Forum Russia - Italia

Stimolata dagli ultimi topic sui viaggi e dalle ultime discussioni sui turisti mi sento in vena di raccontare la mia avventura nella federazione russa ...

oltre alla tipologia di viaggio prettamente turistico ...
al viaggio per lavoro ...
al viaggio sentimental sessuale ...

ce n'è almeno un altro ...
i miei sono stati tre viaggi di tipo: più di così non potrà mai esserci niente ...

perchè partire per andare in un paese per portare a casa due figli ...
partire in due e tornare in quattro ... per sempre ...

è stato un viaggio S-T-R-A-O-R-D-I-N-A-R-I-O !!!!

Dei posti in cui sono stata ricordo ogni millimetro ... ogni odore, ogni colore ...

Più che un viaggio però è più giusto chiamarlo una deportazione ...

tutto l'iter che precede i viaggi nel paese estero è molto lungo, difficile, si impegnano moltissime energie da parte di tante strutture, tanti operatori ...

quando parti sei quasi arrivato in fondo ...

ci sono voluti tre anni prima di arrivare ad avere il biglietto dell'aereo per andare a vedere i toi futuri figli ...
e vi lascio immaginare cosa abbia voluto dire preparare i documenti necessari a convincere lo stato federale russo a far uscire definitivamente dalla russia due cittadini russi ...
proporzionate a cosa chiedono per farvi solo passare, o a cosa chiedono per farvi "solo sposare" ...

arrivati in russia c'è una persona russa di riferimento che si occupa della tua procedura di adozione, persona pagata dall'associazione italiana a cui si dà l'incarico per fare da intermediario con lo stato russo ...
per questa persona far adottare bambini è un lavoro ... e lo svolge ovviamente con "spirito russo" ...

visto il tanto lavoro svolto prima sia in russia - perchè convincere lo stato russo che l'associazione italiana per cui tu lavori ha diritto a dare in adozione un certo numero di bambini russi è un lavoro non indifferente - soprattutto di alta "diplomazia" svolto nei vari dipartimenti ...
sia in italia da noi e dall'associazione e dalle strutture pubbliche italiane ecc ...
quando arrivi in russia sono TERRORIZZATI che le povere sprovvedute coppie di aspiranti genitori combinino qualche casino e mandino a monte tutto ...
casino tipo farsi rubare i documenti ... perdersi ... perdere le valigie ... farsi fermare dalla polizia, farsi arrestare ecc. ecc. ecc.

per cui passi di mano in mano ai vari autisti, interpreti referenti russi ecc. e tra un incontro, uno spostamento e l'altro sei messo in castigo ad aspettare senza muoverti ...

quindi arrivati all'aeroporto, dopo la dovuta attesa alla verifica dei passaporti (1 ora e mezza stante la presenza di alcuni orientali non meglio identificati verso cui i controllori dei passaporti hano un innato senso di antipatia)
c'era ad aspettarci l'autista, con cartello, che ci ha depositati alla stazione ... per telefono la nostra persona di riferimento ci ha detto che una volta arrivati in stazione dovevamo sederci esattamente dove ci lasciava l'autista e aspettare fino a quando sarebbe arrivata lei a portarci i biglietti del treno e a "infilarci" sul treno ...

assolutamente non uscire dalla stazione, non uscire dalla sala di attesa, non parlare agli sconosciuti ... questa invero cosa molto facile non sapendo noi il russo ...

Ora ... sei a Mosca per la prima volta nella tua vita, devi aspettare 5 ore ... e non ti puoi muovere da una fottuta sala di aspetto!!?? ... Anzi non ti puoi muovere da una precisa fottuta poltrona di una panca in ferro di una fottuta sala di aspetto????!!!
Una precisa posizione di sedia perchè, dopo abbiamo capito, ti hanno piazzato davanti a un signore di un baracchino che vende non so cosa e si sono messi d'accordo perchè ti dia un'occhiata intanto che aspetti !!!


- segue - (a eventuale richiesta)

ora ... già da questo primo approccio, ci è stato chiaro che la parola attesa ha in russia e per i russi un significato totalmente diverso che per noi in italia .... e io sono pure di milano dove se aspetti più di due secondi quando ti fanno il caffè al bar già ti incazzi ...

nella sala di aspetto della stazione, a dire il vero, praticamente anche tutti gli altri presenti hanno pazientemente e silenziosamente atteso ore e ore ...
fino allo scoccare di un preciso momento, quando prima piano piano poche persone, poi sempre più numerosi e velocemente, silenziosi personaggi spostavano le panchette in ferro trascinandole secondo una certa logica ... che al momento non capivamo ...

solo poi abbiamo capito che le panche ambite erano quelle senza braccioli, che permettevano quindi di sdraiarsi e dormire ...
ci venne anche il dubbio che le panchette-letto venissero, ad orario più tardo, subaffittate ...

