Favole russe del XVIII secolo.
Quando la Russia parlava il linguaggio della fiaba.
Un programma di Aurelio Montingelli e Anna Gromova per scoprire nel passato le profetiche allusioni del presente.
Con irriverenza e fedelta’.
Vassilij Pusckin (1766-1830)

Prima che il suo grande nipote fosse riconosciuto come il massimo genio della poesia russa, Vassili Pusckin ebbe non pochi momenti di notorieta’. Seguace e ammiratore di Karamzin fece parlare di se per un certo naturalismo un po’ troppo ose’.
Un suo poema creo’ parecchi imbarazzi fra gli editori, anche perche’ sembrava che egli avesse voluto riscrivere un finale diverso per la “Povera Lisa” di Karamzin ipotizzando per le fanciulle sedotte e abbandonate un destino diverso e forse piu’ probabile.
Ci ha lasciato alcune favole in cui i contemporanei scorgevano i ritratti di alcuni avversari letterari.
Vassilij Pusckin. Il galletto spennacchiato. ( 1808 )
Regnava incontrastato
In un pollaio ben dotato
Di pollastre e pollastrelle
Variopinte e molto belle.
Ma il gusto dell’avventura
Gli porto’ assai sventura.
E fra le grinfie di una volpe
Capito’ per le colpe
Di un dongiovanni
Poco aduso ai disinganni.
La Volpe si mise subito a spennarlo
E poi indugio’ nel preparlo
Perche’ deciso non aveva
Come cucinarlo.
Stava passando in rassegna
Le ricette spaccando un po’ di legna
Quando il cane della fattoria
Afferro’ il gallo e lo porto’ via.
Era un cane bene educato
Che volle salvare il galletto sfortunato.
Dolorante e senza penne
Il gallo a casa addivenne
E racconto’ la sua sventura
Per spiegare l’insolita figura.
Era bianchiccio e allampanato
Come un gallo alla leva riformato.
Le amiche sue fedeli
Dell’ipocrisia gettarono i veli
Egli risero sul becco
Senza alcun salamaleccco.
“Sembri un salamino scorticato
Pronto per essere affumicato.”
Esclamo’ la prima gallinella
Con tono da saputella.
A che ci serve un gallo malandato
Senza una penna e disgraziato?
Torna pure nel bosco
Che io non ti conosco.
Dalla volpe torna in cucina
Che forse ha gia’ trovato la margarina
Per friggerti in padella
Con o senza la pastella.
Avete ascoltato “Favole russe del XVIII secolo”
Quando la Russia parlava con il linguaggio della fiaba.
http://italian.ruvr.ru/radio_broadcast/55518946/91941005.html