Il ministro degli Esteri uzbeco ha criticato la decisione dell'Unione Europea (Ue) di mantenere le sanzioni al suo paese a causa dei deludenti risultati nell'ambito della tutela dei diritti umani. Secondo il ministro la decisione è infondata, basata su pregiudizi e volta unicamente a mantenere alta la pressione internazionale sul paese. Le sanzioni erano state imposte nel 2005, quando l'esercito aveva sparato sui manifestanti nella città orientale Andijan, uccidendo, secondo i racconti di numerosi testimoni, circa 500 persone. Lunedì scorso l'Alto Rappresentante dell'Ue per la Politica Estera e di Sicurezza Comune, Javier Solana, aveva annunciato che l'Unione avrebbe prorogato le sanzioni per altri 6 mesi perché la situazione dei diritti umani in Uzbekistan rimane seriamente preoccupante.

Fonte: Peace Reporter