ma, prima di potere vedere la sala trasformata in dormitorio, finalmente arrivò la nostra referente russa, che dopo due parole di presentazione, ci portò sul treno, nella nostra cuccetta e ci abbandonò alla nostra notte insonne ... a immaginare le facce sconosciute dei nostri futuri bambini, che avremmo visto per la prima volta l'indomani ...

in confronto ai treni italiani il treno russo era SPETTACOLARE!
passerella in stoffa rossa e contro passerella bianca per terra nel corridoio, tendine decorate e cuscinetti pendant ...
Ahhh ... finalmente! ci siamo sentiti quasi dei turisti sull'orient express ai primi novecento ... soprattutto quando ci hanno dato il te in due meravigliose tazze in vetro e similargento ... ecco! abbiamo detto, finalmente siamo nella grande Russia!

......

dire che sono senza parole (ovviamente in senso molto positivo) e che aspetto con ansia che tu riesca a trovare del tempo per continuare questa affascinante descrizione è dire poco!!!!!!

Complimenti!!!!

Sei una grande narratrice, complimenti!!
Non vedo l'ora di leggere il seguito di questa splendida avventura!

Grazie di condividerla!

Seguo con tanto interesse il tuo racconto, e-antea!
Capisco che la tua e` una storia molto delicata, ma mi permetteresti una domanda per precisare? :wink:
Visto che scrivi che stavate "immaginandovi le facce sconosciute dei vostri futuri bambini" , vuol dire che prima non li avevate visti? Lo chiedo perche` se non sbaglio i genitori russi prima di decidere un'adozione possono vedere, osservare e letteralmente scegliere un bambino da adottare.

Anche io ho trovato interessante e ben scritto il tuo racconto .
Avrei solo una domanda da farti , di quale citta' russa sono i tuoi figli ?

Ah..che bella ventata di aria fresca nel tuo racconta e-antea!Davvero delizioso!!

che bel racconto aspettiamo il seguito :D

I figli sono l'essenza di una coppia. Non c'è amore più grande, disinteressato e così univoco di quello di una madre (e di un padre) per i suoi figli. Grazie per condividere con noi parte del tuo viaggio.

modo ironico ON
Pensate che io volevo adottare 2 bimbe venticinquenni...

mi spiace ... per la legge puoi adottare solo minorenni ... escludendo le nipoti di politici egiziani ...

e-antea ha scritto: [Visualizza Messaggio]

mi spiace ... per la legge puoi adottare solo minorenni ... escludendo le nipoti di politici egiziani ...

:-D :-D :-D :-D


...anch'io aspetto il seguito.....

invernorosso ha scritto: [Visualizza Messaggio]

e-antea ha scritto: [Visualizza Messaggio]

mi spiace ... per la legge puoi adottare solo minorenni ... escludendo le nipoti di politici egiziani ...

:-D :-D :-D :-D


...anch'io aspetto il seguito.....

Infatti siamo in molti che sperano cambi questa legge!!! :lol: :lol: :lol:

Ironia a parte, cosa ti ha spinto a scegliere dei bambini russi?
Non conosco nulla del mondo delle adozioni ma come mai non italiani?

eeeeeeeeeeeee, Antea!! Grande!! :wink: :wink:

Le impressioni e le emozioni che fai trasparire sono molto interessanti e coinvolgenti. Spero ci racconterai ancora qualcosa sulla tua/vostra esperienza con la Russia e con le vostre creature :smt023

e-antea ha scritto: [Visualizza Messaggio]

riferimento ci ha detto che una volta arrivati in stazione dovevamo sederci esattamente dove ci lasciava l'autista e aspettare fino a quando sarebbe arrivata lei a portarci i biglietti del treno e a "infilarci" sul treno ...

assolutamente non uscire dalla stazione, non uscire dalla sala di attesa, non parlare agli sconosciuti ...

:shock: :shock: :shock: :shock:
alla peppina
:shock: :shock: :shock: :shock:
e che è
:shock: :shock: :shock: :shock:
un film di spionaggio
:shock: :shock: :shock:
il vendicatore solitrario
:shock: :shock: :sh
un film con todd lundgren, il salvatore (non mi ricordo più il titolo ma pressapoco alla gentil donzella che doveva salvare le disse le identiche parole :roll: quasi :roll: )

:shock: :shock: :shock:

vogliamo il seguitoooo! ma immagino che ora siate occupati a contemplare i visetti dei vostri nuovi figli!!! :wink:
anche a me piacerebbe tanto adottarne uno in futuro...

