Educazione vs. istruzione in varie parti d'Italia


Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
secondo me progresso e tradizioni sono due cose antitetiche.... se volete le tradizioni volete anche una forma di regresso....
mi spiego...
ho recentemente fatto un giro dei balcani e paesi dell'est.... romania bulgaria ungheria albania macedonia ecc ecc....
conosco chi ha fatto questo viaggio prima di me... negli anni 70. ormai è rimasto pochissimo della cultura di allora... per far un esempio stupido nessun albanese di oggi sotto i 40 farà mai colazione con la yogurt salato e la cipolla... ma queste sono stupidggini, se penso a Istanbul che ho visitato dopo 6 anni, città che trovai splendida nella sua incuria, sporcizia, e spiritualità. ebbene dopo 6 soli anni, sembra di stare in una qualsiasi capitale europea se si va per le vie del centro... nessuno prega più per strada nelle ore stabilite, non abbassano nemmeno la musica disco dai pub nei momenti in cui i muezzin intonano le preghiere. ora non dico che questo è inevitabile... ma probabilmente c'è qualcosa che ci sfuggirà sempre.

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Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
Skripach ha scritto: [Visualizza Messaggio]



dico solo a quelli che fanno finta di preservare l'italianetà e poi traferiscono la fabbrichetta in romania per risparmiare 2 lire... che è inutile fare barriere contro gli stranieri per salvare il nostro "ancient regime" perchè abbiamo già perso.


Ti quoto in pieno (e molti sono proprio del nord est), italianetà, tradizioni, etc ..e poi se ne sono andati in romania a fare il business
Mi ricordano quelli che evadono le tasse denunciando 10-15 mila euro l anno (gioielleri ad esempio) che poi sono i primi a lamentarsi se le strade son piene di buche, se gli ospedali non funzionano, se c èmolta attesa etc..

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Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Asso, boiardo....NON entriamo in discorsi politico-partitici.

Siete avvisati!

gringox


il "Tamagogi" lo adoro sempre più!!! Chissà quando lo renderanno obbligatorio :-D :-D ...non vedo l'ora per farmi delle grasse e sane risate :-D :-D

Ultima modifica di Speck il 02 Settembre 2009, 14:08, modificato 2 volte in totale
Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
Skripach ha scritto: [Visualizza Messaggio]
secondo me progresso e tradizioni sono due cose antitetiche.... se volete le tradizioni volete anche una forma di regresso....
mi spiego...
ho recentemente fatto un giro dei balcani e paesi dell'est.... romania bulgaria ungheria albania macedonia ecc ecc....
conosco chi ha fatto questo viaggio prima di me... negli anni 70. ormai è rimasto pochissimo della cultura di allora... per far un esempio stupido nessun albanese di oggi sotto i 40 farà mai colazione con la yogurt salato e la cipolla... ma queste sono stupidggini, se penso a Istanbul che ho visitato dopo 6 anni, città che trovai splendida nella sua incuria, sporcizia, e spiritualità. ebbene dopo 6 soli anni, sembra di stare in una qualsiasi capitale europea se si va per le vie del centro... nessuno prega più per strada nelle ore stabilite, non abbassano nemmeno la musica disco dai pub nei momenti in cui i muezzin intonano le preghiere. ora non dico che questo è inevitabile... ma probabilmente c'è qualcosa che ci sfuggirà sempre.


No caro violinista,

apparentemente sembrerebbero cose antitetiche. Progresso e tradizione. Ma prova a pensare: il progresso è evoluzione e l’evoluzione per portare sviluppo e garantire stabilità deve fondarsi sull’essenza e sulla natura del popolo, cose che vengono portate avanti dalla tradizione.
Io non credo nel progresso che annienta la tradizone; l’approccio “polpottiano” radicale dell’inaugurazione di una nuova era, di una nuova società attraverso l’annulamento ed annientamento del passaato, lo reputo un approccio illogico, oltre che deleterio per chi lo applica e per chi lo subisce.


