrivete..... li dovrò prima o poi assaggiare anche se poi dopo la dieta va a "farsi benedire".......


Esiste una parola conveniente in inglese "Cheatmeal" il senso di quale ti lascia mangiare i buuz per accelerare il metabolismo e per indebolire la tensione psicologico. Proprio oggi in ora di pranzo ho felicemente rimosso questa tensione con un piatto di buuz


Luda Mila [ 09 Giugno 2017, 10:45 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
akphantom, ma in russo questi misteriosi "buuz" cosa sono?


akphantom [ 09 Giugno 2017, 14:37 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Luda Mila ha scritto: [Visualizza Messaggio]
akphantom, ma in russo questi misteriosi "buuz" cosa sono?


Ciao Luda Mila e ben ritrovata! "I buuz" in russo si dice "Бузы" или "Бозы", in Burjatia dicono "Позы". In Russia è una cosa ben conosciuta come "Манты". E' quasi lo stesso piatto. La differenza solo in carne usato, in dimensioni.. Per esempio in Mongolia i buuz sono sempre fatti di carne di montone con i piccoli pezzi di grasso per farli più succosi. Carne può essere tagliata (рублёное) o tritata (фарш).


Luda Mila [ 10 Giugno 2017, 9:23 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
O-o-o, ho capito! Grazie per i chiarimenti, akphantom! Манты li conosco bene! e grazie per il saluto!


Butterfly77 [ 12 Giugno 2017, 14:19 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Undicesima tappa: Ulan-Udė
Uscita curata da: Akphantom

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Oggi il nostro treno fa tappa ad Ulan-Udė e a descrivercela c'è il nostro Akphantom con la sua dovizia di particolari come sempre. Ulan-Udė è la capitale della Repubblica Burjàtia che si trova in Siberia orientale a 4495 km ad est di Mosca e a 75 km a sud-est del Lago Bajkal. E' un grosso centro di cultura, di scienza, e di industria. La popolazione è di 430.550 abitanti (2016). Ulan-Udė si trova nella zona del clima temperato ma il tempo può cambiare radicalmente ed improvvisamente in breve.
D'estate la temperatura può alzarsi fino ai 40 gradi, l'inverno invece può abbassarsi fino ai 45 gradi sotto zero. Durante l'inverno non c'è fanghiglia e d'estate tutte le pozze si asciugano rapidamente senza lasciare traccia. L'aria a Ulan-Udė è molto più pulita che a Novosibirsk ma non è ideale: negli ultimi anni la quantità delle auto è aumentata, e funziona anche una centrale termo-elettrica che con altre lavorazioni industriali contribuisce all'inquinamento dell'aria ma la presenza di enormi foreste pulisce l'aria quotidianamente. Inoltre la Repubblica Burjatia e i volontari dedicano tanto tempo e finanze al rinverdimento della città e al miglioramento dell'ambiente.
A 130 km dalla città si trova il noto lago Bajkal che viene considerato unico nel suo genere al mondo. Molto affascinante è che il lago viene filtrata da se stessa cosicché l'acqua resta pulita e cristallina . Intorno al lago si trova una natura meravigliosa e ci sono posti dove l'uomo non ha mai messo piede. Un treno locale compie il tragitto da Ulan-Udė al Bajkal in sole due ore.


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ASPETTO STORICO
La storia di Ulan-Udė prese inizio nella primavera del 1666 quando presso la confluenza dei fium Udà e Selengà una squadra di cosacchi russi costruì un ostrog (fortino) per passare l'inverno e anche per raccogliere il tributo locale. Negli anni '80 del seicento da questo ostrog passava la rotta commerciale delle carovane russe per la Cina. Il fortino protesse la strada maggiore del territorio di Nercinsk e la valle del fiume Udà dalle incursioni dei nomadi dal sud che dall'ovest.
All'inizio del '700 la terra intorno all'ostrog si riempì di borghi e la colonia ottenne il nome di Udinsk. Nel 1775 fu elevata al grado di città provinciale, mentre nel 1783 cambiò il suo nome in Verhneudinsk. Nella seconda metà del secolo la città diventò un significativo centro commerciale della regione di Transbajkal. Dal 1786 furono tenute due fiere annuali. La città fu costruita sul fiume navigabile e ciò manteneva il commercio con la Cina. I mestieri si svilupparono, si aprivano le officine, i saponifici e gli impianti molitori. Di tutte queste attività il commercio, il trasporto di merci e l'agricoltura restarono le più importanti per gli abitanti locali.
Nel 1822 Verhneudinsk diventò centro distrettuale del governatorato di Irkutsk. Lo stesso anno finì la costruzione del primo ponte attraverso la Udà. Nella metà dell'ottocento nella città si trovarono più di 500 case, quattro chiese ed oltre 100 botteghe. Nel 1851 Verhneudinsk diventò un centro amministrativo della regione del Transbajkal. Danni enormi alla città furono portati un forte terremoto nel 1862. Una pagina nera nella storia di Verhneudinsk si considera l'anno 1878 quando un vasto incendio distrusse il 75% di edifici cittadini.
Lo sviluppo industriale andava lentamente: nel 1880 5 piccole aziende: un saponificio, una conceria e tre fabbriche di strutto, che diedero lavoro a solo 19 cittadini. Negli anni '80 dell'ottocento si aprì la prima biblioteca pubblica e il banco cittadino. Nel 1899 attraverso la città fu posata la Transiberiana. Nel 1906 fu costruito il ponte di legno attraverso l'Udà: nel 1910 si mise in esercizio la vetreria. Nel 1912 sulle strade della città apparirono le prime automobili e si cominci la costruzione della rete telefonica poi si formò la sfera dell'istruzione: Nel 1916 ci furono 27 istituti di istruzione, le scuole parrocchiali, la scuola ferroviaria, la scuola ebraica ed altri.
Il potere sovietico fu proclamato nel marzo 1918. Nel 1923 la città diventò la capitale del Burjat-Mongola ARSS (autonoma repubblica socialista sovietica). Nel 1925 si mise in esercizio l'aeroporto: l'anno dopo la comunicazione aerea regolare e collegò Verhneudinsk con la Mongolia. Nel 1934 la città cambiò il nome in Ulan-Udė.



