Suzdal, città dal fascino antico

Suzdal è una delle più importanti città storiche riunite sotto il nome di “anello d’oro” che si trovano a nord-est di Mosca. È una città affascinante per l'atmosfera silenziosa e mistica che si respira. Le sue chiese sono meta di pellegrinaggi ed i suoi monasteri sono luoghi di riposo e meditazione.

 
Tipica chiesetta russa a Suzdal


Quello che colpisce subito l'attenzione sono gli edifici, tutti bassi, perché il piano regolatore non consente la costruzione di case a più di due piani per non turbare l'equilibrio estetico tutto particolare di questa città. Nel centro storico, oltre alle numerose chiese, sono conservate e tuttora abitate le classiche dacie in legno in stile antico-russo, con le finestre decorate, il piccolo orto e la fontana, indispensabile perché spesso non c'è acqua corrente. Qui davvero la vita sembra essersi fermata e nelle campagne che la circondano ancora si vedono i contadini spostarsi con vecchi carretti trainati da cavalli e le donne anziane sedute sulle panche fuori della dacia. Suzdal è anche un importante centro agricolo, le sue terre sono particolarmente fertili, ed è considerata la capitale russa del cetriolo. Il cetriolo è uno dei prodotti tipici, sempre presente sulle mense russe. Quello di Suzdal è famoso per dimensioni, bontà e per le particolari ricette di salamoia. Infatti bisogna sapere che ogni famiglia russa ha la sua ricetta segreta per la conservazione del cetriolo, ma nessuna riesce ad eguagliare i cetrioli di Suzdal venduti ad ogni angolo di strada, sottovetro o sfusi.


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Cenni storici su Suzdal


Breve storia di Suzdal

Suzdal è una delle più antiche e famose città russe e si trova a 220 km da Mosca. La sua fondazione risale al X-XI secolo ad opera di slavi venuti da nord e le prime notizie su di essa risalgono al 1024. Nell’ XI secolo i principi di Kiev la annessero al loro regno ma i contadini della zona rifiutarono di pagare i tributi e si ribellarono. Jaroslav il Saggio riportò l’ordine con il suo esercito e Suzdal divenne parte della Rus’ di Kiev. Ma i disordini proseguirono tanto che Oleg la fece incendiare per punirne la ribellione.

Alla fine dell’ XI secolo Vladimir Monomach si fece costruire una residenza accanto alla prima chiesa in pietra della città, la chiesa dell’Assunzione oggi perduta. Fu solo nella prima metà del XII secolo che la città divenne capitale del principato di Rostov-Suzdal sotto il regno di Jurij Dolgorukij. Perse il titolo di capitale, che passò a Vladimir, attorno al 1157 con Andreij Bogoljubov che fondò il principato di Vladimir-Suzdal. Ma la città conservò la sua forza di centro politico e commerciale anche per la ricca e fertile terra che la circondava, e neppure l’invasione tatara del 1238 ne sminuì l’importanza.

 
Il saccheggio di Suzdal da parte di Batu Khan in una miniatura del XVI secolo

Tra il XIII ed il XIV secolo costituì un principato indipendente e fu sede vescovile, poi si unì con Nizhnij Novgorod e risale a questo periodo la “Cronaca” di Suzdal compilata dal monaco Lavrentij nel 1377. Infine nel 1392 la città fu annessa al principato di Mosca, nel XV tentò di ribellarsi e subì pesanti ritorsioni ad opera di Vasilij Temnij (il cieco). Sotto il dominio moscovita Suzdal si trasformò in centro monastico e fu sede vescovile ed arivescovile. Gli edifici religiosi si moltiplicarono nel corso dei secoli in particolare sotto gli zar Vasilij III e Ivan il Terribile nel XVI secolo. Tra il XVII ed il XVIII secolo la ricca borghesia mercantile della zona diede iniziò ad un ulteriore arricchimento ed edificazione di chiese e monasteri. Nel 1608-10 la città fu saccheggiata durante l’invasione polacco-lituana, poi, nel 1634 vide l’invasione dei tatari della Crimea, nel 1644 fu distrutta da un incendio e nel 1654 soffrì per un epidemia di peste. Nel 1796 entrò a far parte della regione di Vladimir. Ancora oggi Suzdal è chiamata “città santa”  o “città museo” per l’enorme quantità di chiese (più di 30 in un territorio limitato) che vi sorgono.

 

 
Cattedrale della Natività della Vergine a Suzdal


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molto bella suzdal

l' ho visitta ad agosto  ma secondo me visto l' alto numero di turisti
che intasano un po' e soffocano l' atmosfera del luogo
meglio andare in un periodo dell' anno diverso

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