Gringox

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Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
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secondo me progresso e tradizioni sono due cose antitetiche.... se volete le tradizioni volete anche una forma di regresso....
mi spiego...
ho recentemente fatto un giro dei balcani e paesi dell'est.... romania bulgaria ungheria albania macedonia ecc ecc....
conosco chi ha fatto questo viaggio prima di me... negli anni 70. ormai è rimasto pochissimo della cultura di allora... per far un esempio stupido nessun albanese di oggi sotto i 40 farà mai colazione con la yogurt salato e la cipolla... ma queste sono stupidggini, se penso a Istanbul che ho visitato dopo 6 anni, città che trovai splendida nella sua incuria, sporcizia, e spiritualità. ebbene dopo 6 soli anni, sembra di stare in una qualsiasi capitale europea se si va per le vie del centro... nessuno prega più per strada nelle ore stabilite, non abbassano nemmeno la musica disco dai pub nei momenti in cui i muezzin intonano le preghiere. ora non dico che questo è inevitabile... ma probabilmente c'è qualcosa che ci sfuggirà sempre.


No caro violinista,

apparentemente sembrerebbero cose antitetiche. Progresso e tradizione. Ma prova a pensare: il progresso è evoluzione e l’evoluzione per portare sviluppo e garantire stabilità deve fondarsi sull’essenza e sulla natura del popolo, cose che vengono portate avanti dalla tradizione.
Io non credo nel progresso che annienta la tradizone; l’approccio “polpottiano” radicale dell’inaugurazione di una nuova era, di una nuova società attraverso l’annulamento ed annientamento del passaato, lo reputo un approccio illogico, oltre che deleterio per chi lo applica e per chi lo subisce.


Gringox


il fatto è che ciò che noi chiamiamo progresso in realtà, di fatto, è solo uno strumento utilizzato per raggiungere lo scopo di sempre nella storia (ovvero soldi e poteri) e quindi, con questo scopo, "questo" progresso tende ad annientare la tradizione.
Se invece ci riferiamo al vero (e idealistico) progresso , e cioè al quel processo dia avanzamento e sviluppo delle discipline e delle condizioni umane (citato da wikipedia) allora progresso e tradizioni non sono cosi antitetiche

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mi spiego...
ho recentemente fatto un giro dei balcani e paesi dell'est.... romania bulgaria ungheria albania macedonia ecc ecc....
conosco chi ha fatto questo viaggio prima di me... negli anni 70. ormai è rimasto pochissimo della cultura di allora... per far un esempio stupido nessun albanese di oggi sotto i 40 farà mai colazione con la yogurt salato e la cipolla... ma queste sono stupidggini, se penso a Istanbul che ho visitato dopo 6 anni, città che trovai splendida nella sua incuria, sporcizia, e spiritualità. ebbene dopo 6 soli anni, sembra di stare in una qualsiasi capitale europea se si va per le vie del centro... nessuno prega più per strada nelle ore stabilite, non abbassano nemmeno la musica disco dai pub nei momenti in cui i muezzin intonano le preghiere. ora non dico che questo è inevitabile... ma probabilmente c'è qualcosa che ci sfuggirà sempre.


No caro violinista,

apparentemente sembrerebbero cose antitetiche. Progresso e tradizione. Ma prova a pensare: il progresso è evoluzione e l’evoluzione per portare sviluppo e garantire stabilità deve fondarsi sull’essenza e sulla natura del popolo, cose che vengono portate avanti dalla tradizione.
Io non credo nel progresso che annienta la tradizone; l’approccio “polpottiano” radicale dell’inaugurazione di una nuova era, di una nuova società attraverso l’annulamento ed annientamento del passaato, lo reputo un approccio illogico, oltre che deleterio per chi lo applica e per chi lo subisce.


Gringox


il fatto è che ciò che noi chiamiamo progresso in realtà, di fatto, è solo uno strumento utilizzato per raggiungere lo scopo di sempre nella storia (ovvero soldi e poteri) e quindi, con questo scopo, "questo" progresso tende ad annientare la tradizione.
Se invece ci riferiamo al vero (e idealistico) progresso , e cioè al quel processo dia avanzamento e sviluppo delle discipline e delle condizioni umane (citato da wikipedia) allora progresso e tradizioni non sono cosi antitetiche


Esatto, io infatti volevo restare sul piano idealistico e sottolineare come progresso e tradizione vanno di pari passo e non sono antitetiche. Una società progredisce, si evolve, matura, e ha successo in questa evoluzone, solo se è capace di portare avanti il progresso, non stravolgendo le proprie tradizioni, ma anzi partendo da esse.