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ASPETTO CULTURALE E TURISICO
Ulan-Udė è città estremamente attraente per i turisti ed entra nella lista delle città storiche russe: Viaggiatori non riescono a vedere tutto in un giorno: ci sono 234 oggetti culturali n cità! Sono interessanti l'architettura del novecento e musei e teatri.
Nella città ci sono numerosi hotel per ogni gusto e borsellino, funzionano ristoranti nei quali i viaggiatori possono assaggiare i piatti della cucina nazionale ci sono anche diversi locali di svag. Per esempio " Il monticello d'amore" da cui si goe una buona vista sulla città. Molti festeggiano qua i loro matrimoni.
Davanti al "monticello" si trova il ristorante il caffè Meridian che è uno dei locali migliori della città. Esso ha anche una discoteca vicino al ristorante si trova anche l'hotel omonimo "Meridian". Se volete andare in un night club avete una buona scelta: Epicentro, La fabbrica del Cinema e Metro sono famosissimi e qui spesso arrivano dj da città diverse e musicisti famosi. Ci sono famosi ristoranti dalle tematiche diverse come CinghisKhan , le mille e una notte, Gesèr , Burjata, Najramdal, La corona d'oro, il Capitello ed altri....
La visita del lago Bajkal è una vera e propria favola che si ricorda per tanti anni. Tutta la riviera orientale del Bajkal è una costa declive con numerose spiagge di sabbia e baie.


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ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Il posto speciale nella cucina tradizionale lo prendono i piatti con carne e latticini. Il famoso prodotto di latte degli abitanti del luogo è il kumys che si considera il vero simbolo della terra Burjata è una bevanda quasi sacra che possiede proprietà medicinali e ricostituenti. Il famoso piatto di carne sono i buuz. In ogni caffè o ristorante si può scegliere i buuz con carne di montone, di vitello, con carne macinata e tutti diversi nel gusto. Il buuz è una carne girata con la pasta morbida (qualcosa tipi i pelmeni russi ma più grandi).


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CURIOSITA' SULLA CITTA'
A Ulan-Udé si trova il più grande monumento del mondo al capo del proletariato che è rappresentato da una gigantesca testa. Ulan-Udé è anche un grande nodo ferroviario asiatico che attraversa la linea Ulan-Bator mongolo e poi passa in Cina. Ora è facile capire perché Vladimir Putin ha messo Ulan-Udé nell'itinerario della Grande Via del Tè.
Burjata può vantarsi della galleria ferroviaria Severomujsk di 15 km che è la più grande della Russia (fa parte della Ferrovia Bajkal-Amur che attraversa la regione). In Burjata scorrono 30.000 fiumi, la lunghezza dei quali raggiunge in totale 150.000 km. Il 52% della Regione appartiene al bacino del Bajkal. Oltre il Bajkal ci sono 35.000 laghi. Fra la popolazione della Repubblica si calcolano oltre 100 nazioni.



Adesso tutti in carrozza si riparte per la prossima tappa con la città di Čita vi aspetto numerosi per scoprire i segreti di questa nuova città.


akphantom [ 13 Giugno 2017, 5:16 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Eccoli i buuz in Burjatia:

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n4italia [ 13 Giugno 2017, 8:52 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Confermo, sono quelli che ho mangiato a Irkutsk.


akphantom [ 13 Giugno 2017, 11:47 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Per riscaldare l'interesso alla rubrica vi presento le donne più belle di Ulan-Udè: la belezza asiatica sotto bandiera della Federazione Russa!

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Anastasia Tsidenova (Анастасия Цыденова) - Asia (presentatrice di Muz-TV)
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Darima Cimitova (Дарима Чимитова) - Miss Ulan-Udè 2012
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Maria Shantanova (Мария Шантанова) - modella, il faccio di Dolce & Gabbana
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Medegma Dorjieva (Мэдэгма Доржиева) - cantante, compositore, pianista
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Ojuna Osodoeva (Оюна Осодоева) - la modella
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Butterfly77 [ 19 Giugno 2017, 17:24 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Dodicesima tappa: Čita
Uscita curata da: Butterfly77

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Oggi per la nostra tappa odierna arriviamo a Čita che è il capoluogo del territorio della Transbajkalia e si trova ad una altezza di 683 metri sul livello del mare si trova sul versante meridionale dei monti Jablonovyj. La temperatura media è di -26°C a gennaio e a luglio è di 18°C con delle precipitazioni medie annue di 346 mm.


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ASPETTO STORICO
Sotto questo aspetto la città non offre un gran che, è stata fondata come fortezza nel 1653 da un esploratore Beketov, nel 1851 ha ottenuto lo status di città. Nel 1905, durante la rivoluzione russa, ebbe un breve periodo di potere rivoluzionario sulla città ed infine nel 1922 è divenuta capitale della Repubblica dell'Estremo Oriente. La città è sede di diverse industrie alimentari, siderurgiche, meccaniche, del legno e dell'abbigliamento solo per citare quelle più famose.


ASPETTO CULTURALE
Anche sotto questo aspetto Čita non offre un gran che anche se questa città offre molto sotto l'aspetto sanitario come un ospedale per le malattie infettive, due centri diagnostici uno regionale per adulti e uno per bambini ed altri policlinici per la cura di varie malattie come quello per le cure di Recupero da come si evince da una mia accurata ricerca su internet e sulla enciclopedia Treccani sempre on-line.


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ASPETTO TURISTICO
Čita offre ai suoi visitatori due parchi uno dei quali Odori Park e l'altro della storia della Siberia che al suo interno integra anche un interessantissimo museo ma anche strutture turistiche degne più o meno di nota. Per gli amanti della natura ci sono diverse escursioni tra parchi e natura a voi la scelta di come improntare il vostro soggiorno in questa città nel cuore della Repubblica dell'Estremo Oriente. Un museo comunque me lo sento di consigliarvelo quello della storia locale di Čita.


ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Anche come altre città che abbiamo già analizzato nel corso del nostro viaggio virtuale anche a Čita abbiamo molti ristoranti dove mangiare russo, ma anche una diversità di ristoranti etnici come cinesi e giapponesi o anche dei semplici pub dove mangiare pizza anche se penso non sarà di ottima qualità come in Italia, ma si trovano locali più caratteristici dove degustare delle prelibate zuppe ed anche specialità della Russia e della vicina Cina.


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CURIOSITA' SULLA CITTA'
Non ci sono degne da essere scritte su questa città possiamo dire che in questa località abbiamo un aeroporto aperto per 24 ore al giorno e vi atterrano e decollano 10 aerei all'ora tra i quali ci sono numerosi airbus e boeing e altri di livello inferiori di quest' ultimi tipi citati.
L'aeroporto è a 14 km dalla città dove si può arrivare via automobile o con il trasporto pubblico via taxi o via autobus con le linee 12 e 14 o anche tramite navetta che collega l'aeroporto alla stazione dove passa la Transiberiana.



