Home    Forum    Cerca    FAQ    Iscriviti    Login


La Storia del Forum

Cap: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18




Nuova Discussione  Rispondi alla Discussione 
Pagina 1 di 1
 
 
Visto Schengen (finlandia) per russi
Autore Messaggio
Rispondi Citando   Download Messaggio  
Messaggio Visto Schengen (finlandia) per russi 
 
desideravo qualche informazione a riguardo visto che per chi vive a san pietroburgo da quello che mi hanno detto è più comodo da ottenere e visto che ci sono i voli che partono da helsinki si unisce l'utile al dilettevole...

Prima di tutto...
a cosa da esattamente diritto? so che per ogni giorno che ad esempio passi in italia devi passarne altrettanti in finlandia o no?

poi...
possono fare paranoie alla frontiera finlandese del tipo "perchè se dovevi andare in italia non ti sei fatto un visto italiano?"

e ancora...
l'aereo non è un diretto, ma fa scalo in germania, potrebbero esserci ulteriori problemi?

bisogna mostrare da qualche parte di avere un pò di liquidità  per ogni giorno che si starà  in italia, come succede per il visto italiano?

Se una persona russa sta in italia 4-5 giorni deve essere obbligatoriamente registrata?
 



 
Ultima modifica di Davide Rap il 31 Marzo 2006, 23:22, modificato 2 volte in totale 
Davide Rap Invia Messaggio Privato
Torna in cimaVai a fondo pagina
Rispondi Citando   Download Messaggio  
Messaggio  
 
Norme sui visti e sull'ingresso degli stranieri in Italia e nello Spazio Schengen

Versione .doc

Versione .Pdf

1. Il Sistema Visti di Schengen

    * 1.1 Premessa
    * 1.2 Fonti normative di riferimento
    * 1.3 L'ingresso degli stranieri in Italia
    * 1.4 Passaporti e documenti di viaggio equivalenti
    * 1.5 Disponibilità  di mezzi finanziari

Tabella per la determinazione dei mezzi di sussistenza richiesti per l'ingresso nel Territorio Nazionale

2. Il Visto

    * 2.1 Visto individuale e collettivo. Competenza al rilascio
    * 2.2 Il soggiorno
    * 2.3 Paesi i cui cittadini hanno bisogno del visto per attraversare la frontiera
    * 2.4 Tipologie e durata
    * 2.5 Le 21 tipologie di visto d'ingresso

1. Il Sistema Visti di Schengen

1.1. Premessa

Il 26 ottobre del 1997 l'Italia, a conclusione di un graduale processo di adattamento a quella politica comune dei visti prevista dalla Convenzione di Applicazione dell'Accordo di Schengen, ha fatto il suo ingresso nel sistema Schengen.
Al rafforzamento della comune frontiera esterna, dunque, è corrisposta la parallela e graduale soppressione dei controlli alle frontiere interne, e quindi l'affermazione della piena libertà  di circolazione nell'insieme dei territori di tutti gli Stati firmatari degli Accordi di Schengen: la realizzazione del così detto Spazio Schengen.

1.2. Fonti Normative di Riferimento

Il Ministero degli Affari Esteri, istituzionalmente competente in tema d'ingresso degli stranieri, ha curato l'emanazione - il 12 luglio del 2000 - del Decreto Interministeriale in materia di visti, previsto dall'art. 5 c. 3 del D.P.R. 394/1999 (così come modificato dal D.P.R. 334/2004, pubblicato sulla G.U. n. 33 del 10.02.2005), completando, sul piano operativo, la serie di fonti normative in materia. Queste, in ambito nazionale sono costituite da:

    * Legge 30 luglio 2002, n. 189 “Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo;
    * “Testo Unico delle Disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” - Decreto Legislativo 25.7.1998, n.286;
    * Regolamento d'attuazione del Testo Unico precitato - D.P.R. 31.8.1999, n.394;
    * D.P.R. 18.10.2004, n. 334, regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 31.8.1999 n. 394, in materia di integrazione;
    * Direttiva del Ministero dell'Interno del 1.3.2000 sulla “Definizione dei mezzi di sussistenza per l'ingresso ed il soggiorno degli stranieri nel territorio dello Stato (G.U. n. 64 del 17.3.2000).

E, in ambito Schengen, da:

    * Accordo di Schengen del 14.6.1985 tra Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi;
    * Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen del 19.6.1990;
    * Accordi di adesione dell'Italia, firmati a Parigi il 27.11.1990;
    * Legge di ratifica ed esecuzione n. 388 del 30.9.1993 (S.o. G.U. n.232 del 2.10.1993);
    * Istruzione Consolare Comune (ICC), approvata dal Comitato Esecutivo di Schengen a Parigi il 14.12.1993 e modificata da ultimo il 09.09.2003;
    * Regolamento del Consiglio n. 539 del 15.3.2001 che determina la lista degli Stati i cui cittadini sono soggetti ad obbligo di visto;
    * Regolamento del Consiglio n. 1091 del 28 maggio 2001 relativo alla libera circolazione dei titolari di un visto per soggiorno di lunga durata.

