Oggi, gentili ascoltatori, vi invitiamo a visitare Vjaz’ma, citta’ nella quale si ebbe uno dei piu’ sanguinosi scontri durante l’invasione napoleonica del 1812, nonche’ residenza estiva del commediografo russo Aleksandr Griboedov.
![aleksandr_griboedov aleksandr_griboedov](https://www.russia-italia.com/files/thumbs/4024/aleksandr_griboedov.jpg)
Aleksandr Griboedov (Foto: RIA Novosti)
Vjaz’ma si trova a circa 240 km ad ovest di Mosca e sorge sul fiume omonimo. Probabilmente un insediamento urbano esisteva in quella zona gia’ dal IX-X secolo, ma Vjaz’ma venne citata per la prima volta nelle cronache solo nel 1230, quando la citta’ entro’ a far parte del principato di Smolensk.
Vjaz’ma, nel XIII e nel XIV secolo, fu varie volte attaccata e saccheggiata dai mongoli. La citta’, situata ai confini dello stato russo, nel corso della sua storia, cadde spesso sotto la dominazione straniera.
Dal 21 ottobre 1654 al 10 febbraio 1655 Vjaz’ma divenne temporaneamente la capitale dello stato russo. Infatti, nel 1654 lo zar Aleksej Mihajlovič, di ritorno da una campagna militare contro i polacchi, dovette fermarsi a Vjaz’ma poiche’ a Mosca c’era un’epidemia di peste. Lo zar con la sua corte per piu’ di un anno si stabili’ in questa citta’, dove venne raggiunto dai membri della famiglia reale.
Vjaz’ma occupo’ nuovamente un posto di primo piano nella storia russa durante l’invasione napoleonica. La citta’ venne bruciata due volte dall’esercito francese: sia durante l’avanzata, che nella ritirata. Nell’agosto 1812, quando l’esercito napoleonico stava ancora marciando verso Mosca, le truppe russe abbandonarono Vjaz’ma per andare a Borodino, luogo della battaglia decisiva, dando la possibilita’ a Napoleone di stabilirvisi per tre giorni. Dopo che Napoleone lascio’ Mosca iniziando la ritirata, sulla via del ritorno, si fermo’ nuovamente a Vjaz’ma e pernotto’ dal 21 al 22 ottobre a Semlёvo, un villaggio vicino. Nella giornata del 22 ottobre l’esercito russo arrivo’ a Vjaz’ma e, nonostante la superiorita’ numerica del nemico, riusci’ ad avere la meglio ed entrare in citta’ gia’ la sera dello stesso giorno. I francesi fuggirono in direzione del villaggio Semlёvo dove, secondo una leggenda, nei pressi dell’omonimo lago, Napoleone fece affondare i tesori che aveva preso nel Cremlino di Mosca. Da allora molti lo hanno cercato, ma ogni ricerca e’ stata ostacolata dalla formazione di un consistente strato di melma sul fondo del lago.
Per commemorare la vittoria su Napoleone, nel corso dei festeggiamenti per il centenario della guerra russo-francese, vennero eretti due obelischi. Uno si trova nella piazza centrale della citta’ ed e’ costituito da un’enorme colonna di granito con in cima l’aquila bicipite. L’altro obelisco e’ stato collocato nei giardini pubblici e, oltre ad essere sormontato dall’aquila bicipite, e’ anche decorato con lo stemma cittadino, raffigurante un cannone sul quale e’ posato l’uccello del paradiso.
A 37 km da Vjaz’ma si trova la tenuta di Aleksandr Griboedov, famoso scrittore russo. Era nato nel 1795 a Mosca e fu una persona dalla cultura veramente ecclettica. Oltre ad essere giurista e letterato aveva una profonda conoscenza delle lingue straniere. E questa sua competenza gli permise, dopo alcuni anni di vita militare, di intraprendere la carriera diplomatica. Per questo motivo visse a lungo lontano dalla Russia, ma sempre nostalgicamente legato alla sua patria. Mori’ ancora giovane in Persia quando l’ambasciata russa venne presa d’assalto da un gruppo di ribelli durante una rivolta avvenuta nel 1829.
L’opera cui deve la sua fama e’ la commedia Che disgrazia l’ingegno!, che racconta le vicende di un giovane, Čackij, il quale, dopo tre anni di soggiorno all’estero, torna in Russia con la testa piena di idee nuove e piani di riforme, ma si deve scontrare con il retrivo ambiente moscovita.
Čackij sarebbe diventato l’antenato di altri personaggi della letteratura russa che avrebbero espresso il loro malcontento per l’ambiente reazionario in cui vivevano.
L’abilita’ di Griboedov si espresse nel linguaggio palpitante della vivacita’ della conversazione quotidiana.
Chi fra voi, gentili ascoltatori, volesse assistere alla rappresentazione delle opere di Griboedov, sullo sfondo di uno scenario suggestivo, puo’ organizzare la visita alla tenuta dello scrittore nel mese di luglio quando, durante le feste dedicate alla sua memoria, vengono messe in scena le sue commedie.
La tenuta della famiglia Griboedov e’ una fra le piu’ antiche e meglio conservate della zona. Ai nostri giorni tutto e’ rimasto cosi’ come era due secoli fa. Oltre l’edificio centrale, che fungeva da abitazione, la tenuta comprende 4 depandance, un grande parco con viali alberati, le scuderie, ampi spazi per l’allevamento dei cavalli e un maneggio per il loro addestramento.
Lo scrittore visse a lungo nella tenuta durante la fanciullezza e la giovinezza e in eta’ adulta vi trascorreva tutte le estati.
La tenuta di Griboedov e’ aperta al pubblico dal 1990 e oltre alle visite guidate vengono organizzati dei convegni sull’opera di Griboedov ai quali partecipano studiosi sia russi che stranieri.
Una particolarita’ di Vjaz’ma e’ la presenza di una delle rarissime chiese a tenda ancora esistenti in Russia. Si tratta della Cattedrale della Madre di Dio Odighitria. In tutta la Russia poche chiese a tenda sono sopravvissute alla distruzione ordinata dal patriarca Nikon nella seconda meta’ del XVII secolo. Nikon condannava ogni deviazione dai canoni architettonici bizantini che esigevano la costruzione delle chiese a cupola. Quasi tutte le chiese a tenda vennero distrutte e un editto vieto’ la loro costruzione imponendo il ritorno alla cupola a bulbo.
La Cattedrale della Madre di Dio Odighitria e’ stata costruita con tre cuspidi a tenda che sormontano un edificio a forma di cubo. E’ decorata con dei frontoni a kokošnik, elemento decorativo che riprende la forma del tradizionale copricapo femminile russo.
Come di consueto vi diamo qualche consiglio sul percorso da compiere per giungere a Vjaz’ma. Da Mosca, dalla stazione Belorusskaja, partono ogni giorni tre treni regionali diretti a Vjaz’ma: il viaggio dura tre ore e mezzo. Invece in macchina si puo’ arrivare a Vjaz’ma da Mosca in sole tre ore.
Siamo giunti, cosi’, al termine della nostra rubrica.
Vi aspettiamo, come sempre, fra due settimane con un nuovo itinerario turistico.
Salutandovi vi ringraziamo per la vostra cortese attenzione.
Con voi e’ stata Laura Venniro.
http://italian.ruvr.ru/radio_broadcast/6948822/47117891.html
Nella pagine linkata è disponibile il contributo audio.