Gringox

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secondo me progresso e tradizioni sono due cose antitetiche.... se volete le tradizioni volete anche una forma di regresso....
mi spiego...
ho recentemente fatto un giro dei balcani e paesi dell'est.... romania bulgaria ungheria albania macedonia ecc ecc....
conosco chi ha fatto questo viaggio prima di me... negli anni 70. ormai è rimasto pochissimo della cultura di allora... per far un esempio stupido nessun albanese di oggi sotto i 40 farà mai colazione con la yogurt salato e la cipolla... ma queste sono stupidggini, se penso a Istanbul che ho visitato dopo 6 anni, città che trovai splendida nella sua incuria, sporcizia, e spiritualità. ebbene dopo 6 soli anni, sembra di stare in una qualsiasi capitale europea se si va per le vie del centro... nessuno prega più per strada nelle ore stabilite, non abbassano nemmeno la musica disco dai pub nei momenti in cui i muezzin intonano le preghiere. ora non dico che questo è inevitabile... ma probabilmente c'è qualcosa che ci sfuggirà sempre.


No caro violinista,

apparentemente sembrerebbero cose antitetiche. Progresso e tradizione. Ma prova a pensare: il progresso è evoluzione e l’evoluzione per portare sviluppo e garantire stabilità deve fondarsi sull’essenza e sulla natura del popolo, cose che vengono portate avanti dalla tradizione.
Io non credo nel progresso che annienta la tradizone; l’approccio “polpottiano” radicale dell’inaugurazione di una nuova era, di una nuova società attraverso l’annulamento ed annientamento del passaato, lo reputo un approccio illogico, oltre che deleterio per chi lo applica e per chi lo subisce.


Gringox


il fatto è che ciò che noi chiamiamo progresso in realtà, di fatto, è solo uno strumento utilizzato per raggiungere lo scopo di sempre nella storia (ovvero soldi e poteri) e quindi, con questo scopo, "questo" progresso tende ad annientare la tradizione.
Se invece ci riferiamo al vero (e idealistico) progresso , e cioè al quel processo dia avanzamento e sviluppo delle discipline e delle condizioni umane (citato da wikipedia) allora progresso e tradizioni non sono cosi antitetiche


Esatto, io infatti volevo restare sul piano idealistico e sottolineare come progresso e tradizione vanno di pari passo e non sono antitetiche. Una società progredisce, si evolve, matura, e ha successo in questa evoluzone, solo se è capace di portare avanti il progresso, non stravolgendo le proprie tradizioni, ma anzi partendo da esse.

Gringox


qui stiamo parlando del progresso in senso pratico.
allora... vediamo un po, mio nonno era calzolaio, conservo ancora i suoi attrezzi... li so usare? no, le scarpe le compro da Decathlon e le fanno dei babini in thailandia... un suo amico ha continuato a fare il calzolaio... poi ha messo su un aziendina... ora produce scarpe da ginnastica modello americano, fa i soldi e aumenta il fottuto pil. probabilmente ora le fa fare anche in thailandia... o forse sono le stesse che compro io in qualche negozio francese.
potreste obbiettermi che queste non sono poi tradizioni... ma pensate ai vostri padri o nonni.. a come vivevano e pensate a come viviamo noi... chi va in chiesa la domenica con il vestito nuovo? come si faceva una volta? pochi molto pochi... qualcuno di voi secca ancora i pomodori sulle scale del paese? della tanto millantata ITALIANITà che cosa è rimasto dal dopoguerra a oggi? la pizza, il caffè, e la mafia? la globalizzazione... figlia del progresso e dell'avanzamento tecnologico non può che distruggere le tradizioni come le intendiamo noi.... il centro di ROma ormai.. è uguale al centro di milano e al centro di parigi... trovi le stesse cose, se vuoi comprare qualcosa di caratteristico stai sicuro che è made in china. probabilmente rimarrà sempre qualche differenza fra un italiano e un cinese, ma la tradizione è morta da un pezzo. e poi mi criticate gli extracomunitari che aprono i Kebab o gli indiani che fanno la pizza... però poi andate al Frozen yogurt, al Mc Donald, giocate a basket e fate l'happy hour con il Whiskey and soda canticchiando i l'ultima di Micheal Jakson?