Spazio Schengen. E' l'insieme dei territori nazionali dei Paesi che applicano la Convenzione: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Islanda e Norvegia. Frontiere esterne. E' il perimetro esterno dello Spazio Schengen dai cui valichi di frontiera lo straniero può far ingresso: le frontiere terrestri, le frontiere marittime, gli aeroporti ed i porti marittimi dei Paesi dello Spazio Schengen che non siano frontiere interne. Frontiere interne. Sono le frontiere terrestri comuni dei Paesi dello Spazio Schengen; i loro aeroporti adibiti al traffico interno; i porti marittimi adibiti ai collegamenti regolari - per passeggeri - esclusivamente con gli altri porti situati nel territorio dei Paesi dello Spazio Schengen. Non Stranieri. Sono i cittadini di tutti i Paesi dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia. Stranieri. Sono i cittadini di tutti gli altri Stati.

1.3. L'Ingresso degli Stranieri In Italia

L'ingresso nel territorio italiano degli stranieri provenienti dalle frontiere esterne dello Spazio Schengen è consentito soltanto allo straniero che:
a. si presenti attraverso un valico di frontiera;
b. sia in possesso di un passaporto o di altro documento di viaggio equivalente riconosciuto valido per l'attraversamento delle frontiere;
c. disponga di documenti che giustifichino lo scopo e le condizioni del soggiorno e dimostri di disporre di mezzi finanziari sufficienti in relazione alla natura, alla durata prevista del soggiorno, ed alle spese per il ritorno nel Paese di provenienza (o per il transito verso uno Stato terzo). Da tale dimostrazione è esentato lo straniero già  residente nel territorio di una delle parti contraenti, e munito di regolare autorizzazione al soggiorno;
d. sia munito, ove prescritto, di valido visto di ingresso o di transito;
e. non sia segnalato ai fini della non ammissione nel Sistema Informativo Schengen;
f. non sia considerato pericoloso per l'ordine pubblico, la sicurezza nazionale o le relazioni internazionali di una delle Parti contraenti, da disposizioni nazionali o di altri Stati Schengen.

Lo straniero già  residente in uno Stato Schengen e titolare di permesso di soggiorno, è esente da visto per soggiorni non superiori a 3 mesi, a condizione che l'ingresso in Italia non avvenga per motivi di lavoro subordinato, lavoro autonomo o tirocinio.. Lo straniero sprovvisto anche solo di uno dei requisiti richiesti, può essere oggetto di respingimento, che può essere attuato dalle competenti Autorità  di Frontiera anche in presenza di regolare visto d'ingresso o di transito..

1.4. Passaporti e Documenti di Viaggio Equivalenti

Per l'ingresso, il soggiorno od il transito nell'intero Spazio Schengen, gli stranieri devono essere in possesso di un passaporto o di altro documento di viaggio riconosciuto valido da tutti gli Stati Schengen.
Per l'ingresso, il soggiorno od il transito in Italia gli stranieri devono essere in possesso di un passaporto o di altro documento di viaggio riconosciuto valido dal Governo Italiano.
I documenti di viaggio si considerano validi se “oltre a soddisfare le condizioni di cui agli articoli 13 e 14 della Convenzione di Applicazione dell'Accordo di Schengen, attestino debitamente l'identità  del titolare e la sua nazionalità  o cittadinanza”.
In particolare, nel caso in cui sia necessario il visto, l'articolo 13 della Convenzione dispone che:

    * nessun visto può essere apposto su un documento di viaggio scaduto;
    * la durata della validità  del documento di viaggio deve essere superiore a quella del visto. Tale validità  dovrebbe essere superiore di almeno 3 mesi a quella prevista dal visto.

Allo straniero titolare di un documento di viaggio non riconosciuto dall'Italia, potrà  essere eventualmente rilasciato dalla nostra Rappresentanza diplomatico-consolare un “lasciapassare”, valido solo per il nostro Paese, che non consentirà  il transito attraverso il territorio degli altri Stati Schengen.

Sono considerati validi per l'attraversamento delle frontiere e per il rilascio del visto, i documenti di viaggio seguenti.

    * Passaporto. Documento internazionalmente riconosciuto che abilita il titolare a recarsi da un Paese all'altro. Può essere:
    * diplomatico, di servizio (o ufficiale, speciale, o per affari pubblici) od ordinario;
    * individuale (con l'eventuale iscrizione del coniuge e dei figli minori) o collettivo (intestato a gruppi di non meno di 5 e non più di 50 persone, che viaggino tutte insieme e per la stessa finalità , di solito turistica, aventi tutte la stessa cittadinanza, e che entrino, soggiornino ed escano tutte insieme dallo Spazio Schengen: ogni componente la comitiva deve essere in possesso di un documento individuale d'identità , corredato di fotografia).