Ed ora tutti di nuovo in carrozza stiamo arrivando a Skovorodino per arrivare quasi a conclusione del nostro viaggio....continuate a seguirci mancano ancora poche tappe.....


akphantom [ 20 Giugno 2017, 13:49 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Prima mai pensavo che il nome Čita suona così in modo banale in italiano


Atreju [ 20 Giugno 2017, 16:19 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Tutto molto interessante.

Mi sono sempre chiesto il perchè di quel nome (Čita)... sì, per noi italiani rimanda subito alla memoria la mitica compagna di Tarzan.

Il nome ha per caso qualcosa a che fare con la "lettura" (penso al verbo читать)?


Butterfly77 [ 21 Giugno 2017, 9:32 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Atreju ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Tutto molto interessante.

Mi sono sempre chiesto il perchè di quel nome (Čita)... sì, per noi italiani rimanda subito alla memoria la mitica compagna di Tarzan.

Il nome ha per caso qualcosa a che fare con la "lettura" (penso al verbo читать)?


Buongiorno Atreju se vuoi partecipare a qualche uscita (me ne mancano due) da ricevere il materiale sei il benvenuto ti metto il topic con i dettagli delle uscite così se vuoi partecipare puoi scrivere lì.....

Topic rubrica: http://www.russia-italia.com/discus...na-vt21813.html


Atreju [ 21 Giugno 2017, 14:32 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Beh, se posso essere utile in qualche modo...


Atreju [ 21 Giugno 2017, 14:34 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
quali sono le tappe... Khabarovsk e poi Vladivostok, giusto?


akphantom [ 21 Giugno 2017, 15:24 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Atreju ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Tutto molto interessante.

Mi sono sempre chiesto il perchè di quel nome (Čita)... sì, per noi italiani rimanda subito alla memoria la mitica compagna di Tarzan.

Il nome ha per caso qualcosa a che fare con la "lettura" (penso al verbo читать)?


No, non c'è niente di commune con il verbo "Читать" o sostantivo "Чтиво". La provenienza del nome "Čita" non è chiaro. Ci sono soltanto ipotesi. Neanche non è chiaro da quale lingua il nome nacque.


Butterfly77 [ 21 Giugno 2017, 18:35 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Atreju ha scritto: [Visualizza Messaggio]
quali sono le tappe... Khabarovsk e poi Vladivostok, giusto?


Ti quoto il mio messaggio per farti vedere le città che mancano.....per Vladivostok ho già l'uscita pronta e se ne occuperà Anto63....


Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Appena rientrata da qualche minuto da una quattro giorni al mare eccomi di nuovo a lavoro per continuare la rubrica della Transiberiana con l'aggiornamento del materiale da ricevere:

Chabarovsk in attesa di materiale

Ussurijsk in attesa di materiale

Per le scadenze e forumisti impegnati potete scorrere nella prima pagina e vedere quello che vi interessa al bisogno comunque potete mandarmi un MP....

Giusto un aggiornamento al 14/06/2017

Per uscita di Chita me ne occuperò io visto l'impossibilità di Savin a poterla fare....


Se vuoi occuparti di una delle uscite dimmelo che ti dico semmai quale città dovresti fare.
Buona serata.


Luda Mila [ 23 Giugno 2017, 10:00 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Atreju ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Tutto molto interessante.

Mi sono sempre chiesto il perchè di quel nome (Čita)... sì, per noi italiani rimanda subito alla memoria la mitica compagna di Tarzan.

Il nome ha per caso qualcosa a che fare con la "lettura" (penso al verbo читать)?


ma dai, Atreju il nome della citta` si pronuncia con un altro accento, diverso da quello della compagna di Tarzan forse dovrebbe anche essere scritto con quel segno di accento: in russo viene pronunciato con la -a accentata: Cita` (uguale alla "citta`" italiana )
L'origine del vocabolo e` oscura, come dice akphantom; e` sicuro solo che la citta` ha preso il nome del fiume Cita`, il cui significato e` perso; si crede comunque che potrebbe essere una parola di alcune lingue indigene, un'ipotesi dice che forse significava "abitazione", un'altra allude ai locali giacimenti di carbone... ma nessuno lo sa di sicuro.


Luda Mila [ 23 Giugno 2017, 10:21 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Per riscaldare l'interesso alla rubrica vi presento le donne più belle di Ulan-Udè: la belezza asiatica sotto bandiera della Federazione Russa!


akphantom, che foto!!! le ragazze favolose, la bellezza asiatica che incanta e affascina

Trovo magnifica questa rubrica sebbene io sia russa, la leggo con molto interesse e apprendo sempre qualcosa di nuovo. Butterfly, grazie e complimenti!


Butterfly77 [ 23 Giugno 2017, 17:53 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Luda Mila ha scritto: [Visualizza Messaggio]
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Per riscaldare l'interesso alla rubrica vi presento le donne più belle di Ulan-Udè: la belezza asiatica sotto bandiera della Federazione Russa!


akphantom, che foto!!! le ragazze favolose, la bellezza asiatica che incanta e affascina

Trovo magnifica questa rubrica sebbene io sia russa, la leggo con molto interesse e apprendo sempre qualcosa di nuovo. Butterfly, grazie e complimenti!


Grazie mia cara Luda! Il mio scopo con questa rubrica era quello di far conoscere città della Russia che si conoscono poco o nulla come nelle ultime uscite che sono delle città quasi del tutto sconosciute ti invito te e gli altri a seguire le ultime 4 uscite che sono veramente interessanti...

Sono stati tutti molto bravi a darmi mano e non finirò mai di ringraziare lo staff del forum di avermene dato la possibilità di farla.... spero che anche la rubrica dell'arte del '900 riceva lo stesso consenso di pubblico.....


akphantom [ 24 Giugno 2017, 8:04 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Luda Mila ha scritto: [Visualizza Messaggio]
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Per riscaldare l'interesso alla rubrica vi presento le donne più belle di Ulan-Udè: la belezza asiatica sotto bandiera della Federazione Russa!


akphantom, che foto!!! le ragazze favolose, la bellezza asiatica che incanta e affascina


Si, sono veramente belle. Molti russi uomini trovano la sua felicità con le donne asiatiche.