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[quote user="Skripach" post="6658566"]secondo me progresso e tradizioni sono due cose antitetiche.... se volete le tradizioni volete anche una forma di regresso....
mi spiego...
ho recentemente fatto un giro dei balcani e paesi dell'est.... romania bulgaria ungheria albania macedonia ecc ecc....
conosco chi ha fatto questo viaggio prima di me... negli anni 70. ormai è rimasto pochissimo della cultura di allora... per far un esempio stupido nessun albanese di oggi sotto i 40 farà mai colazione con la yogurt salato e la cipolla... ma queste sono stupidggini, se penso a Istanbul che ho visitato dopo 6 anni, città che trovai splendida nella sua incuria, sporcizia, e spiritualità. ebbene dopo 6 soli anni, sembra di stare in una qualsiasi capitale europea se si va per le vie del centro... nessuno prega più per strada nelle ore stabilite, non abbassano nemmeno la musica disco dai pub nei momenti in cui i muezzin intonano le preghiere. ora non dico che questo è inevitabile... ma probabilmente c'è qualcosa che ci sfuggirà sempre.[/quote]

No caro violinista,

apparentemente sembrerebbero cose antitetiche. Progresso e tradizione. Ma prova a pensare: il progresso è evoluzione e l’evoluzione per portare sviluppo e garantire stabilità deve fondarsi sull’essenza e sulla natura del popolo, cose che vengono portate avanti dalla tradizione.
Io non credo nel progresso che annienta la tradizone; l’approccio “polpottiano” radicale dell’inaugurazione di una nuova era, di una nuova società attraverso l’annulamento ed annientamento del passaato, lo reputo un approccio illogico, oltre che deleterio per chi lo applica e per chi lo subisce.


Gringox


il fatto è che ciò che noi chiamiamo progresso in realtà, di fatto, è solo uno strumento utilizzato per raggiungere lo scopo di sempre nella storia (ovvero soldi e poteri) e quindi, con questo scopo, "questo" progresso tende ad annientare la tradizione.
Se invece ci riferiamo al vero (e idealistico) progresso , e cioè al quel processo dia avanzamento e sviluppo delle discipline e delle condizioni umane (citato da wikipedia) allora progresso e tradizioni non sono cosi antitetiche


Esatto, io infatti volevo restare sul piano idealistico e sottolineare come progresso e tradizione vanno di pari passo e non sono antitetiche. Una società progredisce, si evolve, matura, e ha successo in questa evoluzone, solo se è capace di portare avanti il progresso, non stravolgendo le proprie tradizioni, ma anzi partendo da esse.

Gringox


qui stiamo parlando del progresso in senso pratico.
allora... vediamo un po, mio nonno era calzolaio, conservo ancora i suoi attrezzi... li so usare? no, le scarpe le compro da Decathlon e le fanno dei babini in thailandia... un suo amico ha continuato a fare il calzolaio... poi ha messo su un aziendina... ora produce scarpe da ginnastica modello americano, fa i soldi e aumenta il fottuto pil. probabilmente ora le fa fare anche in thailandia... o forse sono le stesse che compro io in qualche negozio francese.
potreste obbiettermi che queste non sono poi tradizioni... ma pensate ai vostri padri o nonni.. a come vivevano e pensate a come viviamo noi... chi va in chiesa la domenica con il vestito nuovo? come si faceva una volta? pochi molto pochi... qualcuno di voi secca ancora i pomodori sulle scale del paese? della tanto millantata ITALIANITà che cosa è rimasto dal dopoguerra a oggi? la pizza, il caffè, e la mafia? la globalizzazione... figlia del progresso e dell'avanzamento tecnologico non può che distruggere le tradizioni come le intendiamo noi.... il centro di ROma ormai.. è uguale al centro di milano e al centro di parigi... trovi le stesse cose, se vuoi comprare qualcosa di caratteristico stai sicuro che è made in china. probabilmente rimarrà sempre qualche differenza fra un italiano e un cinese, ma la tradizione è morta da un pezzo. e poi mi criticate gli extracomunitari che aprono i Kebab o gli indiani che fanno la pizza... però poi andate al Frozen yogurt, al Mc Donald, giocate a basket e fate l'happy hour con il Whiskey and soda canticchiando i l'ultima di Micheal Jakson?




Purtroppo ciò che descrivi è anche vero. Ma è proprio per questo che la società invece di evolversi, degenera…proprio perché sulla scia della globalizzione, ha perso nella praticità molto della sua tradizione. Fortunatamente il dna di un popolo, nonostante tutto, non si può annientare. E fortunatamente ci sono alcuni approcci e correnti sociali che premono per un recupero delle tradizoni e delle origini, non per tornare indietro, ma per salvare il salvabile!