Altri documenti di viaggio, equivalenti al passaporto, sono:

    * titolo di viaggio per apolidi rilasciato ai sensi della Convenzione sullo Statuto degli Apolidi firmata a New York il 28.9.1954. Gli apolidi sono soggetti ad obbligo di visto per l'Italia, a meno che non dispongano di un titolo di soggiorno rilasciato da uno degli Stati Schengen;
    * titolo di viaggio per rifugiati, rilasciato ai sensi della Convenzione sullo Statuto dei Rifugiati firmata a Ginevra il 28.7.1951. I rifugiati sono soggetti ad obbligo di visto per l'Italia, a meno che non dispongano di un titolo di soggiorno rilasciato da uno degli Stati Schengen o di un documento di viaggio rilasciato da uno dei Paesi firmatari dell'Accordo di Strasburgo del 20.4.1959;
    * titolo di viaggio per stranieri, rilasciato a coloro che non possono ricevere un valido documento di viaggio dalle Autorità  del Paese di cui sono cittadini. Segue il regime di visto in vigore per il Paese di cui l'interessato è cittadino;
    * libretto di navigazione, documento professionale rilasciato ai marittimi per l'esercizio della loro attività . E' riconosciuto come documento valido per l'ingresso nello Spazio Schengen solo in relazione alle esigenze professionali del marittimo, e non per altre motivazioni. L'Italia riconosce i Libretti di Navigazione emessi dai Paesi U.E., dai Paesi S.E.E., dagli Stati che aderiscono alla Convenzione Internazionale del Lavoro n.108 (Ginevra, 13.5.1958), e da quelli con i quali abbia stipulato specifici accordi bilaterali;
    * documento di navigazione aerea, rilasciato ai piloti ed al personale di bordo delle Compagnie Aeree civili per l'esercizio delle loro attività , ai sensi della Convenzione sull'Aviazione Civile firmata a Chicago il 7.12.1944: Licenza di Pilota, Crew Member Certificate. Sono documenti di viaggio riconosciuti come esenti dall'obbligo di visto dai Paesi aderenti alla predetta Convenzione, a titolo di reciprocità , a condizione che l'ingresso sia determinato da motivi inerenti l'attività  professionale;
    * lasciapassare delle Nazioni Unite, rilasciato dal Segretario delle Nazioni Unite al personale ONU ed a quello delle Istituzioni dipendenti ai sensi della Convenzione sui privilegi e le immunità  delle Istituzioni Specializzate adottata dall'Assemblea Generale dell'ONU a New York il 21.11.1947. Il rilascio del visto seguirà  il regime in vigore per il Paese di cui il titolare è cittadino;
    * documento rilasciato da un Quartier generale della NATO al personale - militare, civile e alle persone a loro carico (coniuge e figli) - inviato a prestare servizio in uno Stato dell'Alleanza Atlantica, ai sensi della Convenzione fra gli Stati partecipanti al Trattato del Nord Atlantico firmata a Londra il 19.6.1951 e ratificata dall'Italia con Legge n. 1335 del 30.11.1955. I membri di una forza NATO (ma non il personale civile al seguito, nè i familiari a carico) sono esenti dal visto;
    * carta d'identità  per i cittadini degli Stati della U.E., valida anche per l'espatrio per motivi di lavoro. E' esente da visto;
    * carta d'identità  (ed altri documenti) per i cittadini degli Stati aderenti all'Accordo europeo sull'abolizione del passaporto (Parigi, 13.12.1957), valida per recarsi, a scopo turistico, nel territorio di uno degli Stati stessi, per viaggi di durata non superiore a 3 mesi. E' esente da visto;
    * elenco di partecipanti a viaggi scolastici all'interno della UE, rilasciato a studenti stranieri residenti negli Stati della U.E., ai sensi dell'Azione Comune del Consiglio dell'Unione Europea del 30.11.1994. I titolari sono esenti dall'obbligo di visto;
    * lasciapassare, foglio sostitutivo del passaporto rilasciato allo straniero che non dispone di un titolo di viaggio valido per tutti gli Stati Schengen, o solo per l'Italia. Segue il regime di visto in vigore per il Paese di cui l'interessato è cittadino;
    * lasciapassare - o tessera - di frontiera, concesso ai cittadini domiciliati in zone di frontiera, per il transito della frontiera stessa e la circolazione nelle corrispondenti zone degli Stati confinanti, in esenzione dal visto.

1.5. Disponibilità  di Mezzi Finanziari

Lo straniero che intenda fare ingresso in Territorio Nazionale, o nello Spazio Schengen, deve disporre di mezzi finanziari che possano garantire il proprio sostentamento durante il soggiorno previsto. La disponibilità  dei mezzi finanziari di sostentamento è considerato dunque uno dei presupposti indispensabili per l'ingresso nello Spazio Schengen (Istruzione Consolare Comune).