Butterfly77 [ 26 Giugno 2017, 16:29 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Tredicesima tappa: Skovorodino
Uscita curata da: Butterfly77

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Oggi la sottoscritta parlerà di una piccola cittadina della Russia che conta poco più di 10.000 abitanti di cui non si hanno grandi notizie se non il passaggio della Transiberiana. Questa sperduta cittadina dista da Mosca circa 8.000 km ed è ricca di fiumi tra i quali possiamo ricordare l'Amur, la Zeja e la Bureja, vi si parlano due lingue: il russo ed il cinese nelle aree di confine.


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ASPETTO STORICO
Skovorodino è stata fondata nel 1908 con il nome di Zmeinyi successivamente è stata nominata Never per poi richiamarsi Ruchlovo e alla dine del 1938 ha assunto, il dicembre il nome attuale. Nel 1939 è stata collegata ed attivata la linea telefonica con Mosca. Il 29 agosto 2010 Vladimir Putin ha inaugurato la sezione del gasdotto Russia-Cina infine nel 2011, il 14 ottobre ha subito un terremoto che ha distrutto diversi edifici e fatto alcune vittime. La cittadina dista 70 km dal confine cinese e si trova ad un'altezza di 400 metri sul livello del mare.


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ASPETTO CULTURALE E TURISTICO
Sotto l'aspetto culturale e turistico Skovorodino offre il Palazzo della Cultura che contiene al suo interno sale da cinema, sale da concerto, sale per lo studio della danza e sale per il teatro amatoriale e c'è anche un palazzetto dello sport.
Per quanto riguarda cose di interesse turistico ci sono la statua di Lenin e un monumento raffigurante un treno che è un memoriale a La Patria.


ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Essendo Skovorodino un piccolo centro di soli 10.000 abitanti non offre molto a livello enogastronomico: in questa piccola cittadina al confine con la Cina (70km) ci sono a malapena due ristoranti assai costosi e di pessima qualità.


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CURIOSITA' SULLA CITTA'
Il clima del piccolo centro urbano è continentale: gli inverni sono assai rigidi (a gennaio la temperatura media è di -27°C), mentre l'estate è abbastanza calda ed umida (a luglio la temperatura media è di 18°C) anche se talvolta enorme sbalzi termici tra il giorno (34°/37°C) e la notte (13°/16°C). Sotto il periodo natalizio la cittadina viene addobbata con alberi di Natale in tutte le piazze del centro.



E adesso di nuovo in carrozza si parte per la città di Chabarovsk con il nostro Lupacchiotto a descrivercela in ogni angolo nascosto, vi aspetto, come sempre numerosi. Buon viaggio.


Butterfly77 [ 03 Luglio 2017, 12:10 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Quattordicesima tappa: Chabarovsk
Uscita curata da: The Wolf

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Ed eccomi arrivato a Chabarovsk, dopo un lunghissimo viaggio. La città la potete trovare anche con il nome di Habarovsk Khabarovsk, comunque in cirillico è Хабáровск. Il mio navigatore satellitare mi dice che mi trovo a ben 8500 km da Mosca, a circa 760 km da Vladivostok verso il sud, e a soli 30 km dalla Cina.
Oggi c'è il sole, siamo quasi a luglio e il tempo è bello: la temperatura è di circa 19/20 gradi. Non è un granchè, ma ben altra cosa sarebbe stato venirci di inverno: a gennaio si arriva facilmente a -30°C. In compenso, in estate sono molto più frequenti le piogge che in inverno quindi mi posso ritenere fortunato. La città è il capoluogo dell'omonimo territorio di Chabarovsk, e conta una popolazione di circa mezzo milione di abitanti.


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ASPETTO STORICO
Fino al XII secolo , l'area in cui sorge la città faceva parte della Cina Imperiale. In seguito al trattato di Aigun del 1858 (che ridisegnò i confini tra Russia e Cina), la zona fu ceduta alla Russia. Fu poi ribattezzata da Bòli a Chabarovsk, in onore dell'esploratore Erofej Chabarov. I russi ci costruirono un fortino, e quello che inizialmente era solo un piccolo insediamento, in pochi anni cominciò a crescere rapidamente.
Nei primi anni del XX secolo, Chabarovsk era diventata un importante centro dell'oriente russo. In seguito lo sviluppo della ferrovia Transiberiana contribuì a dare ulteriore importanza alla città. Al tempo della guerra civile russa tra rossi e bianchi, Chabarovsk fece parte del Governo provvisorio del Priamurye, che fu l'enclave dei bianchi tra maggio 1921 ed ottobre 1922. Dal 1926 al 1938 fu capitale dell'Estremo Oriente Sovietico.


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ASPETTO CULTURALE E TURISTICO
La vicinanza con la Cina, Giappone e Corea del Sud fanno di Chabarovsk un posto decisamente interessante. Eppure a vederla, mi ricorda molto il nord dell'Europa. La città sorge sul maestoso fiume Amur, nei pressi del quale tutto sembra essere molto interessante. Passeggiate sul lungofiume e camminate per i viali alberati. Fatevi un giro in tram, e ammirate gli edifici dell'epoca sovietica e pre-sovietica. Sedetevi in uno dei bar lungo la Muravyova-Amurskovo a bere un caffè e respirate l'aria frizzante.
Dappertutto il clima è rilassante. Chabarovsk potrebbe rapirvi: Non vi renderete nemmeno conto di trovarvi a più 8000km da Mosca. Potete ammirare le cupole dorate della Chiesa della Trasfigurazione alta ben 96 metri. O lasciarvi incantare dalle meravigliose fontane che trovate nelle piazze.
Se la giornata è abbastanza calda, come oggi, potete pure vedere qualche turista coraggioso che prende il sole lungo la riva. In inverno, quando l'Amur è ghiacciato, è possibile farci delle passeggiate. Purchè si intende, il ghiaccio sia abbastanza solido. Si avvicina la sera, l'aria diventa freschina. Per fortuna ho la mia giacchetta: la indosso e sto decisamente meglio. Comincia ad imbrunire, e decido di viitare Piazza Lenin centro.
In serata è frequentata da molti giovani pattinatori. Sui roller e sugli skateboard danno la prova della loro abilità. Ci sono anche molte famiglie con i bimbi piccoli: alcuni giocano con le macchinine telecomandate. Anche in questa piazza non mancano le fontane, e la sera potete ammirarne giochi di illuminazione multicolori.