Gringox

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[quote user="gringox" post="6658572"][quote user="Skripach" post="6658566"]secondo me progresso e tradizioni sono due cose antitetiche.... se volete le tradizioni volete anche una forma di regresso....
mi spiego...
ho recentemente fatto un giro dei balcani e paesi dell'est.... romania bulgaria ungheria albania macedonia ecc ecc....
conosco chi ha fatto questo viaggio prima di me... negli anni 70. ormai è rimasto pochissimo della cultura di allora... per far un esempio stupido nessun albanese di oggi sotto i 40 farà mai colazione con la yogurt salato e la cipolla... ma queste sono stupidggini, se penso a Istanbul che ho visitato dopo 6 anni, città che trovai splendida nella sua incuria, sporcizia, e spiritualità. ebbene dopo 6 soli anni, sembra di stare in una qualsiasi capitale europea se si va per le vie del centro... nessuno prega più per strada nelle ore stabilite, non abbassano nemmeno la musica disco dai pub nei momenti in cui i muezzin intonano le preghiere. ora non dico che questo è inevitabile... ma probabilmente c'è qualcosa che ci sfuggirà sempre.[/quote]

No caro violinista,

apparentemente sembrerebbero cose antitetiche. Progresso e tradizione. Ma prova a pensare: il progresso è evoluzione e l’evoluzione per portare sviluppo e garantire stabilità deve fondarsi sull’essenza e sulla natura del popolo, cose che vengono portate avanti dalla tradizione.
Io non credo nel progresso che annienta la tradizone; l’approccio “polpottiano” radicale dell’inaugurazione di una nuova era, di una nuova società attraverso l’annulamento ed annientamento del passaato, lo reputo un approccio illogico, oltre che deleterio per chi lo applica e per chi lo subisce.


Gringox[/quote]

il fatto è che ciò che noi chiamiamo progresso in realtà, di fatto, è solo uno strumento utilizzato per raggiungere lo scopo di sempre nella storia (ovvero soldi e poteri) e quindi, con questo scopo, "questo" progresso tende ad annientare la tradizione.
Se invece ci riferiamo al vero (e idealistico) progresso , e cioè al quel processo dia avanzamento e sviluppo delle discipline e delle condizioni umane (citato da wikipedia) allora progresso e tradizioni non sono cosi antitetiche


Esatto, io infatti volevo restare sul piano idealistico e sottolineare come progresso e tradizione vanno di pari passo e non sono antitetiche. Una società progredisce, si evolve, matura, e ha successo in questa evoluzone, solo se è capace di portare avanti il progresso, non stravolgendo le proprie tradizioni, ma anzi partendo da esse.

Gringox


qui stiamo parlando del progresso in senso pratico.
allora... vediamo un po, mio nonno era calzolaio, conservo ancora i suoi attrezzi... li so usare? no, le scarpe le compro da Decathlon e le fanno dei babini in thailandia... un suo amico ha continuato a fare il calzolaio... poi ha messo su un aziendina... ora produce scarpe da ginnastica modello americano, fa i soldi e aumenta il fottuto pil. probabilmente ora le fa fare anche in thailandia... o forse sono le stesse che compro io in qualche negozio francese.
potreste obbiettermi che queste non sono poi tradizioni... ma pensate ai vostri padri o nonni.. a come vivevano e pensate a come viviamo noi... chi va in chiesa la domenica con il vestito nuovo? come si faceva una volta? pochi molto pochi... qualcuno di voi secca ancora i pomodori sulle scale del paese? della tanto millantata ITALIANITà che cosa è rimasto dal dopoguerra a oggi? la pizza, il caffè, e la mafia? la globalizzazione... figlia del progresso e dell'avanzamento tecnologico non può che distruggere le tradizioni come le intendiamo noi.... il centro di ROma ormai.. è uguale al centro di milano e al centro di parigi... trovi le stesse cose, se vuoi comprare qualcosa di caratteristico stai sicuro che è made in china. probabilmente rimarrà sempre qualche differenza fra un italiano e un cinese, ma la tradizione è morta da un pezzo. e poi mi criticate gli extracomunitari che aprono i Kebab o gli indiani che fanno la pizza... però poi andate al Frozen yogurt, al Mc Donald, giocate a basket e fate l'happy hour con il Whiskey and soda canticchiando i l'ultima di Micheal Jakson?




Purtroppo ciò che descrivi è anche vero. Ma è proprio per questo che la società invece di evolversi, degenera…proprio perché sulla scia della globalizzione, ha perso nella praticità molto della sua tradizione. Fortunatamente il dna di un popolo, nonostante tutto, non si può annientare. E fortunatamente ci sono alcuni approcci e correnti sociali che premono per un recupero delle tradizoni e delle origini, non per tornare indietro, ma per salvare il salvabile!