Il Ministero dell'Interno (in attuazione dell'art. 4 del T.U. del 25 luglio 1998, n. 286) ha emanato, in data 1.3.2000, la Direttiva sulla definizione dei mezzi di sussistenza per l'ingresso ed il soggiorno degli stranieri nel territorio dello Stato (pubblicata sulla G.U. n. 64 del 17.3.2000).
La Direttiva stabilisce che la disponibilità  dei mezzi finanziari possa essere dimostrata, dal cittadino straniero, mediante l'esibizione di denaro contante, di fideiussioni bancarie, di polizze fideiussorie, di equivalenti titoli di credito, di titoli di servizi prepagati o di atti comprovanti la disponibilità  in Italia di fonti di reddito.
Salvo che le norme dispongano diversamente, lo straniero deve indicare poi l'esistenza di un idoneo alloggio nel Territorio Nazionale e la disponibilità  della somma occorrente per il rimpatrio, comprovabile questa anche con l'esibizione del biglietto di ritorno.
L'esibizione dei mezzi di sostentamento nella misura richiesta, oltre a costituire requisito fondamentale per la concessione di alcune tipologie di visto d'ingresso, è richiesta allo straniero al momento dell'ingresso nel Territorio Nazionale.
Il mancato possesso dei mezzi provocherà  la mancata concessione del visto d'ingresso, ovvero - all'eventuale controllo da parte delle Autorità  di Polizia di Frontiera - il formale Provvedimento di Respingimento in frontiera.

Tabella per la Determinazione dei Mezzi di Sussistenza Richiesti per l'Ingresso nel Territorio Nazionale
(a motivo di: affari, cure mediche - per l'eventuale accompagnatore -, gara sportiva, motivi religiosi, studio, transito, trasporto, turismo)

Classi di durata del viaggio    Un partecipante    Due o più partecipanti
Da 1 a 5 giorni: quota fissa complessiva    Ã¢â€šÂ¬ 269,60    Ã¢â€šÂ¬ 212,81
Da 6 a 10 giorni: quota a persona giornaliera    Ã¢â€šÂ¬ 44,93    Ã¢â€šÂ¬ 26,33
Da 11 a 20 giorni: quota fissa    Ã¢â€šÂ¬ 51,64    Ã¢â€šÂ¬ 25,82
Quota giornaliera a persona    Ã¢â€šÂ¬ 36,67    Ã¢â€šÂ¬ 22,21
Oltre i 20 giorni: quota fissa    Ã¢â€šÂ¬ 206,58    Ã¢â€šÂ¬ 118,79
Quota giornaliera a persona    Ã¢â€šÂ¬ 27,89    Ã¢â€šÂ¬ 17,04

2. Il Visto

2.1. Visto Individuale e Collettivo. Competenza al Rilascio

Il visto, che consta di un'apposita "vignetta" (o "sticker") applicata sul passaporto o su altro valido documento di viaggio del richiedente, è una autorizzazione concessa allo straniero per l'ingresso nel territorio della Repubblica Italiana o in quello delle altre Parti contraenti per transito o per soggiorno, da valutarsi alla luce di esigenze connesse con il buon andamento delle relazioni internazionali e con la tutela della sicurezza nazionale e dell'ordine pubblico.

Di norma, quindi, non vi è da parte degli stranieri "diritto" all'ottenimento del visto, ma tutt'al più un semplice "interesse legittimo". Il T.U. 286/1998 ha introdotto il principio che "il diniego del visto di ingresso o reingresso è adottato con provvedimento scritto e motivato, che deve essere comunicato all'interessato unitamente alle modalità  di impugnazione e ad una traduzione in lingua a lui comprensibile o, in mancanza, in inglese, francese, spagnolo o arabo" (art.4, c.2).

La competenza al rilascio dei visti emessi dalla Repubblica Italiana spetta al Ministero degli Affari Esteri ed alla sua Rete degli Uffici diplomatico-consolari abilitati, che restano responsabili dell'accertamento del possesso e della valutazione dei requisiti necessari per l'ottenimento del visto stesso, che verrà  rilasciato dalla Rappresentanza territorialmente competente per il luogo di residenza dello straniero.
Per il rilascio di un Visto Schengen Uniforme (transito o breve soggiorno), competente al rilascio è la Rappresentanza di quello degli Stati Schengen presenti sul posto che costituisce la meta unica o principale del viaggio.
Ove non sia possibile individuare - tra le eventuali varie tappe del viaggio - una meta principale, competente al rilascio sarà  la Rappresentanza dello Stato Schengen di primo ingresso.
Per il rilascio di un Visto Nazionale (lungo soggiorno) competente al rilascio è la Rappresentanza di quello degli Stati Schengen presenti sul posto che costituisce la destinazione di lungo soggiorno del cittadino straniero.

Qualora lo Stato Schengen competente al rilascio del visto non abbia una propria Rappresentanza diplomatica o consolare nel Paese di residenza dello straniero, il Visto Schengen Uniforme può essere rilasciato dalla Rappresentanza diplomatica o consolare di un altro Stato Schengen che lo rappresenti.

Non è invece prevista delega per il rilascio di Visti Nazionali.