- segue

Se un italiano adotta un bambino nato in un paese estero, deve attenersi alle leggi che in merito all’adozione vigono nel paese estero, che sono per ogni paese diverse …
Per la russia, essendo uno stato federale, la procedura è similare per ogni stato ma leggermente diversa …

Comunque, le informazioni che hai prima di partire per la federazione russa sono spesso minime … nel nostro caso sapevamo che erano due fratellini, il mese e l’anno di nascita della bimba e solo l’anno di nascita del bimbo … nulla più … non un nome … non una foto

Sotto un certo punto di vista questo è un bene … perché non sempre quei bambini per cui tu parti, nel frattempo che proseguono le pratiche burocratiche, sono ancora “adottabili” e quindi rischi di sentirti già mamma – o papà – di un bambino che non starà mai con te … non sarà mai tuo figlio …

Parti nell’insicurezza più totale … devi andare lì e vedere cosa succede … come andranno veramente le cose …

È con questo spirito che scendiamo quindi dal treno alla stazione di Voronezh, alle 7,15 di mattina, c’è l’interprete ad attenderci …

Prima di partire, le persone dell’associazione che ci seguivano in italia nell’adozione, ci avevano “istruito” su alcune cose … ci avevano detto tra l’altro di cercare di presentarci vestiti bene, non trasandati, quando andavamo nell' istituto o dal giudice in tribunale per la sentenza di adozione … insomma di cercare di fare “bella figura” perché in russia all’apparenza ci si tiene ancora …
E siccome c’è concorrenza tra aspiranti genitori adottivi americani, spagnoli , italiani … e le liste di attesa sono lunghe … meglio tenere alta la bandiera …

Per questo, prima di partire, mi ero comprata un bel tailleur piuttosto costoso tipo cerimonia, di seta in un bel colore bluette e avevo convinto mio marito a portarsi il vestito del matrimonio …
Sempre per lo stress di ritardi e inconvenienti vari avevamo deciso di portare solo bagaglio a mano e quindi ci portavamo i nostri vestiti belli nei sacchi appositi con ometto, da portare a traverso del braccio … con mio marito che a ogni cambio di mezzo di trasporto smadonnava maledicendo il giorno che mi era venuto in mente di portare il tailleur nuovo stirato …
nei trolley c'erano praticamente solo i presentini per i vari personaggi e i regali per i bambini ..

... in treno, ci mettiamo di prima mattina quindi finalemente i nostri completi della festa e andiamo incontro alla giornata della nostra vita …

L’interprete è una bella ragazza … mai sentito di interpreti russe poco piacenti … che comunque ci analizza con sospetto sin dal primo momento: ma i nostri bambini russi se li meritano questi due?
La nostra referente per l’adozione a Voronezh è invece una signora in carne, giovane ma a vedere dai tratti somatici, è di origini delle repubbliche sovietiche dell’est ... un po’ troppo sorridente, ma d’altra parte esperta nei rapporti con gli uffici pubblici … deformazione professionale …
Purtroppo non parla italiano, ma cosa ben peggiore non ha nemmeno la patente, per cui ci si avvale di un autista … un signore simpatico che invece due parole due di italiano le sa anche …
Siccome l’autista è per tutta la giornata e lo paghiamo noi, passiamo la mattina seduti in macchina - con i nostri vestiti da matrimonio indosso - ad accompagnare la nostra referente nei diversi uffici comunali della città …
verso mezzogiorno finalmente ci portano al dipartimento della tutela dei minori dove ci diranno chi sono e dove sono i bambini …

Una signora distinta ci riceve - per quanto abbiamo visto il funzionario pubblico in russia è generalmente sempre distinto – e ci fa accomodare …
tira fuori e ci porge un foglio formato tipo lettera … è compilato a mano in bella calligrafia, con incollate due foto tessera e con i dati anagrafici dei bimbi … vediamo finalmente per la prima volta i bambini … in foto …

Due faccine che ci guardano incuriosite e un po’ stralunate … russe, molto russe, bionde e con un incarnato color latte e biscotto ... belli! … la bimba ha in testa il foularino coi fiorellini legato dietro … che tenerezza …
Teniamo il foglio come se tenessimo in mano … che so, il gioiello più delicato e prezioso del mondo … l’interprete traduce, sinceramente non abbiamo sentito molto non abbiamo capito nemmeno i nomi! fissavamo i caratteri cirillici ipnotizzati!

Nel frattempo sentiamo che c’è una certa discussione tra le signore … l’interprete non ci traduce nulla
perché: se è bene che sappiamo, allora traduce, ma se è meglio che non sappiamo non traduce …
questi russi! spionaggio e controspionaggio a livello spicciolo …

chiediamo che succede ma ci tranquillizzano … ci chiedono se confermiamo che questi bambini vogliamo andare a vederli … SIIIIIII!!!!
I bambini sono 150 km fuori città, in un paese nella provincia, si parte subito in macchina …

e-antea non puoi fare cosi'!!!!!.... "bramo" il seguito! :smile:

Allora?? Il seguito arriva ?? :-(