Oggi, gentili ascoltatori, vi invitiamo a visitare Voronež, luogo dove ebbe principio la potenza navale russa e dove risiedette negli ultimi anni di vita il famoso artista del circo russo Anatolij Durov.

Foto: RIA Novosti
Voronež dista 500 km da Mosca, in direzione sud-est, e sorge sull’omonimo fiume. Le prime tracce relative ad un insediamento risalgono al XII secolo, ma gia’ nel secolo successivo la citta’ fu depredata e distrutta dal popoli nomadi.
Voronež venne ricostruita solo nel 1586 quando la sicurezza del principato di Mosca esigeva l’edificazione di una fortezza per proteggere i suoi confini meridionali dalle incursioni dei tatari di Crimea.
Successivamente, la posizione particolare di Voronež, posta sul luogo dove il fiume Voronež confluisce nel Don, favori’ lo sviluppo del commercio e la citta’ divenne un’importante scalo per la compravendita delle merci.
Il 1696 segno’ una svolta nella storia di Voronež perche’ in quell’anno lo zar Pietro il Grande, in vista della guerra contro i turchi, fece installare proprio in questa citta’ i primi cantieri navali russi e in pochi mesi venne costruita la prima flotta russa da guerra, formata complessivamente da 27 navi. Nel luglio dello stesso anno la flotta russa riporto’ la vittoria nei pressi di Azov.
Tra il 1697 e il 1698 lo zar Pietro fece erigere a Voronež una fortezza e l’Ammiragliato. Nel 1700 nei cantieri di Voronež venne costruita la prima nave di linea russa. In totale durante il regno di Pietro il Grande a Voronež furono varate piu’ di 160 navi. Il dinamismo industriale della citta’ moltiplico’ a dismisura la sua popolazione anche perche’ attorno ai cantieri navali sorsero tutte le attivita’ ad essi collegate. Quindi vennero impiantate fabbriche di cannoni, segherie, concerie e fabbriche per la costruzione di vele e di funi. Inoltre venne aperta una scuola per la formazione degli ufficiali di marina e non venne trascurato neanche l’apprendistato dei futuri mastri-costruttori di navi.
Nel 1709 i cantieri navali vennero trasferiti a 5 km da Voronež, di conseguenza l’importanza della citta’ comincio’ a scemare anche a causa dell’ascesa della nuova capitale: S. Pietroburgo. Pietro il Grande si reco’ per l’ultima volta a Voronež nel 1722: dal 1696 fino a quell’ultimo viaggio lo zar aveva vissuto a Voronež complessivamente 400 giorni.
A memoria della presenza del grande zar riformatore a Voronež sono rimasti sia il monumento a lui dedicato, situato nel parco che porta il suo nome, che la piazza dell’Ammiragliato con l’omonima chiesa. La chiesa dell’Ammiragliato risale al 1694 ed in origine era denominata chiesa della Dormizione della Madre di Dio. Era la chiesa piu’ vicina ai cantieri navali e percio’ in questo edificio sacro si svolgevano i riti di benedizione delle nuove navi. Per questo’ motivo acquisi’ il suo secondo nome. E’ una delle chiese piu’ belle della citta’. Ha un aspetto tipicamente russo, con pianta a croce greca e cinque cupole. E’ dotata di un campanile in stile barocco sormontato da una guglia. Per queste sue caratteristiche il tratto del lungofiume adiacente alla chiesa dell’Ammiragliato assomiglia sorprendentemente a quella parte di riva del fiume Neva a S. Pietroburgo, sulla quale si affaccia il palazzo dell’Ammiragliato con la sua caratteristica guglia.
Anatolij Durov, famoso artista del circo russo, risiedette a Voronež dal 1901 alla sua morte, avvenuta nel 1916. Era nato a Mosca nel 1864. Rimasto orfano venne educato da un tutore che gli permise di acquisire una vasta cultura presso diversi istituti privati. Ma la passione per l’arte circense spinse Durov, ancora giovanissimo, a lasciare la casa del tutore e viaggiare per la Russia al seguito di vari circhi. Nel 1880 Durov inizio’ la sua carriera itinerante, trovando nella figura del clown il pieno appagamento delle sue aspirazioni. Tipica delle esibizioni di Durov era la satira politica nella quale dava una acuta disanima della societa’ del suo tempo. A differenza dagli altri clown, Anatolij Durov si presentava al pubblico in abito da sera, senza cappello e con un trucco leggero. Durante i primi anni del XX secolo si specializzo’ nell’ammaestramento degli animali, i quali divennero i protagonisti dei suoi spettacoli. Durov conquisto’ la fama non solo in Russia, ma anche in tutta l’Europa e i circhi di ogni paese si contentevano il suo ingaggio offrendo ricompense vertiginose.
La casa di Durov a Voronež e’ stata trasformata in museo nel 1978. In esso viene illustrata sia la storia del circo russo che quella di una famiglia, i Durov, i cui componenti, nell’arco di cento anni, hanno consacrato tutta la loro vita all’arte circense. E’ quindi un museo unico nel suo genere. Nella casa-museo Durov e’ conservata la collezione di quadri del famoso clown. Gli eclettici interessi di Anatolij Durov lo spingevano a collezionare oggetti dalla natura piu’ disparata. Qui, gentili ascoltatori, potrete trovare animali impagliati, armi d’epoca, porcellane antiche e alcuni pezzi rari e singolari come un frammento della tazza preferita di Pietro il Grande rotta il giorno della sua morte.
La citta’ di Voronež e’ molto estesa e quindi, gentili ascoltatori, all’ora di pranzo perdereste molto tempo a cercare un buon ristorante. Vi consigliamo pertanto di andare nella trattoria-tavola calda America russa, sita in via Plehanov, in pieno centro storico. La’ potrete gustare i prodotti tipici locali, sarete serviti velocemente e tutto questo ad un prezzo modico.
Come di consueto vi diamo qualche consiglio sul percorso da compiere per giungere a Voronež. Data la lunghezza del tragitto vi consigliamo di prendere il treno notturno che parte quotidianamente dalla stazione Paveleckaja di Mosca: il viaggio dura circa otto ore. Chi fra voi volesse giungere a Voronež in tempi brevi puo’ servirsi dell’aereo. Ogni giorno ci sono due voli dall’aeroporto Domodedovo di Mosca: raggiungerete Voronež in un’ora e venti minuti.
Siamo giunti, cosi’, al termine della nostra rubrica.
Vi aspettiamo, come sempre, fra due settimane con un nuovo itinerario turistico.
Salutandovi vi ringraziamo per la vostra cortese attenzione.
Con voi e’ stata Laura Venniro.
http://italian.ruvr.ru/radio_broadcast/6948822/46988871.html
Nella pagina linkata è disponibile il contributo audio.