Il possesso del visto non garantisce in assoluto l'ingresso al cittadino straniero, poichè l'Autorità  di frontiera lo può respingere se privo di mezzi di sostentamento e non in grado di fornire esaurienti indicazioni circa le modalità  del proprio soggiorno in Italia, o per ragioni di sicurezza e ordine pubblico. N.B. Non è possibile il rilascio di alcun visto (nè la proroga di un visto preesistente) allo straniero che già  si trovi nel Territorio Nazionale.

In caso di assoluta necessità  ed urgenza, il visto per transito o per breve soggiorno può essere rilasciato direttamente dalle Autorità  di Frontiera.
I permessi in frontiera invece sono autorizzazioni all'ingresso in Territorio Nazionale rilasciati, per prassi internazionale, dalle Autorità  di Frontiera per consentire a cittadini di Paesi assoggettati all'obbligo del visto - e che ne siano sprovvisti - il pernottamento o il soggiorno breve in zone adiacenti alcuni aeroporti (“permesso per visita città â€, non superiore a 48 ore) oppure la visita ad aree urbane prossime a porti, incluse località  di rilevante interesse turistico (“permesso per marittimi e croceristi”, per le sole ore diurne).

Per effetto della Convenzione, il visto rilasciato dalle nostre Rappresentanze consente l'accesso, per transito o per breve soggiorno (fino a 90 giorni), sia in Italia che negli altri Paesi che applicano la stessa Convenzione, assumendo in tal caso la denominazione di “Visto Schengen” (VSU). Analogamente, il VSU rilasciato dalle Rappresentanze diplomatico-consolari degli altri Paesi che applicano la Convenzione, consente l'accesso anche al territorio italiano.
Il visto d'ingresso per lungo soggiorno (superiore a 90 giorni) consente invece l'accesso - e la possibilità  di transito attraverso gli altri Paesi Schengen - al solo territorio dello Stato che ha rilasciato il visto, assumendo la denominazione di “Visto Nazionale” (VN).

2.2. Il Soggiorno

Ogni straniero che entri legalmente in Italia - esente da obbligo di visto ovvero soggetto a visto - dovrà  obbligatoriamente attenersi al rispetto delle norme che regolano il soggiorno degli stranieri in Italia, presentandosi entro 8 (otto) giorni dall'ingresso nel Territorio Nazionale presso la Questura territorialmente competente, e richiedendo - come previsto dall'art. 5 del T.U. 286/1998 - il permesso di soggiorno. Lo straniero che richiede il permesso di soggiorno è sottoposto a rilievi fotodattiloscopici.
E' il permesso di soggiorno, che sarà  rilasciato per lo stesso motivo e per la stessa durata indicati dal visto, il documento che autorizza la permanenza dello straniero sul Territorio Nazionale.

Ai sensi della normativa Schengen, il permesso di soggiorno (o la "carta d'identità  diplomatica o di servizio" del M.A.E.) rilasciato dalla Questura in ragione di un visto per soggiorno di lunga durata, fatta salva un'eventuale limitazione espressa, consente allo straniero, in unione con il suo passaporto nazionale o documento di viaggio equivalente in corso di validità , di entrare ed uscire dallo Spazio Schengen e di circolare liberamente, per un periodo non superiore a 90 giorni per semestre, nel territorio di tutti gli Stati Schengen. Lo straniero resta tuttavia obbligato a dichiarare la propria presenza sul territorio degli altri Stati Schengen, alle rispettive Autorità  di Pubblica Sicurezza, entro 3 giorni lavorativi dall'ingresso.