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ALTRI ASPETTI (Musei, Chiese ed Escursioni)
Se siete interessati ai musei, dovete assolutamente vedere il Museo Regionale di Storia. Purtroppo non ho avuto il tempo di visitarlo, ma mi hanno riferito che ha una interessantissima sezione dedicata alla guerra civile russa. Se vi affascinano le chiese, oltre alla Chiesa della Trasfigurazione dovete andare a fare un salto alla Cattedrale della Divina Madre di Dio.
E già che ci siete, non perdetevi il monumento alla seconda guerra Mondiale: maestoso e in stile (naturalmente) sovietico. In città la vita si svolge principalmente lungo il fiume Amur. Se avete voglia di camminare, potete fare una lunga passeggiata, e arriverete ad un parco, che prosegue fino ad una collinetta.
Da qui, potete ammirare il panorama: alla luce del tramonto, scintillano le cupole dorate. Lungo il fiume ci sono parecchi locali, e potete ascoltare dell'ottima musica dal vivo. Guardo le barche con i turisti allegri sul fiume, in gita. Mi dicono che è possibile pure andare a visitare le zone boschive, ce ne sono parecchie nei dintorni.
Vicino alla città si trova anche la vetta dell'Heksir, da cui inizia la grande foresta Ussuriskaja Taiga, dove si trovano le tigri dell'Amur. Sono tigri famose per essere particolarmente grandi, ma che si mimetizzano alla perfezione con l'ambiente circostante. attenzione!
Se preferite la barca, oltre al giro turistico sul fiume Amur, che vale la pena di fare, potete andare a visitare il vicino arcipelago Shantar, formato da 15 isole, dove potrete degustare il contatto con la natura selvaggia. Nel mare potrete avvistare le balene e le foche barbate, ma se vi viene voglia di campeggiare, ricordatevi che non mancano...gli orsi.



Ed ora di nuovo tutti in carrozza per le ultime due tappe di viaggio e la prossima settimana tutto quello che c'è da sapere sulla città di Ussurijsk e continuate perciò....a seguirci!


Butterfly77 [ 10 Luglio 2017, 14:17 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Quindicesima tappa: Ussurijsk
Uscita curata da: Butterfly77

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Oggi il nostro treno, per questa ultima tappa da me effettuata, si ferma nella città di Ussurijsk che fa parte del circondario federale dell'Estremo Oriente. La città si trova a 33 metri sul livello del mare e conta 153.900 abitanti secondo una stima risalente al 2007. Ussurijsk si trova a breve distanza da Vladivostok alla quale è unita tramite la ferrovia Transiberiana ed una strada.


ASPETTO STORICO
La città venne fondata nel 1866 ma cambiò diverse volte nome: iniziò con il nome di Nikol'skoe che lo mantenne fino al 1898 quando prese il nome di Nikol'sk nel 1905 prese la denominazione di Ussurijsk dal fiume di Ussuri che scorre lì vicino, poi nel 1926 cambiò nuovamente in Nikol'sk-Ussurijskij. Durante il ventennio 1935/1957 ricambiò nome di Vorosilov in onore di un politico e militare Kliment Vorosilov, ma nel 1957 la città porta definitivamente il nome di Ussurijsk.


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ASPETTO CULTURALE
Ussurijsk ha due teatri dove si tengono molti spettacoli musicali e di altro genere giudicati di buon livello dagli spettatori. Anche il costo dei biglietti dei due teatri è assai economico e conviene andarci con tutta la famiglia perché spesso la programmazione è adatta anche ad un pubblico di bambini.


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ASPETTO TURISTICO
Certamente vale la pena vedere la Chiesa dell'Intercessione eretta nel 1914 adiacente alla chiesa vi è il Memoriale della Seconda Guerra Mondiale; un'altra chiesa che merita una visita è quella di San Nicola. Se amate invece la natura la città offre parchi naturali e corsi d'acqua nella ampie vallate che la circondano dove potete noleggiare una barca e girare un po' o anche praticare qualche sport acquatico.


ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Visto che Ussurijsk è vicina alla Cina i ristoranti della città vi offriranno pasti di chiaro stampo cinese dove potete contemporaneamente ascoltare della buona musica; ma ci sono anche ristoranti russi come il Retrò con molte pietanze a base di carne e insieme ci sono anche qui degli spettacoli danzanti durante la cena. In essi il rapporto qualità/prezzo è buono non si spende tanto per una quantità di cibo fin troppo abbondante e che sfamare ben tre persone.


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CURIOSITA' SULLA CITTA'
L'unica curiosità su Ussurijsk è che la città si è sviluppata come un enorme centro commerciale anche se negli anni si è andata configurando anche 'impianto industriale.



Ed ora per l'ultima volta tutti in carrozza per la nostra ultima tappa di Vladivostok descritta dal nostro amico Anto63....seguiteci per la nostra ultima tappa. Alla prossima settimana per il gran finale.


Butterfly77 [ 13 Luglio 2017, 19:34 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Vi aspetto tutti lunedì 17/07/2017 per l'ultima uscita della Rubrica della Transiberiana con la città-capolinea di Vladivostok affrontata dal nostro amico e forumista Anto63....vi aspetto con un gran finale per poi concludere con una gallery di immagini oltre ai ringraziamenti.....

A lunedì


Butterfly77 [ 17 Luglio 2017, 11:37 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Sedicesima ed ultima tappa: Vladivostok
Uscita curata da: Anto63

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E così siamo giunti alla fine del nostro viaggio oggi il nostro amico Anto63 ci descrive la città di Vladivostok. Città della Russia (578.619 ab. nel 2009), attualmente sono circa 600.000 abitanti, capitale del territorio di Primorskij kraj (o del Litorale), nella Siberia orientale; è situata sulle rive della Baia di Zolotoj Rog (Corno d’oro) al fondo della Baia di Pietro il Grande (Mar del Giappone). La città di origine recente, fondata nel 1860, crebbe rapidamente soprattutto dopo la costruzione della Transiberiana, e così il suo porto fu presto uno dei più importanti dei mari dell'Estremo Oriente; vi giungono navi da ogni parte dell'Oceano Pacifico, importando o esportando merci dalla Manciuria; Città moderna, si distingue per le vie larghe, fiancheggiate da grandi edifici di bell'aspetto. Numerose sono le istituzioni culturali e le strutture di carattere commerciale come, uffici di rappresentanza, banche, esposizioni di merci. Interessante è il quartiere cinese, con le sue caratteristiche costruzioni, le vie strette, i piccoli negozi con merci svariatissime.


