Ucraina: Corte Suprema vieta pubblicazione risultati elettorali
KIEV (Reuters) - La Corte suprema ha proibito la pubblicazione degli esiti delle contestate elezioni presidenziali ucraine svoltesi domenica, vincitore delle quali, secondo quanto riferito da funzionari, è il primo ministro Viktor Yanukovich.
La Corte ha dichiarato che il 29 novembre intende esaminare l'istanza del rivale dell'opposizione, Viktor Yushchenko, per il quale vi sarebbero stati dei brogli durante gli PubblicitàÂ
scrutini.
Il provvedimento posticipa la proclamazione di Yanukovich quale vincitore, e tiene ancora provvisoriamente in carica il presidente uscente Leonid Kuchma.
"La sentenza della Corte vieta alla Commissione elettorale centrale di pubblicare i risultati delle elezioni e di procedere a qualsiasi azione legata a queste", si rende noto in una dichiarazione della Corte.
L'opposizione dell'Ucraina ha ribadito oggi la sua intenzione di indire uno sciopero nazionale, che blocchi i trasporti e le vie di comunicazione, mentre il suo leader Yushchenko ha annunciato che combatterà fino alla fine per rovesciare l'esito ufficiale delle elezioni.
Ma nelle regioni orientali del paese diviso, che ospitano il cuore economico dell'Ucraina, i minatori di carbone hanno dichiarato il loro appoggio al suo rivale, il primo ministro vicino a Mosca Viktor Yanukovich -- dichiarato ufficialmente nuovo presidente ieri.
I minatori hanno detto che non parteciperanno a nessuna azione di sciopero.
Al summit dell'Aja, la crisi ucraina ha dominato gli scambi tra il presidente russo Vladimir Putin e la presidenza dell'Unione Europea, che sull'argomento sono su posizioni opposte.
Putin, che ha appoggiato Yanukovich e si è congratulato con lui mentre il summit iniziava, ha detto più tardi che paesi terzi non hanno il diritto morale di spingere l'Ucraina verso il "disordine", aggiungendo che dovranno essere i tribunali ucraini a risolvere la controversia.
"Non dovremmo introdurre nella pratica della vita internazionale un pretesto per intervenire in dispute di questo genere con il disordine di strada", ha detto durante un incontro con i media.
Il presidente polacco Aleksander Kwasniewski ha dichiarato a sua volta che andrà in Ucraina entro pochi giorni per contribuire alla mediazione. La Polonia, membro di Nato e Ue, è il principale sostenitore europeo dell'Ucraina.
OPPOSIZIONE SI PREPARA ALLO SCIOPERO
I funzionari elettorali, respingendo gli appelli dell'Occidente e di decine di migliaia di manifestanti nelle strade di Kiev, hanno dichiarato Yanukovuch vincitore nella consultazione, che secondo Yushchenko è stata distorta da una frode che gli ha rubato la vittoria.
"Non lasceremo questa piazza finchè non avremo la certezza della vittoria", ha detto Yushchenko ad almeno 100.000 sostenitori che affollano la Piazza dell'Indipendenza di Kiev le strade adiacenti.
"Io e il mio gruppo resteremo qui anche se resteranno solo 15 di noi. Resteremo qui fino alla vittoria", ha detto tra gli applausi e le grida di incoraggiamento.
Al quarto giorno consecutivo di agitazioni in Ucraina, la banca centrale ha detto che offrirà aiuto a quelle banche che dovessero soffrire per una corsa a ritirare i risparmi,
La disputa in corso riflette le drammatiche differenze di orientamento interne alla popolazione ucraina, un paese di 47 milioni di abitanti che condivide una storia comune con la Russia ma che desidera anche avvicinarsi ai nuovi membri dell'Ue ai suoi confini occidentali.
Gli Stati Uniti, il Canada e l'Ue hanno tutti condannato le elezioni del 21 definendole fraudolente, e hanno invocato una revisione dei risultati.
Un aiutante ha detto oggi che un programma di disobbedienza civile deve ancora partire. "Abbiamo un comitato per lo sciopero e sta progettando le iniziative. Abbiamo detto che tali iniziative dovranno essere intraprese solo dietro istruzioni dirette. Nessun'ordine è stato ancora emanato", ha detto a Reuters Yevhen Chervonenko.
Un quadro differente si presenta nell'Est dell'Ucraina, dove risiede la base del potere di Yanukovich e dove è concentrata l'industria pesante.
"I minatori lavoreranno e continueranno a lavorare. Sanno che senza il nostro lavoro il paese non può funzionare", ha detto Igor Strelchenko, leader sindacale nerlla città mineraria di Donetsk.
"I minatori sono per Viktor Fedorovich (Yanukovich)".
(fonte web)