Gringox

bisogna vedere come questo viene fatto.
a mio avviso le formazioni politiche sia di destra che di sinistra o "verdi" lo hanno fatto e lo stanno facendo molto male, in maniera populista o pretestuosa. Studiare il dialetto a scuola, quando a stento si conosce bene l'italiano, o altre iniziative di questi generi mi sembrano piuttosto grottesche, nel senso letterare del termine.

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ho recentemente fatto un giro dei balcani e paesi dell'est.... romania bulgaria ungheria albania macedonia ecc ecc....
conosco chi ha fatto questo viaggio prima di me... negli anni 70. ormai è rimasto pochissimo della cultura di allora... per far un esempio stupido nessun albanese di oggi sotto i 40 farà mai colazione con la yogurt salato e la cipolla... ma queste sono stupidggini, se penso a Istanbul che ho visitato dopo 6 anni, città che trovai splendida nella sua incuria, sporcizia, e spiritualità. ebbene dopo 6 soli anni, sembra di stare in una qualsiasi capitale europea se si va per le vie del centro... nessuno prega più per strada nelle ore stabilite, non abbassano nemmeno la musica disco dai pub nei momenti in cui i muezzin intonano le preghiere. ora non dico che questo è inevitabile... ma probabilmente c'è qualcosa che ci sfuggirà sempre.[/quote]

No caro violinista,

apparentemente sembrerebbero cose antitetiche. Progresso e tradizione. Ma prova a pensare: il progresso è evoluzione e l’evoluzione per portare sviluppo e garantire stabilità deve fondarsi sull’essenza e sulla natura del popolo, cose che vengono portate avanti dalla tradizione.
Io non credo nel progresso che annienta la tradizone; l’approccio “polpottiano” radicale dell’inaugurazione di una nuova era, di una nuova società attraverso l’annulamento ed annientamento del passaato, lo reputo un approccio illogico, oltre che deleterio per chi lo applica e per chi lo subisce.


Gringox


il fatto è che ciò che noi chiamiamo progresso in realtà, di fatto, è solo uno strumento utilizzato per raggiungere lo scopo di sempre nella storia (ovvero soldi e poteri) e quindi, con questo scopo, "questo" progresso tende ad annientare la tradizione.
Se invece ci riferiamo al vero (e idealistico) progresso , e cioè al quel processo dia avanzamento e sviluppo delle discipline e delle condizioni umane (citato da wikipedia) allora progresso e tradizioni non sono cosi antitetiche


Esatto, io infatti volevo restare sul piano idealistico e sottolineare come progresso e tradizione vanno di pari passo e non sono antitetiche. Una società progredisce, si evolve, matura, e ha successo in questa evoluzone, solo se è capace di portare avanti il progresso, non stravolgendo le proprie tradizioni, ma anzi partendo da esse.

Gringox


qui stiamo parlando del progresso in senso pratico.
allora... vediamo un po, mio nonno era calzolaio, conservo ancora i suoi attrezzi... li so usare? no, le scarpe le compro da Decathlon e le fanno dei babini in thailandia... un suo amico ha continuato a fare il calzolaio... poi ha messo su un aziendina... ora produce scarpe da ginnastica modello americano, fa i soldi e aumenta il fottuto pil. probabilmente ora le fa fare anche in thailandia... o forse sono le stesse che compro io in qualche negozio francese.
potreste obbiettermi che queste non sono poi tradizioni... ma pensate ai vostri padri o nonni.. a come vivevano e pensate a come viviamo noi... chi va in chiesa la domenica con il vestito nuovo? come si faceva una volta? pochi molto pochi... qualcuno di voi secca ancora i pomodori sulle scale del paese? della tanto millantata ITALIANITà che cosa è rimasto dal dopoguerra a oggi? la pizza, il caffè, e la mafia? la globalizzazione... figlia del progresso e dell'avanzamento tecnologico non può che distruggere le tradizioni come le intendiamo noi.... il centro di ROma ormai.. è uguale al centro di milano e al centro di parigi... trovi le stesse cose, se vuoi comprare qualcosa di caratteristico stai sicuro che è made in china. probabilmente rimarrà sempre qualche differenza fra un italiano e un cinese, ma la tradizione è morta da un pezzo. e poi mi criticate gli extracomunitari che aprono i Kebab o gli indiani che fanno la pizza... però poi andate al Frozen yogurt, al Mc Donald, giocate a basket e fate l'happy hour con il Whiskey and soda canticchiando i l'ultima di Micheal Jakson?