ASPETTO STORICO
Il 20 giugno (il 2 luglio con il calendario gregoriano) del 1860 la nave da trasporto militare Manchur, al comando del Cap. Alexey K.Shefner, salpò verso quella che oggi è la Baia del Corno d’Oro, per costruire un avamposto a cui venne dato il nome di Vladivostok. Nel 1891 cominciò la costruzione della più lunga linea ferroviaria del mondo, la Transiberiana, voluta dallo Zar per ottenere una linea di comunicazione moderna e veloce che potesse collegare le città dell’Impero Russo. Già nel 1897 erano regolari i collegamenti con la città di Khabarovsk a circa 800 km. Durante la prima rivoluzione russa, la città venne direttamente coinvolta, all’inizio del 1906 fu governata dalle unità militari ribelli. Dal 1916 al 1922 trovarono rifugio nella città gli oppositori del nuovo governo sovietico (650 intellettuali provenienti da Mosca e San Pietroburgo), e la popolazione crebbe fino a 410.000 abitanti. Con la vittoria dei bolscevichi la maggior parte della popolazione emigrò in Australia, Cina e Usa, tanto che nel 1926 la popolazione contava solo 108.000 abitanti. Il nuovo Governo capì la grande importanza strategica della città e creò un collegamento aereo con la città di Mosca. Nel 1932 la città divenne la principale base della Flotta del Pacifico. Dal 1930 fino al 1970 nessuno escluso gli abitanti della città, poteva visitare la città, che era considerata una importantissima base militare e sede della Flotta sul Pacifico. L’apertura della città, avvenne con il crollo dell’Unione Sovietica.


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ASPETTO CULTURALE
Mentre sino a quattro anni fa appariva come un avamposto dimenticato, in seguito al summit dell’Apec si è trasformata in una moderna città portuale, nonché una delle mete turistiche più interessanti del Paese. Situata a meno di centotrenta chilometri dal confine con la Corea del Nord, è una città unica al mondo. Lasciata Mosca, in direzione Est, la Transiberiana compie qui, tra i monti della penisola di Muravyov-Amursky, la sua ultima fermata. Vladivostok è ricca di contrasti tra vecchio e nuovo. Costruita su una serie di rilievi montani che si ergono dal mare con l’imponenza di una cascata di roccia. Antiche abitazioni di legno si alternano a grandi complessi condominiali di cemento risalenti all’epoca sovietica. Lo scintillio dei nuovi casinò, con i loro guizzi di luci al neon, rischiara i vicoli, mentre petroliere e navi della Marina entrano ed escono dal porto. In occasione del Summit, sono state intraprese alcune imponenti opere di edilizia che l’hanno resa una città moderna. Il nuovo ponte Russky, attualmente il ponte sospeso più lungo del mondo, si estende sul mare e collega Vladivostok all’isola di Russky, che nel 2012 è stata la sede del summit.
La Vladivostok State University of Economics and Service (VSUES), ubicata a Gogolya St. risulta essere una delle migliori scuole di business del mondo. Nel 2009 ha vinto il premio qualità del Governo della Federazione Russa. Nel 2008 è stata premiata a La Sorbonne come una delle migliori scuole di business del mondo. Inoltre, è l'unica università Russa, che ha ricevuto la valutazione di quattro stelle.


Va detto che in città ci sono diversi musei da visitare, indico i più importanti:
Museo della Fortezza di Vladivostok, affacciato sullo Stalinaya Harbour è un insieme di fortini ricostruiti, al cui interno sono esposte foto relative al sistema difensivo della città , mentre all’esterno si trovano numerosi cannoni;
Museo Regionale Arseniev, con una collezione assai varia di oggetti relativi alla storia locale (c’è pure una stanza dedicata alla famiglia Brynner);
Sottomarino-museo S-56, lo stesso sottomarino che durante la Seconda Guerra Mondiale ha affondato una decina di navi nemiche è visitabile, il pezzo forte della visita consiste proprio nell’esplorare i suoi ambienti interni piuttosto che guardare la mostra fotografica. Davanti al sottomarino è ormeggiata la prima nave della flotta sovietica del Pacifico (Krasny Vympel), anch’essa visitabile;
Galleria d’Arte Primorsky, vanta una pregevole collezione di pittura olandese del XVII secolo.


Da Vladivostok si possono fare delle gite in giornata, in particolare per raggiungere le isole al sud che, hanno un mare niente male. Non è facilissimo riuscire a raggiungere in autonomia le isole più a sud (e più belle), come Popov o Reyneke, ma vale un tentativo provare a raggiungere perlomeno Russkij, esperienza che, se fatta via terra, permette di vedere e attraversare il ponte sospeso con la maggiore lunghezza della campata centrale al mondo. L’isola Russkij è un’isola dalla forma irregolare, con insenature e promontori, e un’unica strada principale. Aperta al pubblico solo dal 2000, ha un potenziale turistico ancora non del tutto sfruttato. È diventata famosa nel settembre 2012, quando ha ospitato il ventiquattresimo summit dell’APEC.


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ASPETTO TURISTICO
Vladivostok, c’è chi la soprannomina la San Francisco della Russia. Solitamente tappa conclusiva di un viaggio lungo la tratta ferroviaria Transiberiana, merita una sosta di qualche giorno. L’estate offre senza dubbio maggiori possibilità di “fare cose”, in città e nei dintorni, ma anche l’inverno ha uno charme notevole. Vladivostok si trova nel est russo, una terra lontana migliaia di chilometri dalla Russia conosciuta (oltre 9000 km!), dove infiltrazioni coreane, giapponesi e cinesi si fanno sentire praticamente in ogni dove.
la prima cosa da fare è un giro per il centro alla ricerca di edifici dell’era zarista, ma anche dei complessi immobiliari sovietici. Lungo le vie del centro, tutte un saliscendi, si notano anche alcune belle abitazioni, principalmente appartenute a personaggi importanti per la città. Il cuore della città è rappresentato da Ploshchad Bortsov Revolyutsii al centro della quale svetta l’importante Monumento ai Combattenti per il potere sovietico in Estremo Oriente. Lo Sportinaya Harbour, a ovest, è la spiaggia cittadina. Qui i più coraggiosi fanno addirittura il bagno (l’acqua non è proprio cristallina). Dalla parte opposta al centro, oltrepassata la piazza principale e il ponte, c’è la passeggiata al mare, luogo piacevole, in particolare nelle belle giornate estive. Da lì si può ammirare lo Zolotoy Bridge (Golden Horn Bridge) da diverse prospettive. In fondo alla passeggiata c’è la stazione della funicolare (aperta tutti i giorni dalle 7 alle 20) che in un minuto, e pochi rubli di spesa vi porterà fino alla sommità della collinetta, dove la vista sulla Baia del Corno d’Oro, è davvero incantevole. Con le dovute proporzioni, si ha la sensazione di essere a San Francisco. In alternativa alla funicolare ci sono le scale, che suggerisco di fare almeno a scendere, non per risparmiare rubli, ma per intrufolarsi nel bel quartiere residenziale che si sviluppa sulla collina. Qui vive la Vladivostok bene.


