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09 Mag 2016, 14:53
Il tappeto e l'arazzo
Rubrica curata da: Butterfly77
Nell'ultima uscita di questa rubrica sugli oggetti tra Italia e Russia si parlerà del tappeto e dell'arazzo come è stato suggerito da Kashka nel corso dei messaggi precedenti ad inizio della rubrica stessa e non avendo ricevuto dalla stessa Kashka e da altri forumisti interessati a gestire questa ultima uscita mi prendo il compito di fare questa ultima uscita nella speranza che sia di un nuovo spunto di discussione.
Il tappeto
Nome e data di nascita: il tappeto nasce in Persia (odierno Iran) intorno al V-VI secolo, anche se in Italia il primo tappeto appare molto più tardi intorno al XIV secolo, ed è un drappo di materiale vario che può essere di lana, di seta, di cotone o altre fibre vegetali o artificiali prodotto in diverse grandezze e colori o disegni annodati a mano o a macchina si usa per coprire pavimenti o tavoli ed è generalmente di grosso spessore.
Come si produce: la lana per produrre un tappeto è generalmente di lana di pecora, ma non si esclude per la produzione anche la lana di capra o di cammello ed il numero dei punti annodati dipendono dalla zona di provenienza, ma anche attraverso il pascolo e la razza da cui si è ricavata la lana stessa. Per i colori del prodotto si possono usare colori naturali o sintetici per i primi sono usati fino al 1870 ed i secondi fino alla seconda metà del XIX secolo.
Curiosità sul prodotto: vi sono tappeti geometrici e tappeti floreali però entrambe le tipologie annoverano le stesse strutture decorative che esse sono a tutto campo, a medaglione centrale, da preghiera, ad alberi ed ad animali quest'ultimi legati alla vita dei nomadi in generale.
L'arazzo
Nome e data di nascita: è una forma di arte tessile che si pone a metà tra artigianato e rappresentazione artistica è realizzato a mano o a telaio destinato a rivestire pareti e rappresenta disegni molto dettagliati non vanno confusi però con il mezzopunto, il jacquard e il ricamo che non hanno a che vedere con quest'ultimo. Nascono in Egitto e Grecia anche se erano diffusi nel mondo dell'epoca pre-colombiana dal Giappone all'America.
Come si produce: si comincia a produrre un arazzo da un modello di cartone di misura reale preparato da un artista chiamato cartonnier con tecnica a guazzo e più raramente con colori ad olio. L'artista che lo produce non è libero di esprimersi a si deve tenere a delle specifiche regole e poi alla corrispondenza dei colori e delle lane e quelli presenti sul cartone, le matasse una volta tinte vanno su dei bastoni di lisaggio ed immesse in un bagno di tintura alla fine all'ultimo passaggio si risciacquano e si appendono e, dopo la strizzatura, vengono aciugate all'aria.
Curiosità sul prodotto: un arazzo è prodotto o con il lino e con la lana mentre oggi giorno si usa il cotone ritorto che è più elastico del lino e meno instabile della lana mentre per la trama si utilizza la seta o la lana quest'ultima però va "pettinata" per raggiungere la dimensione e la sfumatura di colore più vicini al modello del cartone stesso.
Fonti: Wikipedia e Treccani