2.3. Paesi i cui Cittadini hanno bisogno del Visto per attraversare la frontiera

L'esigenza di una progressiva armonizzazione delle diverse politiche nazionali dei visti ha condotto all'adozione di alcune misure da parte degli organi europei, fra cui il Regolamento del Consiglio n. 539 del 15.3.2001, che determina la lista degli Stati i cui cittadini sono soggetti all'obbligo del visto.
I cittadini dei seguenti Paesi, titolari di passaporto ordinario, sono soggetti ad obbligo di visto:
Afghanistan, Albania, Algeria, Angola, Antigua e Barbuda, Arabia Saudita, Armenia, Azerbaijan, Bahamas, Bahrein, Bangladesh, Barbados, Belize, Benin, Bhutan, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Cambogia, Camerun, Capo Verde, Centrafrica, Ciad, Cina, Colombia, Comore, Congo, Congo (Repubblica Democratica), Corea del Nord, Costa d'Avorio, Cuba, Dominica, Dominicana (Repubblica), Ecuador, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Eritrea, Etiopia, ex-Repubblica Iugoslava di Macedonia, Fiji, Filippine, Gabon, Gambia, Georgia, Ghana, Giamaica, Gibuti, Giordania, Grenada, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Guyana, Haiti, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakistan, Kenia, Kirghizistan, Kiribati, Kuwait, Laos, Lesotho, Libano, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Maldive, Mali, Marianne del Nord, Marocco, Marshall, Mauritania, Mauritius, Micronesia, Myanmar, Moldova, Mongolia, Mozambico, Namibia, Nauru, Nepal, Niger, Nigeria, Oman, Pakistan, Palau, Papua-Nuova Guinea, Perù, Qatar, Repubblica Federale di Iugoslavia (Serbia e Montenegro), Ruanda, Russia, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Salomone, Samoa Occidentali, Sao Tomè e Principe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Siria, Somalia, Sri Lanka, Sud Africa, Sudan, Suriname, Swaziland, Tagikistan, Taiwan (entità  territoriale non riconosciuta), Tanzania, Thailandia, Timor Orientale, Togo, Tonga, Trinidad e Tobago, Tunisia, Turchia, Turkmenistan, Tuvalu, Ucraina, Uganda, Uzbekistan, Vanuatu, Vietnam, Yemen, Zambia, Zimbabwe. I cittadini dei seguenti Paesi sono invece esenti dall'obbligo di visto d'ingresso per soggiorni di durata massima di 90 giorni, per turismo, missione, affari, invito e gara sportiva:
Andorra, Argentina, Australia, Bolivia, Brasile, Brunei, Bulgaria, Canada, Cile, Cipro*, Corea del Sud, Costa Rica, Croazia, El Salvador, Estonia*, Giappone, Guatemala, Honduras, Israele, Lettonia*, Lituania*, Malesia, Malta*, Messico, Monaco, Nicaragua, Nuova Zelanda, Panama, Paraguay, Polonia*, Repubblica Ceca*, Romania, Singapore, Slovacchia*, Slovenia*, Stati Uniti, Ungheria*, Uruguay, Venezuela.
(*) dal 1.5.04, data di adesione alla U.E., i cittadini del Paese saranno esentati in qualsiasi caso dall'obbligo del visto. I cittadini di San Marino, Santa Sede e Svizzera sono esenti dall'obbligo di visto in qualunque caso. I cittadini dei seguenti paesi sono soggetti ad obbligo di visto di transito per l'Italia:
Afghanistan, Bangladesh, Eritrea*, Etiopia, Ghana, Iran, Iraq, Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Senegal**, Somalia, Sri Lanka.
(*) esente dall'obbligo qualora il passeggero sia titolare di un visto o di un permesso di soggiorno valido emesso da uno Stato Membro della U.E. o da uno Stato parte dell'Accordo sullo Spazio Economico Europeo del 2 Maggio 1992 , da Canada, Svizzera e Stati Uniti d'America.
(* *) esente dall'obbligo qualora il passeggero sia titolare di un permesso di soggiorno valido emesso da uno Stato Membro della Spazio Economico Europeo , da Canada, e Stati Uniti d'America. Per soggiorni di lunga durata (oltre 90 giorni) a qualsiasi titolo, tutti gli stranieri devono sempre munirsi di visto, anche se cittadini di Paesi non soggetti ad obbligo di visto per transito o per breve soggiorno.

2.4. Tipologie di Visto e Durata

Il visto può essere di tipo individuale - rilasciato al singolo richiedente ed apposto su un passaporto individuale - o collettivo - rilasciato ad un gruppo di stranieri, aventi tutti la stessa cittadinanza del Paese di emissione del passaporto, ed a condizione che il documento sia espressamente e formalmente riconosciuto dall'Italia.
Il visto collettivo non può avere durata superiore a 30 giorni.

Ai sensi della Istruzione Consolare Comune Schengen, i visti sono divisi in:

1. Visti Schengen Uniformi (VSU), validi per il territorio dell'insieme delle Parti contraenti, rilasciati per:

    * Transito Aeroportuale (tipo A);
    * Transito (tipo B);
    *
      soggiorni di breve durata, o di viaggio, (tipo C) fino a 90 giorni, con uno o più ingressi.

A personalità  di rilievo o a persone favorevolmente note, che necessitino di visti con regolare frequenza ed offrano le garanzie necessarie, la normativa Schengen consente, in via eccezionale, il rilascio di visti di tipo C che, pur permettendo di soggiornare fino a 90 giorni per ogni semestre, valgono per uno (C1), due (C2), tre (C3) o cinque anni (C5).

2. Visti a Validità  Territoriale Limitata (VTL), validi soltanto per lo Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto (o, in casi particolari, anche per altri Stati Schengen specificamente indicati), senza alcuna possibilità  di accesso, neppure per il solo transito, al territorio degli altri Stati Schengen. Costituisce una deroga eccezionale al regime comune dei VSU, ammessa soltanto per motivi umanitari, di interesse nazionale o in forza di obblighi internazionali.
Non possono essere richiesti direttamente dallo straniero ma, in pochi particolari casi, rilasciati dalla Rappresentanza diplomatica o consolare quando pur non in presenza di tutte le condizioni prescritte per il rilascio del Visto Uniforme, questa ritenga opportuno concedere ugualmente un visto per i motivi descritti, ovvero in presenza di un documento di viaggio non riconosciuto valido, per particolari ragione d'urgenza, o in caso di necessità .

3. Visti per Soggiorni di Lunga Durata o "Nazionali" (VN), validi solo per soggiorni di oltre 90 giorni (tipo D), con uno o più ingressi, nel territorio dello Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto, e per l'eventuale transito - per non più di cinque giorni - attraverso il territorio degli altri Stati Schengen.