ASPETTO ENOGASTRONOMICO
La cucina rappresenta una miscela impeccabile di abitudini culinarie tradizionali Europa e Asia. I piatti preparati e serviti nella capitale del mare sempre affascinano visitatori e turisti. La base gastronomica della cucina locale ha raccolto formule di piatti russi, e tenendo conto dell’emigrazione, piatti tipici dall’ Ucraina. Comunemente, si possono gustare borsh aromatico, frittelle con caviale rosso, Vareniki, gnocchetti con diversi ripieni, golubtsi, marinate e funghi chiare, cetrioli salati. Il leggero accento delle materie prime asiatiche, e la posizione vicina al mare, influenzano i piatti della tipica cucina russa. Ad esempio, nei pelmeni usano un ripieno di pesce. A bordo mare, i mercati abbondano in diverse specie di pesci e molluschi. Re in tavola è il pesce che i residenti spesso mangiano salato, nella regione ci sono innumerevoli ricette per salare pesce. Diversi tipi di tartine e stuzzichini, preparati con frutti di mare sono un pranzo eccellente servita in qualsiasi tavolo di festa. Attualmente, le preferenze culinarie degli abitanti di Vladivostok, ruota attorno cucina giapponese, ma anche cinese e coreana. Inoltre, a Vladivostok si inaugureranno ristoranti originali dove si possono gustare le delizie della cucina panasiatica. In ogni caso, i cittadini non solo frequentano tali ristoranti, ma preparano la tipica cucina giapponese, cinese e coreano a casa. Tra le bevande, la preferenza è data alle bevande analcoliche a base di frutti di bosco, kompot, foglie di tè melissa preparato ampliato nel Primorye e bacche diverse. Per le bevande alcoliche, si può dire che non è molto diverso da connazionali provenienti da altre regioni, vodka e birra. In realtà, la birra è normalmente prodotta in Giappone. Inoltre, a Vladivostok si estendono diverse liquori di ginseng, rosa canina, biancospino, cedro.


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CURIOSITA' SULLA CITTA'
Vladivostok è porto franco, dal 12 ottobre 2015, e lo sarà per i prossimi settant’anni. La legge, approvata a luglio 2015, e comprende oltre 34 mila km quadrati, l’equivalente del Belgio.
Yul Brynner attore di origine russa, era nato a Vladivostok nel 1920 e la sua casa si trova al 15 di Aleutskaya St. e al Museo Regionale Arseniev c’è una statnza dedicata alla sua famiglia.
La meraviglia di Vladivostok, è la sua fioritura che arriva a maggio, e si dice che sia uno spettacolo che merita un viaggio.
La Las Vegas Russa, sta nascendo a vladivostok, Nel giro di 5 anni, sorgeranno in mezzo alla foresta una mezza dozzina di casinò, un parco acquatico, un campo di golf, cinema e spa.
Una palla di fuoco Vladivostok, nel Settembre 2013 una palla di fuoco si è disintegrata nei cieli della città dell’estremo oriente, il filmato lo si può vedere qui.
Rettili striscianti , hanno invaso la città nel giugno del 2015, quasi ogni giorno ci s'imbatteva nei rettili striscianti per le vie cittadine anche nelle automobili, campi da gioco, case e uffici.
Orari della ferrovia, i quali, nonostante la transiberiana nel suo viaggio attraversi ben 7 fusi orari, rispettano esclusivamente il fuso orario di Mosca. Ad esempio, se una persona dovesse prendere un treno da Vladivostok, nel tabellone degli orari dovrà considerare il treno che parte 7 ore prima rispetto all'orario preventivato. Non proprio una comodità oserei dire.
Il Festival del cinema - Meridiani del pacifico, dal 2003 si svolge a Vladivostòk, con cadenza annuale, nel mese di settembre, quest’anno dal 9 al 15.



Il nostro viaggio termina qui ma nei prossimi giorni un'ampia foto gallery con le foto delle città che abbiamo toccato durante questi mesi oltre ai ringraziamenti delle persone che hanno seguito e lavorato a questa mia rubrica. Ad ora un GRAZIE!


Butterfly77 [ 18 Luglio 2017, 12:22 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Photo Gallery finale
Immagini selezionate da: Butterfly77

Prima di ringraziarvi e dirvi due parole ho selezionato delle foto per percorrere le tappe che abbiamo fatto insieme nel corso di questi mesi.


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Il progetto è iniziato per scherzo una sera durante una videochiamata con Marco1973, nostro moderatore, con una sua idea che lui poi non ha mai sviluppato e che poi io ho proposto allo staff al Direttore e mi è stato dato l'ok per agire e ho cominciato a svilupparla a modo mio come una sorta di "crociera ferroviaria" descrivendo ogni città con la storia, la cultura, il turismo, la gastronomia e delle semplici curiosità spero che non vi abbiamo annoiato in questo lungo viaggio.

Mi sento di ringraziare lo staff del Forum, di allora, composto da Direttore, N4 Italia e Gringox e tutte le persone che hanno collaborato con me in questa cosa che ha portato via un dispendio di energie e creando anche delle collaborazioni bellissime come Sorrento76/Akphantom. Alla sottoscritta ha portato anche del lavoro extra forum.

In dettaglio voglio ringraziare: Maxovich, Sorrento76, Willow, Artachende, Reset, Akphantom (per il suo italiano), The wolf ed Anto63 con la sua ultima uscita, ma ringrazio anche le persone che ho interpellato e non hanno potuto farla per altri impegni, ma ringrazio anche solo chi ha letto questa rubrica e tutte le persone del gruppo FB che hanno messo un semplice MI PIACE.

Grazie a tutti di cuore.
Butterfly77.


Marco1973 [ 18 Luglio 2017, 17:41 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il progetto è iniziato per scherzo una sera durante una videochiamata con Marco1973, nostro moderatore, con una sua idea che lui poi non ha mai sviluppato...