skripach...con me sfondi una porta aperta... :lol:
per farti un ragu (tradizione) a pranzo o a cena ci vuole tempo, i ltempo non ce l hai (devi lavorare, guadagnare, fare carriera), meglio quattro salti in padella (il progresso)

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Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
assodipicche ha scritto: [Visualizza Messaggio]
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gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
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[quote user="gringox" post="6658572"][quote user="Skripach" post="6658566"]secondo me progresso e tradizioni sono due cose antitetiche.... se volete le tradizioni volete anche una forma di regresso....
mi spiego...
ho recentemente fatto un giro dei balcani e paesi dell'est.... romania bulgaria ungheria albania macedonia ecc ecc....
conosco chi ha fatto questo viaggio prima di me... negli anni 70. ormai è rimasto pochissimo della cultura di allora... per far un esempio stupido nessun albanese di oggi sotto i 40 farà mai colazione con la yogurt salato e la cipolla... ma queste sono stupidggini, se penso a Istanbul che ho visitato dopo 6 anni, città che trovai splendida nella sua incuria, sporcizia, e spiritualità. ebbene dopo 6 soli anni, sembra di stare in una qualsiasi capitale europea se si va per le vie del centro... nessuno prega più per strada nelle ore stabilite, non abbassano nemmeno la musica disco dai pub nei momenti in cui i muezzin intonano le preghiere. ora non dico che questo è inevitabile... ma probabilmente c'è qualcosa che ci sfuggirà sempre.[/quote]

No caro violinista,

apparentemente sembrerebbero cose antitetiche. Progresso e tradizione. Ma prova a pensare: il progresso è evoluzione e l’evoluzione per portare sviluppo e garantire stabilità deve fondarsi sull’essenza e sulla natura del popolo, cose che vengono portate avanti dalla tradizione.
Io non credo nel progresso che annienta la tradizone; l’approccio “polpottiano” radicale dell’inaugurazione di una nuova era, di una nuova società attraverso l’annulamento ed annientamento del passaato, lo reputo un approccio illogico, oltre che deleterio per chi lo applica e per chi lo subisce.


Gringox[/quote]

il fatto è che ciò che noi chiamiamo progresso in realtà, di fatto, è solo uno strumento utilizzato per raggiungere lo scopo di sempre nella storia (ovvero soldi e poteri) e quindi, con questo scopo, "questo" progresso tende ad annientare la tradizione.
Se invece ci riferiamo al vero (e idealistico) progresso , e cioè al quel processo dia avanzamento e sviluppo delle discipline e delle condizioni umane (citato da wikipedia) allora progresso e tradizioni non sono cosi antitetiche


Esatto, io infatti volevo restare sul piano idealistico e sottolineare come progresso e tradizione vanno di pari passo e non sono antitetiche. Una società progredisce, si evolve, matura, e ha successo in questa evoluzone, solo se è capace di portare avanti il progresso, non stravolgendo le proprie tradizioni, ma anzi partendo da esse.

Gringox


qui stiamo parlando del progresso in senso pratico.
allora... vediamo un po, mio nonno era calzolaio, conservo ancora i suoi attrezzi... li so usare? no, le scarpe le compro da Decathlon e le fanno dei babini in thailandia... un suo amico ha continuato a fare il calzolaio... poi ha messo su un aziendina... ora produce scarpe da ginnastica modello americano, fa i soldi e aumenta il fottuto pil. probabilmente ora le fa fare anche in thailandia... o forse sono le stesse che compro io in qualche negozio francese.
potreste obbiettermi che queste non sono poi tradizioni... ma pensate ai vostri padri o nonni.. a come vivevano e pensate a come viviamo noi... chi va in chiesa la domenica con il vestito nuovo? come si faceva una volta? pochi molto pochi... qualcuno di voi secca ancora i pomodori sulle scale del paese? della tanto millantata ITALIANITà che cosa è rimasto dal dopoguerra a oggi? la pizza, il caffè, e la mafia? la globalizzazione... figlia del progresso e dell'avanzamento tecnologico non può che distruggere le tradizioni come le intendiamo noi.... il centro di ROma ormai.. è uguale al centro di milano e al centro di parigi... trovi le stesse cose, se vuoi comprare qualcosa di caratteristico stai sicuro che è made in china. probabilmente rimarrà sempre qualche differenza fra un italiano e un cinese, ma la tradizione è morta da un pezzo. e poi mi criticate gli extracomunitari che aprono i Kebab o gli indiani che fanno la pizza... però poi andate al Frozen yogurt, al Mc Donald, giocate a basket e fate l'happy hour con il Whiskey and soda canticchiando i l'ultima di Micheal Jakson?