4. Visti per Soggiorni di Lunga Durata o "Nazionali" aventi anche valore di visto per soggiorni di breve durata (VDC).

La domanda di visto deve essere presentata, per iscritto, su apposito modulo in unico esemplare, compilato in ogni sua parte, sottoscritto dallo straniero e corredato di una foto formato tessera. Lo straniero che richiede il visto deve, di regola, rivolgersi alla Rappresentanza diplomatico-consolare personalmente, anche per essere sentito circa i motivi e le circostanze del soggiorno. Al modulo di domanda lo straniero deve allegare un documento di viaggio valido, su cui sia materialmente possibile apporre il visto e, ove richiesta, la documentazione giustificativa. Allo straniero è richiesto obbligatoriamente di deve attestare:

    * la finalità  del viaggio;
    * i mezzi di trasporto e di ritorno;
    * i mezzi di sostentamento durante il viaggio ed il soggiorno;
    * le condizioni di alloggio.

Valutata la ricevibilità  della domanda di visto sulla scorta della documentazione prodotta dal richiedente e di quanto appreso nel corso dell'intervista - di norma diretta e personale - la Rappresentanza provvede ai prescritti controlli preventivi di sicurezza, consultando in via informatica o telematica tramite la rete mondiale visti, l'elenco degli stranieri non ammissibili nello Spazio Schengen.

I termini per il rilascio del visto d'ingresso sono stati definiti dall'art. 5, c. 8 del DPR del 31.8.1999, n. 394 (così come modificato dal D.P.R. 334/2004), il quale stabilisce che la Rappresentanza diplomatico-consolare, “valutata la ricevibilità  della domanda ed esperiti gli accertamenti richiesti in relazione al visto richiesto, ivi comprese le verifiche preventive di sicurezza, rilasci il visto entro 90 giorni dalla richiesta” (30 gg. per lavoro subordinato, 120 per lavoro autonomo).
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 6, cc. 2 e 3 del D.M. del 3 marzo 1997, n. 171, tali termini potranno non essere rispettati qualora si rendessero necessari accertamenti, verifiche ed acquisizione di dati, documenti e valutazioni di Autorità  straniere.

La contraffazione di documenti prodotti da cittadini stranieri al fine dell'ottenimento di un visto d'ingresso sarà  sempre denunciata dalla Rappresentanza diplomatico-consolare (art. 331 del C.P.P.) all'Autorità  Giudiziaria italiana: sia nei casi di contraffazione di documentazione di origine italiana, sia di documentazione di origine straniera, comunque utilizzata a sostegno della domanda di visto.

Qualora le Rappresentanze diplomatico-consolari vengano a conoscenza di elementi, situazioni e condizioni che avrebbero impedito la concessione del visto d'ingresso - nel frattempo concesso - provvederanno ad emettere un formale provvedimento di REVOCA del visto.

2.5. Le 21 Tipologie di Visto d'Ingresso

Il Decreto Interministeriale del 12.7.2000 ha stabilito le 21 tipologie di visto d'ingresso, nonchè i requisiti e le condizioni per l'ottenimento:

adozione, affari, cure mediche, diplomatico, familiare al seguito, gara sportiva, invito, lavoro autonomo, lavoro subordinato, missione, motivi religiosi, reingresso, residenza elettiva, ricongiungimento familiare, studio, transito aeroportuale, transito, trasporto, turismo, vacanze-lavoro, inserimento nel mercato del lavoro (abolito).


ho trovato un pò di risposte alle mie domande qui: http://www.esteri.it/ita/5_32_183.asp


_____________________________________________________________















Quindi ricapitolando per un soggiorno di 5 gg il cittadino straniero deve portare con se € 269,60 come "mezzi di sostentamento" e visto che sta meno di 8 gg non deve essere registrato.

Nella sezione relativa all'ingresso in italia non mi è chiaro questo punto:
- disponga di [b:5bdebd0d2a]documenti che giustifichino lo scopo e le condizioni del soggiorno[/b:5bdebd0d2a] e dimostri di disporre di mezzi finanziari sufficienti in relazione alla natura, alla durata prevista del soggiorno, ed alle spese per il ritorno nel Paese di provenienza (o per il transito verso uno Stato terzo).

Che documenti deve esibire un mio ospite?

Resta ancora il dubbio dei possibili sbattimenti che potrebbe avere in germania
 



 
Davide Rap Invia Messaggio Privato
Torna in cimaVai a fondo pagina
Rispondi Citando   Download Messaggio  
Messaggio  
 
Va segnalata la presenza in domicilio del cittadino straniero anche se questo sta in italia per meno di 8 giorni (non si tratta di registrazione ma di una segnalazione). Il poliziotto a cui ho chiesto, mi ha anche detto che se le visite sono frequenti tale segnalazione può essere fatta anche solo una volta e non costantemente ripetuta
 



 
Davide Rap Invia Messaggio Privato
Torna in cimaVai a fondo pagina
Rispondi Citando   Download Messaggio  
Messaggio  
 
Ho sentito dire anch'io che per ogni giorno passato in Italia (o altro paese del patto) devi passarne altrettanti in quello che ha rilasciato il visto.