Comincio proprio ad invecchiare.....non mi ricordo per niente....

Complimenti comunque per la costanza e l'impegno dimostrato.


akphantom [ 19 Luglio 2017, 14:21 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Dopo le due settimane mi aspetterà il viaggio transiberiano per 2 giorni sul treno Ulan-Bator - Mosca. Passerò Il tratto di strada transiberiana da Ulan-Udé a Novosibirsk. Complimenti a te Butterfly con la fine di questa rubrica!


Marco1973 [ 19 Luglio 2017, 14:47 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Alphantom,

se riesci fai qualche foto e postacela....direi che potrebbe essere una degna conclusione della rubrica di Butterfly77.


akphantom [ 19 Luglio 2017, 14:56 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Marco1973 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Alphantom,

se riesci fai qualche foto e postacela....direi che potrebbe essere una degna conclusione della rubrica di Butterfly77.


Va bene!


Butterfly77 [ 19 Luglio 2017, 16:27 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Marco1973 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il progetto è iniziato per scherzo una sera durante una videochiamata con Marco1973, nostro moderatore, con una sua idea che lui poi non ha mai sviluppato...


Comincio proprio ad invecchiare.....non mi ricordo per niente....

Complimenti comunque per la costanza e l'impegno dimostrato.


Grazie Marco prenditi anche un po' di merito dato che è anche una tua idea.... ne parlammo quella sera in Videochiamata parlando di viaggi etc....etc......


akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Dopo le due settimane mi aspetterà il viaggio transiberiano per 2 giorni sul treno Ulan-Bator - Mosca. Passerò Il tratto di strada transiberiana da Ulan-Udé a Novosibirsk. Complimenti a te Butterfly con la fine di questa rubrica!


Caro Akphantom grazie anche a te per i complimenti mi accodo al commento di Marco per dire di mettere qualche "fotina" di questa bellissima linea ferroviaria......


akphantom [ 05 Agosto 2017, 20:36 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Ciao a tutti!

Questo viaggio si comincia in Mongolia alla città Erdenet. Il nostro unico carro russo viene agganciato al convoglio ferroviario mongolo che segua a Ulan-Bator e poi viene sganciato a una piccola città con il nome Salkhit per agganciarsi di nuovo al convoglio ferroviario che segua a Mosca.

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Il nostro unico carro

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La stazione a Erdenet

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Il convoglio ferroviario mongolo che segua a Ulan-Bator

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Piccola e povera stazione a Salkhit

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Il mio scompartimento

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Questo e già convoglio ferroviario di Mosca a Darkhan - un'altra città mongola.

Dopo arriviamo al punto di frontiera Sukhbator e la attraversiamo. La Russia qui si comincia dal territorio di frontiera con il nome di città Naushki. Nel mio caso ci era già la notte quindi non ho scaricato né Sukhbator sia Naushki e mi sono messo a dormire.

La mattina dopo il treno arriva a Ulan-Udè - una ferma transiberiana - e poi seguono le altre stazioni transiberiani.
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Un boiler dentro il mio carro per fare tè e preparare fastfood. Funziona anche dal carbone quando non c'è elettricità.

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Due linee ferroviare: il treno che arriva ed il treno che diparte. Il ponte attraverso il Selenga - un fiume che si comincia in Mongolia e poi sfocia nel lago Baikal in Russia. Qui siamo quasi arrivati al riviera del lago.

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L'acqua del Baikal. Il treno muove per molto tempo lungo la costa.

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Le izba con gli orti vicino al lago.

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Il borgo Sludyanka. Molti turisti vengono fuori per comprare qualcosa alla stazione. Almeno proprio alla questa stazione ho notato dei mongoli, cinesi, danesi, tedeschi. Sludanka è quasi il punto finale del Baikal. Poi si comincia la strada diretta a Irkutsk e sembra che il treno va più veloce.

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Il fiume Angara. Irkutsk.

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La stazione a Irkutsk. In Irkutsk nel mio scompartimento si accomoda un ragazzo tedesco che segua fino a Krasnoyarsk. Il ragazzo interessante, parliamo l'inglese, il viaggio diventa molto più divertente, il tempo vola.

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La stazione Zima. Dopo Zima il giorno viene alla fine, la mattina dopo sarà Krasnoyarsk.

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La nebbia fitta vicino a Krasnoyarsk.

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Krasnoyarsk. Non ho scaricato la foto del fiume Enisej perché la nebbia lo nascosta completamente.

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Lo stakan con l'insegna di РЖД

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La stazione di Mariinsk.

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La stazione di Tajga.

L'ultima tappa del mio viaggio è stata Novosibirsk. Purtroppo non ho fatto delle foto, ero troppo circondato di affetto della mia famiglia alla stazione.


n4italia [ 05 Agosto 2017, 21:22 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Akphantom, le tue foto mi hanno regalato qualche "flash" del mio viaggio in Transiberiana di sue anni fa..., Irkutsk, l'Angara, il Bajkal, Zima, Krasnoyarsk, Marinsk...e poi lo scompartimento, uguale a quello dove abbiamo dormito io e mia moglie..., il boiler nel corridoio, il bicchiere... Una copia del bicchiere, quella che viene venduta ai passeggeri che la chiedono, ce l'abbiamo a casa insieme a qualche altro ricordo...


akphantom [ 06 Agosto 2017, 4:37 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
n4italia ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Akphantom, le tue foto mi hanno regalato qualche "flash" del mio viaggio in Transiberiana di sue anni fa..., Irkutsk, l'Angara, il Bajkal, Zima, Krasnoyarsk, Marinsk...e poi lo scompartimento, uguale a quello dove abbiamo dormito io e mia moglie..., il boiler nel corridoio, il bicchiere... Una copia del bicchiere, quella che viene venduta ai passeggeri che la chiedono, ce l'abbiamo a casa insieme a qualche altro ricordo...


Ciao N4! I treni sono più o meno uguali. Ci sono le poche differenze del conforto e comodità. Sono lieto di regalarti buone memorie!


Butterfly77 [ 06 Agosto 2017, 11:38 ]
Oggetto: Re: Rubrica: VIAGGIANDO PER LA TRANSIBERIANA
Grazie Akphantom delle tue foto e delle tue emozioni di viaggio una degna conclusione di questa rubrica che ci ha visti protagonisti solo virtualmente di questo viaggio.... Grazie di cuore di questo regalo.....




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