Russia, Crimea: a forum business "proibito" folto gruppo italiani
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Askanews
Mosca, 8 feb. (askanews) - "Si prevede che la delegazione italiana sarà il più grande gruppo di partecipanti internazionali al Forum". Così gli organizzatori del forum economico di Yalta che si terrà il 20, 21 e 22 aprile 2017 annunciano secondo un comunicato che askanews ha potuto visionare oggi. Un annuncio che sembra una nuova sfida alle sanzioni europee che pesano sulla penisola, passata dall'Ucraina alla Russia, dopo un referendum non riconosciuto da gran parte della comunità internazionale. "Subito dopo l'inaugurazione dello YAMEF - ossia il forum, si legge nel testo - avrà inizio una delle sessioni di lavoro chiave: Dialogo di Business Russia - Italia. La discussione vedrà la partecipazione di membri del mondo degli affari e funzionari dello stato italiano".Già a metà ottobre un delegazione di politici italiani (in prevalenza Lega Nord e Fratelli d'Italia) era giunta sulla penisola contesa. In tutto "18 persone", e tra i nomi compare Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Tancredi Turco, deputato e vicepresidente del comitato per la legislazione, Stefano Valdegamberi, secondo mandato al Consiglio Regionale del Veneto, Marina Buffoni, assessore del Comune di Padova. A fine luglio una delegazione affine era giunta dalla Francia.La penisola ucraina, che dopo un referendum nel 2014 non riconosciuto dall'Ovest, per Mosca è diventata Russia, sta cercando di ripartire. Qualcosa è stato fatto e lo si vede anche soltanto sbarcando all'aeroporto di Simferopol, rinnovato in pochi mesi. Le pareti di pannelli in simil legno vogliono dare un'idea di moderno. Ma in realtà l'importanza di questo posto è nel suo "antico", nella sua storia. Nel suo essere strategica per la Russia, non soltanto per il turismo, ma soprattutto per la posizione militare sul Mar Nero e per l'omonima flotta.Anche per questo la Crimea è diventato un nodo complicato dei rapporti con l'Occidente. Proprio quel nodo che sembra non potersi sbrogliare. La comunità internazionale - l'UE, la NATO e l'ONU - non riconoscono l'annessione russa della Crimea, considerandolo un pericoloso punto di rottura per il diritto internazionale. Per molti è stato proprio con quel passo che è iniziato l'isolamento per il Paese di Vladimir Putin.Ma qualcun altro sostiene che la Crimea è sempre stata russa e attribuisce il passaggio all'Ucraina a un errore storico: quello che avrebbe commesso nel 1954 l'ucraino Nikita Khrushchev, quando era a capo dell'Urss, assegnando la penisola alla Repubblica Socialista Sovietica Ucraina: è l'argomento in mano anche ad alcuni partiti o movimenti di opposizione in Europa, che hanno scelto di sposare la causa russa, perché ormai non solo nelle presidenziali americane la Russia rappresenta un argomento chiave dello scontro politico.
8 febbraio 2017
http://notizie.tiscali.it/esteri/ar...italiani-00001/