No problem per scalo in Germania, per esperienza diretta (questo però con visto italiano e volo da SPB-Francoforte-Roma, ma non credo cambi qualcosa)

Per la registrazione (domiciliazione), mi è sempre stato detto che va fatta per soggiorni superiori a 30 gg. Ben diversa è il pds turistico che va richiesto per soggiorni superiori a 8 gg. lavorativi.

In frontiera (qualunque essa sia) possono sempre chiedere di comprovare i mezzi di sussistenza, ma non lo fanno quasi mai
Ciao
 



 
masyucon Invia Messaggio Privato
Torna in cimaVai a fondo pagina
Rispondi Citando   Download Messaggio  
Messaggio  
 
[quote:9c2bfd2f7e="masyucon"]Ho sentito dire anch'io che per ogni giorno passato in Italia (o altro paese del patto) devi passarne altrettanti in quello che ha rilasciato il visto.

No problem per scalo in Germania, per esperienza diretta (questo però con visto italiano e volo da SPB-Francoforte-Roma, ma non credo cambi qualcosa)

Per la registrazione (domiciliazione), mi è sempre stato detto che va fatta per soggiorni superiori a 30 gg. Ben diversa è il pds turistico che va richiesto per soggiorni superiori a 8 gg. lavorativi.

In frontiera (qualunque essa sia) possono sempre chiedere di comprovare i mezzi di sussistenza, ma non lo fanno quasi mai
Ciao[/quote:9c2bfd2f7e]


Questo poliziotto mi diceva  che va segnalata lo stesso la presenza di uno sraniero in casa.
 



 
Davide Rap Invia Messaggio Privato
Torna in cimaVai a fondo pagina
Rispondi Citando   Download Messaggio  
Messaggio  
 
io ho abitato 5 anni a helsinki e dà  lì sono stato in russia dove ho conosciuto la mia Marina. Per 4 anni abbiamo fatto su e giù. Essendo io residente in finlandia le ho fatto l'invito, che ad helsinki costa pochi euro, nel quale puoi scrivere: "per molte volte durante l'anno 2005" per esempio, e senza fidejussione bancaria l'ho spedito a lei...addirittura solo come immagine che lei ha stampato! (questo per far capire le differenze con l'italia).

Tutte le volte che lei si è recata alla frontiera, e le hanno chiesto i soldi, lei ha detto che pagavo io, e ha dato sempre il mio numero di telefono dicendo che se volevano potevano chiamarmi anche nel mezzo della notte per chiedere se era vero che veniva da me...è successo solo una volta in 4 anni cmq!

Quando abbiamo fatto domanda di multivisa per la finlandia allora mi hanno chiamato dal consolato di helsinki per chiedere se era vero che veniva sempre da me e che era la mia fidanzata..ma finito lì.

Nel 2003 abbiamo fatto così: io ero in italia, lei in russia...ha preso l'autobus e con la sua multivisa è entrata in finlandia a helsinki, ha preso la ryanair da tampere, ci siamo trovati a francoforte (nessun controllo per lei e nessun timbor da nessuna parte), siamo venuti insieme a Pisa. Siamo stati dal 22 luglio al 21 agosto in italia a Pisa e in abruzzo, e io che ero anche all'oscuro di tutto NON L'HO MAI FATTA REGISTRARE!Siamo ripartiti da Roma e siamo andati con la ryanair a stoccolma...3gg in svezia e poi di nuovo a helsinki per 1 settimana...

Morale della favola, nessuna registrazione, mai nessun timbro, nessuno ha saputo che era in italia nè per quanto, nè in altri stati. Ovviamente so che ho rischiato da paura etc. etc., e anche che per quanto riguarda marina, lei aveva la multivisa, quindi il discorso di trascorrere almeno un giorno in + nel paese che ha concesso il visto schengen rispetto agli altri nei quali si scorrazza era da considerarsi sul totale dei giorni comprati da marina,e non sul singolo viaggio. Con un visto singolo sarebbe diversa la cosa

Io cmq sia sto pensando di nuovo adesso di far rivenire marina via Helsinki,facendo stavolta un visto singolo...la multivisa richiede circa 20gg e deve essere fatta solo sotto invito di un residente.

Se avete altre domande non esitate a chiedere,

Marco
 



 
mav79 Invia Messaggio Privato MSN Live
Torna in cimaVai a fondo pagina
Mostra prima i messaggi di:    
 

Nuova Discussione  Rispondi alla Discussione  Pagina 1 di 1
 






 
Lista Permessi
Non puoi inserire nuovi Argomenti
Non puoi rispondere ai Messaggi
Non puoi modificare i tuoi Messaggi
Non puoi cancellare i tuoi Messaggi
Non puoi votare nei Sondaggi
Non puoi allegare files
Non puoi scaricare gli allegati
Puoi inserire eventi calendario


  

 

 
Loading...