skripach...con me sfondi una porta aperta... :lol:
per farti un ragu (tradizione) a pranzo o a cena ci vuole tempo, i ltempo non ce l hai (devi lavorare, guadagnare, fare carriera), meglio quattro salti in padella (il progresso)



Si, ma i 4 salti in padella al ragu, ch eti ricordano la tradizione della nonnina...se non ci fosse stato il buon vecchio ragù, che cosa si sarebbero inventati quelli della 4 salti in padella???

Siam sempre li---

Ciao,


gringox

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Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Skripach ha scritto: [Visualizza Messaggio]


skripach...con me sfondi una porta aperta... :lol:
per farti un ragu (tradizione) a pranzo o a cena ci vuole tempo, i ltempo non ce l hai (devi lavorare, guadagnare, fare carriera), meglio quattro salti in padella (il progresso)



Si, ma i 4 salti in padella al ragu, ch eti ricordano la tradizione della nonnina...se non ci fosse stato il buon vecchio ragù, che cosa si sarebbero inventati quelli della 4 salti in padella???

Siam sempre li---

Ciao,


gringox


mia nonna fa ancora degli ottimi ravioli.... mi sa che devo imparare... altrimenti che cavolo gli cucino ai miei nipoti? me li immagino... "come fa i quattro salti in padella nonno non li fa nessuno!!"

Ultima modifica di rago il 02 Settembre 2009, 15:06, modificato 2 volte in totale
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Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
In quanto ad educazione,purtroppo dalle mie parti ne manca assai,ma per fortuna che nel tempo ci si è saputi costruire sopra anche scenette di questo tipo :lol: :lol:
http://www.youtube.com/watch?v=CB-tikoVt-k
poka

Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
Quoto assolutamente Skripach!!!

L'uomo è irrimediabilmente avviato verso il declino! La globalizzazione, il finto progresso ci porterà dritto dritto alla fine intesa come guerra di tutti contro tutti. Tutto sta per essere annientato in nome del Dio denaro e Dio progresso (progresso inteso come accumulo di richezza e benessere materiale) e tutto inizierà da capo un'altra volta. Di questo progresso il pianeta in cui viviamo ha già incominciato a subirne le conseguenze!


Sicuramente il periodo che l'umanità sta vivendo adesso è più vicino al medioevo che non al rinascimento. Ma perchè ci sia un rinascimento ci deve essere un medioevo. Per poter salire bisogna prima scendere da qualche parte!

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Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
bigidea ha scritto: [Visualizza Messaggio]



Sicuramente il periodo che l'umanità sta vivendo adesso è più vicino al medioevo che non al rinascimento. Ma perchè ci sia un rinascimento ci deve essere un medioevo. Per poter salire bisogna prima scendere da qualche parte!


Direi piu' nella fase finale dell'Impero Romano, prima del Medioevo. Quello arrivera' quando collassera' definitivamente la societa' attuale, penso piu' o meno intorno o poco dopo la meta' del secolo attuale. Il che vuol dire che gia' noi ne vedremo delle belle (e in effetti abbiamo piu' o meno cominciato).

Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
Ochopepa ha scritto: [Visualizza Messaggio]
bigidea ha scritto: [Visualizza Messaggio]



Sicuramente il periodo che l'umanità sta vivendo adesso è più vicino al medioevo che non al rinascimento. Ma perchè ci sia un rinascimento ci deve essere un medioevo. Per poter salire bisogna prima scendere da qualche parte!


Direi piu' nella fase finale dell'Impero Romano, prima del Medioevo. Quello arrivera' quando collassera' definitivamente la societa' attuale, penso piu' o meno intorno o poco dopo la meta' del secolo attuale. Il che vuol dire che gia' noi ne vedremo delle belle (e in effetti abbiamo piu' o meno cominciato).

Infatti . Fu proprio il vedere nell'immigrazione una risorsa la principale causa della fine dell'Impero Romano , cosi' come sara' la fine dell'Europa .

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Titolo: Re: Educazione Vs. Istruzione In Varie Parti D'Italia
Viviamo il nostro tempo, per nulla simile al Medioevo o alla fine dell'Impero Romano.
Chi vivrà vedrà.... :D (se sopravviverà) :roll: :wink:


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